Gaudenzi: "E' arrivato il momento di avere coraggio e provare a cambiare il tennis"

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Gaudenzi: “E’ arrivato il momento di avere coraggio e provare a cambiare il tennis”

In un’intervista a “La Stampa”, il presidente dell’ATP parla delle Nitto ATP Finals e della differenza da colmare tra Masters 1000 e Grandi Slam

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Andrea Gaudenzi - Davis Cup 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

“Il tennis deve cambiare per essere più forte”, parola del chairman ATP Andrea Gaudenzi. In un’intervista a “La Stampa” ripercorre i temi attuali del tennis mondiale in prossimità delle Nitto ATP Finals di Torino: “Saranno una vera e propria battaglia generazionale, peccato che non ci saranno italiani tra gli otto qualificati. Ma ci sarà l’elite dei partecipanti da Djokovic a Nadal, ad Alcaraz. Difficile fare meglio di così. Sarà un successone e il botteghino sta andando benissimo, prevedo un tutto esaurito”.

Il tennis è pronto a una minirivoluzione che lo renderà ancor più adatto ai tempi che corrono: tra le novità l’estensione a due settimane dei tornei Masters 1000, Roma compresa: “Nel golf, il divario tra i Major e gli altri tornei è molto più ridotto, nel tennis le entrate degli Slam sono dieci volte più alte, è un “gap” che va colmato”. Tornei più grandi con più soldi, più giocatori e tifosi, l’obiettivo è questo. Ma è proprio il radicale cambiamento l’obiettivo del presidente Gaudenzi: Il cambiamento passa dalle Next Gen dove ci saranno tante novità che potranno essere utili per il futuro, tra cui i set corti, una sperimentazione interessante. Sono stato imprenditore per 15 anni e sono consapevole del fatto che tutti pensano al proprio “giardino”, senza avere coraggio di cambiare e voltare pagina. Intravedo segnali positivi, su tutti quelli degli organizzatori degli Slam che stanno capendo che i tempi sono cambiati. Dobbiamo essere uniti e fare il meglio del tennis”.

Gaudenzi, come noto, lavora per far sì che nel tempo ci possa essere un’unica governance, o almeno un’unione solida tra i vari enti di governo del tennis. Se mi chiedete chi comanda oggi nel tennis, dico che non c’è uno che comanda – dice Gaudenzi – eppure dobbiamo capire che i veri avversari sono all’esterno del nostro mondo: gli altri sport, o Netflix. Per questo dobbiamo essere uniti”.

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