WTA Miami interviste, Gavrilova: “Sognavo di batterla da quando avevo 12 anni”

Interviste

WTA Miami interviste, Gavrilova: “Sognavo di batterla da quando avevo 12 anni”

Pubblicato

il

 

WTA Miami: D. Gavrilova b. M. Sharapova 7-6, 6-3. L’intervista del dopo partita a Daria Gavrilova

Ora che hai avuto un po’ di tempo per pensarci, puoi dirci come ti senti dopo questa vittoria?
In realtà non ho avuto molto tempo per pensarci e ancora non riesco a credere di aver realizzato il mio sogno. Sognavo di battere Maria da quando avevo più o meno 12 anni, da quando l’ho vista vincere Wimbledon battendo Serena. Ho pensato “Quanto mi piacerebbe incontrarla e riuscire a batterla”.

Com’è stato batterla veramente in confronto al tuo sogno?
Probabilmente è stato molto più duro (ridendo); oggi ero molto tranquilla e ho solo pensato a fare del mio meglio. Ci ho creduto.

Quando lei ha recuperato nel primo set e poi siete arrivate al tiebreak ti è capitato di pensare “oh no, ho perso l’occasione”?
Quando sono stata avanti 5-3 e 30 pari, ho solo pensato “sii forte, ce la puoi fare”. Poi mi sono trovata sotto 6-5 e qualche pensiero negativo è arrivato, ma sono riuscita a superare il momento difficile e ad andare avanti.
Nell’intervista in campo hai detto che eri convinta di poter vincere questo match ancora prima di scendere in campo.

Da dove arrivava questa fiducia?
Ho giocato due volte contro Angelique (Kerber, ndr) e la scorsa settimana ho giocato contro Simona Halep e ogni volta le partite sono state molto combattute. Ho solo pensato di essere arrivata a un buon livello e di potercela fare.

Quando sei scesa in campo e hai visto Maria dall’altra parte hai ripensato a quando avevi 12 anni? Tu sei più bassa di lei e Maria è anche un personaggio che mette soggezione. Cos’hai pensato in quel momento? Ora la batto?
Nel 2013 ho giocato contro Serena e ricordo che quando sono scesa in campo ero molto agitata. Stavolta è successo lo stesso, ma ho pensato “Ok, manda via queste brutte sensazioni”.

Puoi parlarci dell’esperienza di giocare nel campo centrale, con così tanti spettatori?
Beh, sono rimasta sorpresa di quante persone conoscessero il mio soprannome. Dicevano “forza Dasha, ce la puoi fare”. È stata una sensazione incredibile.

Un paio di anni fa ti sei operata al crociato e ora hai sconfitto il tuo idolo. Puoi descriverci com’è stato il percorso dall’infortunio al ginocchio alla realizzazione di uno dei tuoi sogni?
E’ troppo difficile da spiegare. Ricordo che lo scorso anno piangevo perché era così noioso fare la riabilitazione, ma alla fine i miei sacrifici sono stati ripagati.

Quanto tempo ci vuole per mettersi alle spalle una partita così e pensare al prossimo match?
Ne parlerò presto con il mio allenatore. Spegnerò i telefoni, andrò a dormire e sarò pronta per la prossima partita.

Qual è la prossima giocatrice che sogni di battere?
Serena, ovviamente.

 

Traduzione di Alessia Gentile

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement