Classifica ATP: Nadal vede il numero uno di Djokovic, Medvedev è quarto

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Classifica ATP: Nadal vede il numero uno di Djokovic, Medvedev è quarto

Il successo allo US Open porta Rafa a soli 640 punti di distanza da Djokovic, mentre lo spagnolo allunga nella Race: +1960 punti. Medvedev apre la caccia a Federer, Berrettini nono nella Race

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Rafa Nadal e Daniil Medvedev - US Open 2019 (photo by Darren Carroll/USTA)
 

L’ultimo Slam della stagione non ha apportato molti cambiamenti alla classifica generale, ma ne ha potenzialmente preparati tanti. Ecco la top 10:

Posizione Nazione Giocatore Punti Variazione
1 Serbia N. Djokovic 9865 =
2 Spagna R. Nadal 9225 =
3 Svizzera Federer 7130 =
4 Russia Medvedev 5235 +1
5 Austria Thiem 4575 -1
6 Germania Zverev 4095 =
7 Grecia Tsitsipas 3420 +1
8 Giappone Nishikori 3375 -1
9 Russia Khachanov 2810 =
10 Spagna Bautista Agut 2575 =


OSSERVAZIONI

Rafael Nadal grazie al trionfo newyorkese si è regalato la chance molto concreta di ottenere la testa del ranking entro la fine dell’anno; nei prossimi tre mesi lo spagnolo non ha infatti punti da difendere, mentre Novak Djokovic ne ha 2600 in scadenza.  

Daniil Medvedev, il Rocky Marciano del tennis – come il pugile italo-americano è esteticamente rivedibile ma tremendamente efficace e indomabile – si porta ad un passo dal podio a spese di Thiem, che fa un passo indietro. Difficile ma non impossibile per il russo superare Federer prima della fine del 2019, sempre se riuscirà a mantenere questi standard di rendimento. Nell’ultimo scorcio di stagione Medvedev difenderà 925 punti contro i 1.620 dello svizzero e, a differenza dello scorso anno, avrà a disposizione le finali londinesi per tentare di farcela.

Novità anche al settimo e all’ottavo posto: Tsitsipas scavalca Nishikori. Ecco adesso la classifica dall’11esimo al 20esimo posto:

11 Italia Fognini 2475 =
12 Francia Monfils 2455 +1
13 Italia Berrettini 2245 +12
14 Belgio Goffin 2055 +1
15 Croazia Coric 2025 =
16 Argentina Schwartzman 1995 +5
17 Georgia Basilashvili 1895 +1
18 Sud Africa Anderson 1870 -1
19 Svizzera Wawrinka 1805 +5
20 USA Isner 1805 -6

ALTRE CONSIDERAZIONI

Matteo Berrettini oltre ai circa 900.000 euro dell’assegno destinato ai semifinalisti, guadagna anche 12 posizioni e, visti i pochi punti (121) che dovrà difendere nel resto dell’anno, può porsi ambizioni di classifica più elitarie. Comunque vada a finire splendido risultato per un ragazzo partito dalla 52esima posizione a inizio 2019.

Gael Monfils si inserisce tra Fabio Fognini e Berrettini. Juan Martin del Potro è fuori dalla top 20. L’argentino è ora 71esimo. Il gemello diverso di Delpo – Diego Schwartzman – sale al 16esimo posto. Stan Wawrinka riconquista la top 20. John Isner chiude la fila a pari punti con Wawrinka. È l’unico statunitense in top 20.

CASA ITALIA

L’exploit di Matteo Berrettini a New York rende ancora più memorabile una stagione statisticamente già storica per l’Italia grazie ai risultati in precedenza ottenuti da Fognini, al quale auguriamo di recuperare piena efficienza fisica. Magnifico il terzo turno raggiunto da Paolo Lorenzi, una volta di più esempio di giocatore con il braccio non da campione ma con il cuore da campionissimo. Wawrinka si è rivelato fatale sia per Lorenzi che per Jannik Sinner, ma le qualità tecniche e caratteriali mostrate dal ragazzo altoatesino autorizzano voli pindarici.

Qualitativamente eccellente il torneo disputato da Thomas Fabbiano, capace di battere il numero quattro del mondo al primo turno. Non inganni la sua sconfitta al secondo turno per mano di un eccentrico con la racchetta, Aleksandr Bublik. Il kazako con il suo metro e novanta è troppo basso per essere preso sul serio da Fabbiano. Thomas si esalta solo contro gente abbondantemente sopra i due metri. Marco Cecchinato non riesce invece ad uscire da un lungo momento di crisi: sconfitta al primo turno sia agli USO – seppure non avesse di fronte un avversario irresistibile, lo svizzero Laaksonen – sia al Challenger di Genova contro Federico Coria.

