Cosa aspettarsi dal primo turno degli italiani allo US Open: buon percorso per Berrettini

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Cosa aspettarsi dal primo turno degli italiani allo US Open: buon percorso per Berrettini

Facciamo il punto sugli azzurri in tabellone a New York alla luce dell’esito dei sorteggi. Da Sinner-Khachanov a Berrettini-Soeda. Giorgi debutta contro Van Uytvanck, poi Osaka? Sonego pesca Mannarino

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Jannik Sinner - US Open 2019
 

Con l’ingresso in tabellone di Federico Gaio (che ha beneficiato del forfait di Lu Yen-Hsun), gli italiani presenti allo US Open sono diventati una dozzina, dieci uomini e due donne.

Il sorteggio più indigesto, ma anche uno dei primi turni più imperdibili, è capitato a Jannik Sinner, che ha pescato la tds N.11 Karen Khachanov. Il recente incontro fra i due ha un valore incerto, perché si tratta dell’esibizione aeroportuale berlinese vinta dall’altoatesino per 6-3 7-6 (3). Si giocava sì sul cemento, ma la posta in palio era molto differente, quindi è difficile che si possano trarre delle conclusioni sulla base di quel match, anche perché le prestazioni dei due nel 1000 propedeutico di “Cincinnati” sono state molto diverse: Sinner ha perso al primo turno delle quali con Caruso, mentre Khachanov ha dato grande prova di sé per due match e un set, prima di crollare al cospetto della gamba più argentina (e francamente del superiore magisterio tattico) di Roberto Bautista Agut, con cui ha perso quattro volte su quattro fuori dalla terra.

Mentre la strada è certamente in salita per Sinner, va detto che il moscovita non ha fatto i miglioramenti attesi dalla vittoria a Bercy 2018, perdendo anzi posizioni e sicurezza, ed è lì che il pupillo di Riccardo Piatti potrebbe fare breccia. Mentre è vero che Sinner non ha ancora un piano di gioco alternativo (e la pesantezza dell’avversario nella corsa in avanti chiamerebbe per un drop shot di livello), ha certamente la rapidità di braccio per mettere pressione sul lato destro di Khachanov, che non ha ancora pulito il suo swing casereccio sul dritto – impedirgli di caricare troppo facilmente i colpi sarebbe il primo modo per mettere la partita sui binari dell’italiano.

In questo senso, l’apparente rapidità del nuovo manto Laykold del torneo potrebbe aiutarlo: i dati di Tennis TV stanno mostrando delle rotazioni medie molto inferiori a quelle degli scorsi anni sul DecoTurf (su circa 20 partite prese in esame, le uniche con dei dritti superiori ai 50 RPS, giri al secondo, sono stati quelli di Rublev e di Ruud), segno che i giocatori stanno appiattendo di più i colpi per cercare soluzioni aggressive che solo un campo rapido può facilitare; idealmente, se il match si disputasse durante durante il giorno, in condizioni non troppo umide, Sinner potrebbe far pesare il proprio dritto pulito e potente, anche se quel tipo di clima lo esporrebbe alla battuta fragorosa di Khachanov. Peraltro, se si dovesse consumare l’upset l’avversario seguente sarebbe probabilmente un altro big server, vale a dire Sam Querrey, sorteggiato con uno degli ultimi ammessi al torneo, il russo Kuznetsov, beneficiario della iella indicibile di Kei Nishikori.

Per l’unico seed nostrano, la tds N.6 Matteo Berrettini, il sorteggio è stato abbastanza positivo, specialmente al primo turno, dove fronteggerà il quasi trentaseienne giapponese Go Soeda. Gli avversari successivi potrebbero essere più ostici, soprattutto per le diverse problematiche di gioco che potrebbero offrirgli: al secondo turno, il serve-and-volley leggerino di un altro nipponico, Sugita, o l’aggressività Southpaw di Ugo Humbert, che potrebbe farlo soffrire sulla diagonale di sinistra, storicamente più attaccabile.

