Tokyo 2020: è d'oro l'Olimpiade di Sasha Zverev

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Tokyo 2020: è d’oro l’Olimpiade di Sasha Zverev

Finale a senso unico: Alexander Zverev porta l’oro in Germania. Khachanov racimola solamente quattro giochi

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Alexander Zverev - Olimpiadi Tokyo 2020 (via Twitter, @ITFTennis)
 

Dal nostro inviato a Tokyo

[4] A. Zverev b. [12] K. Khachanov 6-3 6-1

Non è stata una gran finale, non ci sono dubbi. Alexander Zverev ha dominato il match dall’inizio alla fine conducendo il gioco in una maniera di è sicuramente capace, ma che spesso non mette in campo, preferendo approcci più difensivi e meno propositivi. Più equilibrato del suo avversario dalle due parti, ha frustrato ben presto le speranze di Khachanov costretto a ben 27 errori forzati e incapace di trovare con continuità il modo di imporre i suoi scambi. Il punteggio è stato forse un po’ severo per il russo, che comunque dalla fine del primo set in poi non ha dato segno di poter invertire la tendenza del match. Certamente una grossa delusione per lui, sfogata (forse solo in parte) con la distruzione di una racchetta a bordo campo, e non sappiamo chissà quante altre negli spogliatoi.

LA PARTITA

I due protagonisti sono scesi in campo poco dopo le 17 locali, quando l’ombra del tetto aveva già completamente ricoperto tutto il campo, evitando così di tagliare fastidiosamente l’area di gioco in due. Proprio mentre la finale del singolare maschile iniziava, un manipolo di sparuti ma molto rumorosi contestatori delle Olimpiadi si è schierato al di fuori dell’ingresso atleti dell’Ariake Tennis Park inneggiando slogan (supponiamo) contrari alle Olimpiadi: tra i vari cartelli in giapponese ce n’era anche uno in inglese che diceva “Olympics kill poor people” (le Olimpiadi uccidono la povera gente).

Dentro allo stadio, dove non arrivavano le grida dei manifestanti ma solamente le sirene delle forze dell’ordine intente a controllarli e il rombo degli elicotteri di pattuglia (una costante durante questo torneo olimpico), Zverev e Khachanov si sono sfidati a viso aperto in una interpretazione moderna di quello che potrebbe essere definito un gioco d’attacco: molto spavaldo il russo con il suo diritto, altrettanto propositivo il tedesco da ambo i lati, specialmente con le accelerazioni lungolinea. È stato proprio Zverev il più lesto ad allungare il passo, sfruttano la prima chance del break sull’1-1 e rintuzzando il pericolo del 3-3 manovrando bene con la battuta. Ben pochi gli scambi d’attesa: l’intento di tutti e due era quello di prendere il prima possibile il controllo della riga di fondo.

Il primo set si è chiuso sul game più lungo del parziale (12 punti), nel quale Zverev è riuscito a ottenere un secondo break per siglare il 6-3 in 43 minuti.

Da quel punto in poi il tedesco non si è più voltato indietro, incontrando una resistenza progressivamente sempre più debole da parte di Khachanov, incapace di mantenere la regolarità necessaria negli scambi per contrastare il suo avversario. Cinque game consecutivi per Sasha (che diventano sette se si considerano anche gli ultimi due del primo set), un momento di incertezza con due errori gratuiti in apertura di game al momento di servire per il match, ma ormai il sapore della medaglia d’oro era troppo vicino perché l’alloro potesse sfuggire.

Dopo 79 minuti di gioco anche per Zverev, come per tutti gli altri vincitori in questi ultimi tre giorni, è arrivato il momento di lasciarsi andare a terra per celebrare quella che probabilmente è la sua vittoria più importante fino ad oggi.

È vero che c’erano tante assenze nel tabellone, ma gli assenti, come si dice, hanno sempre torto, e questa vittoria, con il punto esclamativo della rimonta su Novak Djokovic in semifinale, può rilanciare le sue ambizioni di scalata alla vetta del ranking, ambizioni che recentemente sembravano incatenate da tanti problemi dentro e fuori dal campo. “Sono contentissimo, per me e per la Germania – ha detto Zverev dopo la premiazione – questo torneo è più importante di tutti gli altri, forse anche degli Slam. Ora che ho vinto quattro Masters 1000 e una medaglia d’oro olimpica spero di poter mettere a tacere tutti quelli che mi criticano“.

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