Fatale il primo turno a New York anche per Andreas Seppi, che ha però almeno la consolazione di avere dato del filo da torcere al semifinalista Grigor Dimitrov. A New York Lorenzo Sonego ha deluso contro Andujar, ma si è poi parzialmente riscattato vincendo l’Aon Challenger 125 di Genova in una splendida finale contro Alejandro Davidovich Fokina, ventenne spagnolo sul quale torneremo tra poco. Si allontana sensibilmente la top 100 per Salvatore Caruso, che non è riuscito a entrare nel tabellone principale dello Slam nord-americano. Di seguito gli italiani presenti nella top 200:

Classifica Giocatore Variazione
11 Fognini  =
13 Berrettini +12
52 Sonego -3
66 Cecchinato  =
77 Seppi  =
80 Travaglia +1
87 Fabbiano =
120 Caruso -18
121 Lorenzi +14
128 Sinner +9
138 Giustino -10
140 Giannessi +10
142 Mager =
148 Baldi -2
154 Gaio -9
180 Marcora  =

RACE TO LONDON

Posizione Nazione Giocatore Punti
1 Spagna Nadal 9225
2 Serbia Djokovic 7265
3 Svizzera Federer 5510
4 Russia Medvedev 4805
5 Austria Thiem 3845
6 Grecia Tsitsipas 3160
7 Spagna Bautista Agut 2350
8 Giappone Nishikori 2180
9 Italia Berrettini 2160
10 Germania Zverev 2120

Rafael Nadal con i nuovi 2000 punti ha reso quasi virtualmente inespugnabile la sua leadership stagionale. Anche in questa speciale classifica troviamo Medvedev al posto di Thiem al quarto posto. La grande novità in ottica azzurra è rappresentata da Matteo Berrettini seduto sulla nona poltrona, posizione che sino a due settimane fa era occupata da Fabio Fognini retrocesso alla tredicesima.

NEXT GEN ATP FINALS

Posizione ATP Nazione Giocatore Nato nel Punti
7 Grecia Tsitsipas 1998 3205
21 Canada Auger-Aliassime 2000 1636
31 Australia de Minaur 1999 1170
33 Canada Shapovalov 1999 1075
60 Norvegia Ruud 1998 960
43 USA Tiafoe 1998 886
47 Serbia Kecmanovic 1999 873
72 Francia Humbert 1998 688

Apriamo una parentesi per parlare come sopra anticipato di un ragazzo spagnolo che abbiamo appena ammirato dal vivo a Genova in semifinale dove ha battuto Ramos-Vinolas e poi in finale dove ha sfiorato la vittoria contro Sonego: Alejandro Davidovich Fokina.

Tredicesimo alle spalle di Sinner nella classifica Next Gen e centonovesimo in quella generale, questo ragazzo classe ’99 (per sua fortuna nato un secolo dopo i nostri ragazzi del ’99) mette in campo una carica agonistica e fisica eccezionale (attraverso il suo coach abbiamo saputo che il suo sponsor tecnico – Diadora – gli fornisce scarpe con rinforzi speciali poiché senza ne distruggeva un paio ad allenamento) che lo rendono un beniamino dei più giovani, e una varietà di colpi e di soluzioni tattiche fuori dai moderni standard di gioco dei suoi coetanei, che lo rendono invece un beniamino di tutti quelli che amano il tennis. Se saprà minimizzare i cali di concentrazione che talvolta si concede in alcuni momenti della partita, crediamo che avrà un futuro importante.

GAMBERI E CANGURI

Grazie alla semifinale di New York, Grigor Dimitrov guadagna 53 posti in classifica e torna a sedersi in una posizione più consona alle sue capacità, la venticinquesima. Juan Martin del Potro non può difendere la finale del 2018 a causa dei suoi problemi fisici e come detto precipita malinconicamente dal sedicesimo al settantunesimo gradino del ranking.

BEST RANKING

Sono sei i tennisti della top 100 che questa settimana hanno raggiunto per la prima volta la più alta posizione in classifica della loro carriera, e tre quelli che a questo successo aggiungono quello di entrare a farvi parte per la prima volta: il signor K Dominik Koepfer, Tommy Paul e Gregoire Barrere.

Classifica Giocatore Nazione
4 Medvedev Russia
13 Berrettini Italia
47 Kecmanovic Serbia
69 Bublik Kazakistan
81 Kwon Korea
84 Majchrzak Polonia
86 Koepfer Germania
92 Paul USA
98 Barrere Francia

NEXT TOP 10 – Finale in allegria con uno sguardo ai risultati ottenuti a New York dai top ten del futuro scelti dai lettori (con la complicità di chi scrive).

Classifica Giocatore Risultato
1 Tsitsipas 1° turno
2 Auger-Aliassime 1° turno
3 Thiem 1° turno
4 Zverev ottavi
5 Medvedev finale
6 Rublev ottavi
7 Khachanov 1° turno
8 Sinner 1° turno
9 Kyrgios 3° turno
10 Shapovalov 3° turno

Poche luci e tante ombre. Io però Berrettini avevo detto di metterlo!

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