Coppa Davis: Croazia e Belgio favorite, Svizzera e Serbia poche speranze

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Coppa Davis: Croazia e Belgio favorite, Svizzera e Serbia poche speranze

Il Canada di Shapovalov in casa della Croazia (dubbio Cilic). Il Belgio ospita l’Ungheria, gli Stati Uniti volano in Serbia. Kazakistan-Svizzera l’ultimo ottavo della parte bassa

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L’analisi delle sfide previste nella parte bassa degli ottavi di finale di Coppa Davis che si disputeranno nel prossimo week-end (3-4 febbraio). QUI l’analisi delle sfide della parte alta.

KAZAKISTAN-SVIZZERA

Il Kazakistan dei miracoli dopo un anno di purgatorio è tornato in serie A mandando all’inferno l’Argentina campione in carica con un super Kukushkin. Sarà proprio il nr. 73 delle ultime classifiche mondiali a guidare il suo paese contro la Svizzera di capitan Luthi, sempre orfana come nelle ultime edizioni dopo la conquista della Coppa nel 2014 di Federer e Wawrinka. Capitan Doskarayev al fianco del suo numero 1 ha convocato Nedovyesov e Popko che si contenderanno il posto di secondo singolarista e i giovani Khassanov e Khabibulin, con quest’ultimo che ha la migliore classifica di doppio nelle file kazake e potrebbe aspirare ad un posto nel match del sabato al fianco di Nedovyesov (in alternativa a Kukushkin). Luthi si affida anima e cuore al povero Laaksonen, comunque non disprezzabile sul veloce. Con lui convocati Bodmer, Bellier, Margaroli e Huesler, ma il solo Laaksonen tra le fila ospiti ha una classifica tra i primi 480.

L’impresa è più che improba per la Svizzera, salvo imprese di Laaksonen il Kazakistan ancora una volta potrà approdare ai quarti e provare a sfatare il tabù semifinale, sfiorato proprio contro la Svizzera nel 2014, quando a Ginevra a sorpresa contro Federer e Wawrinka i kazaki si trovarono avanti 2-1 dopo il doppio prima della inesorabile rimonta elvetica. Le due rappresentative si sono incontrate anche nel 2010 proprio sul veloce di Astana, dove il Kazakistan gioca sempre gli incontri casalinghi ed allora fu un 5-0 rotondo e clamoroso dei padroni di casa che mandarono in B gli svizzeri.

Kazakistan 80% – Svizzera 20%

SORTEGGIO SFIDE

Venerdì 2 febbraio (ore 7)
D. Popko vs H. Laaksonen
M. Kukushkin vs A. Bodmer

Sabato 3 febbraio (ore 9)
T. Khabibulin/A. Nedovyesov vs M. Huesler/L. Margaroli

Domenica 4 febbraio (ore 9)
M. Kukushkin vs H. Laaksonen
D. Popko vs A. Bodmer 


CROAZIA-CANADA

Sfida intrigante quella di Osijek tra i padroni di casa della Croazia e il Canada. I croati hanno scelto la terra rossa per disinnescare la potenza di Shapovalov e compagni, ma è soprattutto l’assenza di Raonic che rischia di pesare e non poco sulle sorti del match. Oltretutto nelle file croate tornano quasi tutti i migliori, usciti pesantemente scottati dalla finale persa nel 2016 in casa contro l’Argentina, dopo un anno sabbatico, per riprovare a vincere l’insalatiera. Così Krajan ritrova Marin Cilic e Borna Coric, al fianco dei quali ci sono gli esperti doppisti Dodig e Skugor, mentre il quinto uomo sarà Viktor Galovic. Clamorosa l’esclusione di Mate Pavic, che sempre in doppio ha vinto gli Australian Open in coppia con l’austriaco Marach, ma il capitano croato ha precisato che è una scelta dello stesso giocatore quella di non partecipare alla competizione, dichiarazione alla quale ha pesantemente risposto lo stesso Pavic.

Il Canada si presenta con Frank Dancevic nella doppia veste di capitano (all’esordio sulla panchina canadese) e giocatore, anche se nei singolari dovrebbero essere schierati Shapovalov (speriamo abbia messo a frutto l’esperienza terrificante della squalifica dell’anno scorso contro la Gran Bretagna) e Pospisil, con quest’ultimo poi schierato anche in doppio contro il veterano Nestor (46 anni a settembre), all’ultimo anno nel circuito. Nelle fila canadesi convocato anche Polanski.

I croati sembravano nettamente favoriti, ma il fresco finalista degli Australian Open Marin Cilic ha dovuto alzare bandiera bianca per l’intero week-end: l’alfiere di punta croato diventa così Borna Coric e la sfida torna in equilibrio. L’esito del doppio era già incerto, e al momento la vittoria del Canada non sarebbe un risultato così sorprendente come sarebbe appars 24 ore fa. Non ci sono precedenti tra le due nazionali ed infatti è stato il sorteggio a decidere a favore dei croati il vantaggio del fattore campo. Croazia favorita, ma con margine molto più ristretto: ipotizzando le vittorie di Coric e Shapovalov contro i numeri due avversari, saranno gli altri due singolari a determinare probabilmente l’inerzia della sfida.

