US Open, day 6: è il giorno di Paolo Lorenzi, contro Andy Murray è una "mission impossible"? - Pagina 2 di 2

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US Open, day 6: è il giorno di Paolo Lorenzi, contro Andy Murray è una “mission impossible”?

I tabelloni maschili e femminili dei singolari si allineano agli ottavi di finale. Paolo Lorenzi sull’Arthur Ashe prova l’ennesima impresa contro Andy Murray. Due precedenti vinti entrambi dallo scozzese (uno nel 2005 proprio agli US Open, nelle qualificazioni). Del Potro-Ferrer, Dimitrov-Sousa. Serena, Halep e Radwanska nettamente favorite

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Serena Williams affronta la svedese Larsson, autrice sin qui di un buon torneo ma che non sembra avere i mezzi per mettere in difficoltà la nr.1 del mondo. Scenderà in campo anche Venus, il cui compito è meno semplice della sorella. La tedesca Siegemund quest’anno ha fatto passi da gigante, raggiungendo la maturità agonistica ed ha grinta e colpi per provare a fermare la maggiore delle sorelle Williams. Vedremo se Venus si dimostrerà inossidabile come sempre.

In campo anche Aga Radwanska che giocherà contro la francese Garcia. La polacca è sembrata in buona forma, la sua avversaria odierna potrebbe dimostrarsi ostica. Di solito la francese è labile psicologicamente quando parte favorita, nei match dove invece non ha niente da perdere da il meglio di se, chissà se sarà capace di impensierire la “maga” del circuito WTA.

Altra pretendente al titolo è Simona Halep, che sfiderà l’ungherese Babos, temibile sui campi veloci, ma crediamo che il ritmo asfissiante della rumena non le darà scampo. La spagnola Suarez Navarro affronterà la russa Elena Vesnina, che dopo un inizio di stagione balbettante è saputa tornare alla ribalta. Non è un match facile per la tennista iberica, la Vesnina ha una buona solidità da fondo campo e discreto gioco d’attacco. Suarez favorita, ma il match è pieno di insidie.

Il match più equilibrato della giornata è sicuramente quello tra Karolina Pliskova e Anastassja Pavlyuchenkova. La ceca, nr.11 del mondo è diventata famosa per aver sin qui sempre fallito le prove Slam, nelle quali si è issata al massimo al 3° turno (a New York nel 2014, agli Australian Open nel 2015 e nel 2016). Senza dubbio una delle tenniste più interessanti del circuito, la Pliskova deve abbattere il tabù Slam e ne ha senza dubbio le capacità. È stata proprio lei con la vittoria del torneo di Cincinnati ha fermare la Kerber nella rincorsa al sorpasso nel ranking su Serena Williams, vediamo se sarà capace di fare un ulteriore salto di qualità.

Ci proverà a fermarla Anastassja Pavlyuchenkova, sempre battuta dalla Pliskova nei tre precedenti (e sempre nettamente in due set). La tennista russa sta vivendo una delle sue migliori stagioni. La pesantezza dei suoi colpi è sempre stata di primo livello, semmai è sempre stato il fisico possente e la continuità a frenarla nell’ascesa alle vette del ranking WTA. Ora è nr.18, ma nel 2011 fu anche nr.13 (anno nel quale raggiunse i quarti di finale proprio agli US Open). Dopo alcuni anni anonimi la russa è tornata a far parlare di se, con i quarti raggiunti a Wimbledon e a Montreal. Sembra finalmente aver trovato maggiore costanza di rendimento, l’ostacolo Pliskova sembra fatto apposta per testare i suoi progressi. Davvero sfida interessante.

Chiudono il programma Konjuh-Lepchenko, dove la tennista croata sembra favorita sull’americana, più a suo agio sulla terra rossa, e Shvedova-Zhang, match equilibrato. La tennista kazaka ha nell’esplosività dei colpi il suo punto di forza, ma spesso le capita di andare fuori giri e di perdere la pazienza. La cinese forse è meno potente ma più completa e costante nell’arco del match, per entrambe nella sostanza un’occasione da sfruttare per approdare agli ottavi

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