ATP Miami interviste, Nishikori: “Isner era inarrestabile”

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ATP Miami interviste, Nishikori: “Isner era inarrestabile”

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ATP Miami: J. Isner b. K. Nishikori 6-4, 6-3. L’intervista del dopo partita a Kei Nishikori

Non avevi mai giocato contro Isner. Come senti di aver giocato oggi? Quanto è difficile affrontarlo quando gioca così?
Ha giocato benissimo. Sul suo servizio non ho mai avuto chance: ha giocato bene con il dritto, con il rovescio, ha trovato dei vincenti da dietro la linea di fondo. Trovava tantissimi vincenti a occhi chiusi, non c’era modo di fermarlo. Non credo di aver giocato molto male. Forse avrei potuto fare qualcosa in più, ma è stato lui a giocare benissimo.

Qual è il tuo bilancio di Indian Wells e Miami?
Potevo fare meglio a Indian Wells, lì non gioco mai bene. Riproverò l’anno prossimo. Oggi perdere è stato una delusione, ma prima avevo giocato tre ottimi match. È stata una buona settimana, ho espresso un buon tennis. Ho ritrovato fiducia, le cose si stanno mettendo per il meglio.

Quando giochi contro Raonic, un altro grande battitore, riesci a trovare una soluzione in risposta. Qual è stata la differenza con Isner?
Isner non ti dà ritmo. Cerca il vincente da ogni posizione, non ci sono scambi lunghi. E in più ha servito molto bene. Devo concentrarmi di più sul mio primo game di servizio, è una cosa su cui devo lavorare per la prossima volta.

È più frustrante trovarsi di fronte a un giocatore così, con cui non puoi sviluppare il tuo gioco?
Di solito sì. Non è divertente giocare contro i grandi battitori, non è mai facile. Devo opporre più resistenza la prossima volta.

Quanto è importante indovinare la direzione del suo servizio?
È stato difficile farlo anche perché era la nostra prima partita: non sono riuscito a leggerlo. Spingeva molto anche la seconda, era difficile ribattere.

È stata la tua partita più difficile di sempre in risposta?
Credo di sì. Anche Raonic ti mette molto in difficoltà ma credo che Isner sia più alto, sembrava che il suo servizio arrivasse da chissà dove (ride)

Cosa pensi quando sei sotto di un break nel secondo e il tuo avversario serve così? Combatti la sensazione che non ci sia più speranza, o pensi che ci sia sempre la possibilità di rientrare in partita?
È una situazione difficile, con uno così non devi perdere il servizio. Ho cercato di trovare un’occasione. Mi sono concentrato di più nei miei game di servizio, non ho avuto abbastanza tempo per pensare in quelli di risposta.

Traduzione a cura di Gaia Dedola

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