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Al terzo turno, è difficile pronosticare un avversario, perché da quanto si è visto i valori di Ruud, Bedene e Ruusuvuori al momento non sono troppo eterogenei – lo sloveno ha forse qualcosina di più sui campi duri, ma una rivincita con l’allievo del nostro Federico Ricci sarebbe sicuramente affascinante, anche se verrebbe da sperare meno palpitante. Agli ottavi, poi, si prospetterebbe un’altra rivincita, stavolta dello stesso turno del torneo dello scorso anno, contro Andrey Rublev, in quello che fu il match che forse lanciò definitivamente il romano, seguito da un altro russo, il finalista uscente Daniil Medvedev.

Nello stesso ottavo di Berrettini, fra l’altro, possiamo trovare la sorpresa più lieta del tennis italiano a New York finora, cioè Salvatore Caruso, che, una volta battuto Sinner, si è qualificato per il torneo e ha fatto una gran partita con Filip Krajinovic, che si è poi confermato come uno dei giocatori più in forma della settimana, lasciando sei giochi totali a Thiem e Fucsovics prima di perdere una maratona contro Raonic. Caruso ha pescato bene, visto che affronterà l’australiano Duckworth, e se indovinasse ancora la settimana potrebbe tranquillamente arrivare al terzo turno con Rublev, visto che l’incrocio al secondo sarebbe con Benoit Paire, neghittoso al limite dell’improponibile in queste settimane post-lockdown.

Spostandosi sul femminile, Camila Giorgi si può dire soddisfatta del sorteggio, almeno al primo turno, che la vedrà opposta alla belga Alison Van Uytvanck. N.58 WTA, la ventiseienne è una giocatrice solida ma non troppo potente e che soffre molto sulla seconda (è centonovesima per rendimento su questo colpo), e dalla ripresa ha perso due match su due (contro Martic a Palermo e contro Rus a New York, vincendo otto giochi in totale), quindi non avrà particolari vantaggi di preparazione – la preoccupazione principale di Giorgi sarebbe come al solito quella di evitare cali di intensità e spostamenti d’alzo tipici del suo tennis privo di compromessi. Certo, qualora dovesse vincere all’esordio, l’italo-argentina si troverebbe ad affrontare, con ogni probabilità, una Naomi Osaka che è parsa battagliera sia in campo (ancorché con notevoli pause) che fuori, e lì il compito diventerebbe più che arduo.

Jasmine Paolini ha trovato un’avversaria dal palmarès certamente superiore ma in costante declino quale Caroline Garcia, che proprio contro Van Uytvanck aveva perso l’ultimo match prima della sospensione dei tour, un doppio 6-2 a Lione. La transalpina, N.4 del mondo solo due anni fa (è ora quarantanovesima), è tornata in campo questa settimana, battendo Sloane Stephens all’esordio (non un grande attestato di forma di questi tempi…) prima di perdere dalla rediviva (anzi, rediVika) Azarenka. Paolini ha mostrato una condizione fisica già buona, pur giocando solo sulla terra, battendo Kasatkina a Palermo in rimonta e facendo sudare una delle giocatrici più in forma del momento a Praga, ovverosia Elise Mertens.

Parte sicuramente sfavorita, anche in virtù del suo record di 1-5 sul cemento in stagione (ha vinto solo il primo match), dove le sue deficienze al servizio sono più acclarate, ma può far partita. Anche per lei, però, una vittoria al primo turno sarebbe foriera di un incrocio proibitivo, contro niente di meno che la prima testa di serie del torneo, vale a dire Karolina Pliskova. Le nostre giocatrici non paiono dunque destinate ad andare molto avanti.

Camila Giorgi – US Open (foto via Twitter, @usopen)

A pagina 2: Sonego, Seppi, Cecchinato e tutti i sorteggi degli azzurri

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