Croazia 60% – Canada 40%

SORTEGGIO SFIDE

Venerdì 2 febbraio
B. Coric vs P. Polansky
V. Galovic vs D. Shapovalov

Sabato 3 febbraio
I. Dodig/F. Skugor vs V. Pospisil/D. Nestor

Domenica 4 febbraio
B. Coric vs D. Shapovalov
V. Galovic vs P. Polansky


SERBIA-USA

È una Serbia spuntata quella che affronta per la terza volta nella sua storia gli Stati Uniti sulla terra rossa indoor di Nis. Zimonjic infatti non potrà contare sull’apporto di Djokovic, Troicki e Tipsarevic, affidandosi a Dusan Lajovic (nr. 84 ATP) e Laslo Djere (nr. 88) per i singolari, mentre è davvero difficile ipotizzare quale potrebbe essere la coppia che sarà schierata nel doppio il sabato, visto che gli altri convocati nelle file serbe sono i quasi sconosciuti Milojevic, Krstin e Zekic e che nessuno dei 5 tennisti di casa ha un ranking nei primi 300 nella classifica della specialità. Tra gli americani invece Jim Courier ha convocato Sam Querrey, John Isner, Ryan Harrison (ottimo il suo inizio di stagione) e Steve Johnson. Di base dovrebbero essere schierati Querrey e Isner nei singolari, mentre per il doppio le coppie papabili sono più d’una, visto che gli stessi singolaristi hanno più volte giocato insieme e che Harrison è un buon doppista.

Due i precedenti tra le nazionali, vinti entrambi dalla Serbia, nel 2010 e nel 2013. Piccola curiosità, in entrambe le occasioni la Serbia andò poi in finale, vincendo nel 2010 contro la Francia e perdendo invece nel 2013 contro la Repubblica Ceca. Stavolta il pronostico arride però agli americani, i serbi dovranno provare a far valere la loro maggiore attitudine alla superficie ma sembrano nettamente sfavoriti in doppio e di conseguenza ipotizzare 3 punti per loro nei singolari appare davvero irreale.

Serbia 30% – USA 70%

SORTEGGIO SFIDE

Venerdì 2 febbraio (ore 15)
L. Djere vs S. Querrey
D. Lajovic vs J. Isner

Sabato 3 febbraio (ore 15)
N. Milojevic/M. Zekic vs R. Harrison/S. Johnson

Domenica 4 febbraio (ore 14)
D. Lajovic vs S. Querrey
L. Djere vs J. Isner


BELGIO-UNGHERIA

Il Belgio ci riprova. Dopo le finali perse nel 2015 e l’anno scorso, Goffin e compagni tentano l’ennesimo assalto all’insalatiera. Si riparte, approfittando del nuovo regolamento che riserva la possibilità di avere il vantaggio del fattore campo alle finaliste dell’edizione precedente, dall’Ungheria che sarà ospitata sul veloce indoor di Liegi. Sulla carta l’impegno è abbordabile, occhio però ad un paio di situazioni che potrebbero creare qualche grattacapo ai belgi. Goffin non dovrebbe avere problemi e assicurare due punti nei suoi singolari, ma in Australia (seppur in condizioni climatiche estreme) non è parso al top dopo lo straordinario finale di stagione del 2017. Al suo fianco non ci sarà il fido Darcis, vero “animale” da Davis, in quanto ancora a riposo per i problemi al gomito palesati proprio nella finale giocata contro la Francia a Lille. Quindi in singolare troverà spazio Ruben Bemelmans, non proprio un cuor di leone, che non dà le stesse garanzie del compagno assente. Lo stesso Bemelmans dovrebbe poi fare coppia in doppio con De Loore.

L’Ungheria si affida a Marton Fucsovics (nr. 63 ATP) e Attila Balasz. Il primo si è ben comportato nello Slam australiano, arrivando negli ottavi e fermato poi da Roger Federer. Quindi non si tratta di uno sprovveduto e sul veloce può dire la sua. Meno pericoloso sicuramente Balasz. I due dovrebbero anche giocare il doppio visto che nessuno degli altri 3 (Piros, Borsos e Valkusz) ha una classifica ed una esperienza decente. Numerosi i precedenti tra le due nazionali, avanti il Belgio 7-5, l’ultima volta si giocò a Bruxelles nel 1990. I padroni di casa sono sulla carta nettamente favoriti, ma non va sottovalutato lo stato di forma di Fuscovics e il livello medio di Bemelmans. Nella sostanza faranno bene i belgi a non prendere sotto gamba l’impegno, in attesa del ritorno di Darcis per dare consistenza nei prossimi turni al nuovo tentativo di vincere la Davis.

Belgio 70% – Ungheria 30%

SORTEGGIO SFIDE

Venerdì 2 febbraio
R. Bemelmans vs M. Fucsovics
D. Goffin vs A. Balazs

Sabato 3 febbraio
J. Cagnina/J. De Loore vs M. Fucsovics/A. Balazs

Domenica 4 febbraio
D. Goffin vs M. Fucsovics
R. Bemelmans vs A. Balazs

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