Novak Djokovic: "Voglio vincere altri Slam e non solo. Impossibile stabilire chi sia il più forte di tutti i tempi"

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Novak Djokovic: “Voglio vincere altri Slam e non solo. Impossibile stabilire chi sia il più forte di tutti i tempi”

Novak Djokovic, numero 1 ATP, intervistato dalla CNN si racconta a 360°: dai paragoni tra nuovi e vecchi campioni, cosa ha intenzione di fare dopo il ritiro, l’obiettivo di superare il record di Slam vinti da Federer e spiega perché abbia smesso di fare le tante famose imitazioni

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Sicuramente Novak Djokovic è l’uomo copertina del 2015. Tre Slam vinti su quattro, quattordici finali consecutive e un dominio che sembra pressoché incontrastato, tranne in qualche rarissima eccezione. Djokovic conta già 10 Slam vinti e il suo obiettivo non dichiarato è quello di agganciare  e superare Roger Federer: “I Grand Slam sono i tornei più importanti. Quando vinci un Major entri negli almanacchi di questo sport e quando inizi a giocare trai ispirazione dagli Slam che ti motivano ad allenarti al massimo. Nel mio caso è stato Wimbledon e l’esser stato in grado di realizzare il mio sogno, ovvero vincere a Church Road e diventare numero 1 è stato il mio sogno diventato realtà. Non prendo nulla per scontato e sono grato perché amo il mio lavoro. I Grand Slam sono i tornei che mi motivano di più, ma anche negli altri do il massimo. Voglio vincere altri Slam e non solo“.

Con la vittoria di un altro Slam il campione di Belgrado aggancerebbe Rod Laver e Bjorn Borg: “Sono onorato di essere paragonato a loro, per me Laver è una leggenda. E’ impossibile mettere a confronto le varie generazioni di tennisti, si parla sempre su chi sia il cosiddetto GOAT tra Federer, Sampras, Laver… Un tempo i materiali erano diversi e il gioco era decisamente meno fisico, si basava più sul talento, sul tocco e sul serve and volley. All’epoca tre Slam su quattro si giocavano sull’erba e c’erano altri fattori di cui tenere conto, ma torno a ripetere che essere affiancato a una leggenda come Laver mi rende orgoglioso”.

Gli viene chiesto perché non faccia più le sue celeberrime imitazioni. Famosissime quelle di Sharapova, Nadal e Roddick: “Ho percepito un po’ di malumori all’interno degli spogliatoi. Ho capito che era giunto il momento di darci un taglio perché non volevo rovinare il rapporto che avevo con gli altri tennisti, specialmente con i miei rivali.  Lo facevo per far sorridere la gente,  già a 5/6 anni mi divertivo a fare le imitazioni e di tanto in tanto le faccio in allenamento”.

Infine viene chiesto a Djokovic cosa ha intenzione di fare dopo il ritiro:Innanzitutto spero che la gente mi ricordi per il rispetto e l’amore che ho dato a questo sport. Poi sono coinvolto nella politica del tennis come altri top players e vogliamo lasciare alle future generazioni un sistema che funzioni sempre meglio, La mia fondazione mi dà tante soddisfazioni e poi ho la passione per il cibo. Ci sono tante cose che mi aspettano al termine della mia carriera, ma dovrete sopportarmi ancora per molto”.

Benedetto Napoli

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