ATP Roma: Darderi batte anche Navone e si innamora del Foro italico

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ATP Roma: Darderi batte anche Navone e si innamora del Foro italico

Luciano si fa trascinare dal pubblico e supera con relativa facilità Navone che lo aveva sconfitto la scorsa settimana a Cagliari. L’italo-argentino è virtualmente in top 50

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Luciano Darderi - ATP Roma 2024 (foto Francesca Micheli/Ubitennis)
 

L. Darderi b. [28] M. Navone 6-3 6-2

Senza Sinner, Berrettini e adesso anche Musetti, gli Internazionali BNL d’Italia sono alla ricerca di un nuovo idolo su cui puntare. E sul Grandstand forse è definitivamente sbocciato l’amore tra il pubblico e Luciano Darderi. Il giocatore italo-argentino, che fin qui non si era mai lasciato andare a dichiarazioni particolarmente affettuose nei confronti del Paese che ufficialmente rappresenta, ha sconfitto in due set Mariano Navone facendosi trascinare dal tifo a cui il Foro italico ci ha abituato in questi anni. Così, dopo il match point, Luciano ha ringraziato gli spettatori formando un cuore con le dita e poi nell’intervista in campo ha affermato di star vivendo un “sogno“. Se Zverev dovesse rispettare il pronostico contro Vukic, ci sono tutti i presupposti perché sul Centrale ci sia una bolgia pronta a sostenere Darderi.

Sarà la prima volta al terzo turno in un Master 1000 per Luciano che contro Navone aveva perso sia a Bucarest il 15 aprile che la scorsa settimana a Cagliari. Oggi, invece, le cose sono andate in maniera opposta: dall’3-1 in favore dell’argentino, Darderi è infatti salito in cattedra capitalizzando tutte le difficoltà tecniche e probabilmente anche atletiche dell’avversario. Il parziale di otto game consecutivi ha prima dato la svolta al match e poi lo ha incanalato verso la vittoria di Luciano, bravo ad arginare anche l’ultimo tentativo di rimonta di Navone.

Primo set – Il primo break è di Navone, ma poi la partita cambia completamente direzione

Il match tra Luciano Darderi e Mariano Navone comincia con l’argentino al servizio, dopo il successo al sorteggio del nostro portacolori (ma argentino de facto) e la sua scelta di iniziare in risposta. Dopo un paio di game tranquilli per il giocatore in battuta arrivano tutte insieme tre palle break per il n. 54 del ranking ATP, grazie ad altrettanti errori marchiani di dritto del suo avversario. Tutte chances, però, non sfruttate, anzi è lo stesso sudamericano che nel game successivo piazza l’allungo, questa volta per meriti suoi. Trovatosi a servire per confermare il vantaggio, però, torna a commettere qualche non forzato e concede all’italiano il rientro. Non solo, perché successivamente tra un doppio fallo, un dritto in avanzamento steccato e finito fuori dallo stadio e un altro paio di errori, perde il servizio a zero. Darderi, a quel punto, con qualche difficoltà di troppo si porta a casa il game e sulla scia dell’entusiasmo conquista anche il terzo break consecutivo, chiudendo al primo set point a disposizione con una striscia di cinque game di fila dall’1-3.

Secondo set – Darderi capitalizza gli errori di Navone e nel finale supera anche la tensione  

Il black-out di Navone prosegue anche in avvio di secondo parziale. Nel game di apertura, il numero 31 del mondo non approfitta di qualche imprecisione di Darderi che certo non ha nella manualità la sua qualità migliore. Mariano, però, fa anche peggio e pasticcia in più di un’occasione nei pressi della rete. È quindi 6-0 di parziale, ma Luciano non si accontenta e continua a spingere anche in risposta. La differenza sostanziale è che quando l’azzurro prende il controllo dello scambio, Navone non resiste per più di due o tre colpi difensivi, mentre quando ad attaccare è l’argentino, Darderi riesce a tenere fino a passare al contrattacco o a raccogliere l’errore dell’avversario. Con un’alternanza di queste due modalità, l’italo-argentino si prende il break di vantaggio anche nel secondo set (in un game brevemente interrotto per il malessere di una raccattapalle) con il settimo gioco vinto consecutivamente.

Dopo un altro game perso che lo porta sullo 0-3, Navone riesce finalmente a fermare l’emorragia ma non sembra comunque in grado di impensierire l’avversario in risposta. L’argentino dà l’impressione di essere piuttosto scarico a livello atletico: lo si nota quando non riesce a imprimere sufficiente pesantezza a palle colpite dal centro del campo e, soprattutto, sui continui cambi di direzione a cui lo costringe Luciano che quando scambia da fondocampo gioca spesso prima da un lato e poi dall’altro. In qualche modo, però, Mariano resta aggrappato e nel settimo gioco sfrutta un paio di errori di dritto di Darderi per procurarsi tre palle del controbreak (le prime due consecutive). L’azzurro scampa il pericolo e deve ringraziare Navone che sulla seconda delle tre chance a disposizione aveva preso campo senza però riuscire a mettere a segno il colpo definitivo. Sprecata questa occasione, nel game successivo Mariano si spegne del tutto e con tre errori di fila a rete consegna la vittoria all’italo-argentino che chiude dopo poco più di un’ora e mezza di gioco.

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