Australian Open interviste, Raonic: “Oggi non c’era molto che potessi fare”

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Australian Open interviste, Raonic: “Oggi non c’era molto che potessi fare”

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Australian Open: N. Djokovic b. M. Raonic 7-6, 6-4, 6-2. L’intervista del dopo partita a Milos Raonic

Qual è la sensazione prevalente dopo una partita del genere?
Che tutto andrà bene.

Quanto sarebbe stato importante vincere il primo set?
Ovviamente era importante, ma credo che entrambi siamo arrivati a un tale livello di esperienza da capire sempre quali sono le mosse successive da fare. Non credo sia stato decisivo. Credo che aver vinto il primo set gli abbia fatto prendere più fiducia e non mi ha permesso di mettere in pratica il mio gioco.

Quali sensazioni avevi con il servizio stasera?
Credo che avrei potuto servire meglio in alcune occasioni, ma non ho perso a causa del servizio.

Puoi descriverci come risponde Novak al tuo servizio in confronto agli altri giocatori?
Lui è molto bravo a costruire il gioco e le sue risposte sono sempre profonde, ma non credo che la risposta sia l’unico aspetto importante. E’ stato bravo a mettermi in difficoltà anche quelle volte in cui rispondeva corto e io riuscivo ad attaccarlo. E’ una combinazione di molti fattori, non solo la sua risposta.

E’ stata frustrante la sua precisione al servizio? Hai vinto solo 12 punti sul suo servizio in tutta la partita. Così è difficile avere qualche possibilità.
Sicuramente. Non mi ha permesso di organizzare il mio tipo di gioco. Oltre alle ottime risposte, verso la fine della partita continuava a giocare lungo e non mi ha mai permesso di avanzare. Se andate a guardare le immagini della partita, lui è praticamente sempre sulla riga di fondocampo e io sempre molto dietro.

Hai giocato parecchie volte contro di lui. E’ stato diverso questa volta? Pensi che lui abbia cambiato qualcosa? O è piuttosto qualcosa che hai fatto in passato ma non sei riuscito a fare oggi?
No, speravo solo di riuscire a giocare meglio ma, al di là di questo, Novak ha giocato bene e ha saputo creare le occasioni meglio di me. Non credo ci fosse molto da fare.

Hai analizzato la partita con Riccardo e Ivan?
No, non parliamo mai delle partite appena sono finite. Questo perché in questi giorni ho giocato alcuni match che sono finiti tardi, così ne abbiamo sempre parlato il giorno successivo, prima dell’allenamento.

E’ difficile da paragonare, ma tu hai giocato di recente una partita fantastica contro Federer (in finale al torneo di Brisbane, vittoria di Federer 6-4, 6-7, 6-4, ndr). E’ solo perché Novak ha caratteristiche diverse da Roger che non sei riuscito a ripetere quel tipo di prestazione stasera?
In quella partita credo di essere riuscito a trovare il mio gioco. Ero indietro nel punteggio e poi nel secondo set sono riuscito a organizzarmi meglio, cosa che non sono riuscito a fare stasera. Oggi non sono riuscito a realizzare i miei schemi e a produrre il mio gioco; lui non me lo ha permesso. Rispetto a questa partita, quando ho giocato contro Roger ho avuto più opportunità sui suoi game di servizio.

Quali sono i tuoi programmi ora?
Andrò a giocare i tornei di Rotterdam e Marsiglia.

 

Traduzione di Alessia Gentile

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