Roma scopre le carte Djokovic è a un bivio (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Archiviato il sorteggio del tabellone femminile degli Internazionali d’Italia, oggi sarà la volta dei maschi, il cui main draw verrà svelato in grande stile a Piazza di Spagna. Ieri intanto si sono definiti i primi incroci che fin da oggi animeranno le giornate del Foro Italico. A guidare il gruppo c’è lga Swiatek, n.1 del mondo e recente finalista a Madrid, giunta a Roma con un bilancio stagionale di nove vittorie e una sola sconfitta sulla terra battuta, che al secondo turno potrebbe affrontare l’azzurra Sara Errani, qualora l’ex n.1 italiana riuscisse a sconfiggere la russa Pavlyuchenkova. Inizierà dal secondo turno anche la campagna della seconda delle tredici azzurre presenti in tabellone, nonché attuale n.1 italiana, Martina Trevisan, sul cui orizzonte si potrebbe profilare già al terzo turno un derby con Camila Giorgi. Alle 18.30 odierne invece sarà la volta degli uomini per un tabellone che, privo di Rafa Nadal e con il campione in carica Novak Djokovic reduce da due sconfitte consecutive in altrettanti secondi turni (Montecarlo e Banja Luka), potrebbe quest’anno aprirsi ad inattesi scenari.

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Nonostante l’antipatia mai nascosta nei confronti di questa superficie, Daniil Medvedev giocatore che prima del via di questo swing aveva collezionato più partite sul circuito (32), ha giocato solo sei incontri nei due eventi sin qui disputati, rimediando in entrambi i casi – Montecarlo e Madrid – due eliminazioni agli ottavi. Un bilancio identico a quello di Jannik Sinner. Semifinalista a Indian Wells e finalista a Miami. L’italiano a Montecarlo ha confermato il suo eccellente stato di forma perdendo in semifinale contro Rune, salvo poi pagar pegno alle fatiche accumulate in quel di Barcellona, dove è stato costretto al forfait alla vigilia del derby contro Lorenzo Musetti dando appuntamento al prossimo anno anche per il Masters 1000 della Caja Magica madrilena. INCOGNITE.Partite nelle gambe le hanno messe invece gli altri pretendenti al titolo.

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Carlos Alcaraz, capace di confermarsi campione sia a Barcellona che a Madrid, e giunto – in virtù di quei successi – a soli cinque punti dal leader mondiale Novak Djokovic. L’anno scorso Carlitos preferí saltare Roma per concentrarsi sul sua primo assalto a un Grand Slam e, nonostante figuri come testa di serie n.2 nella entry list del torneo, non è detto che anche quest’anno il murciano non decida di sfruttare questa finestra per ricaricarsi in vista dell’ultimo sprint. Che ci sia o meno, quel che certo è che la pressione stavolta sarà tutta sulle spalle di Djokovic. Prima del Roland Gairos, suo obiettivo dichiarato da tempo, c’è un titolo da difendere al Foro Italico.

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Alcaraz-Sinner, i principi del Foro (Vincenzo Martucci, Il Messaggero Sport)

Alcaraz doveva essere e Alcaraz, anche se a fatica, è stato. Sabalenka poteva essere, come unica alternativa a Swiatek, e Sabalenka è stata. Re e regina di Madrid marciano ora sugli Internazionali di Roma edizione 80, anno di nascita 1930 a Milano ma anno zero da Super Masters 1000 con 96 giocatori e 96 giocatrici di singolare che si danno battaglia non più in 8 ma in 12 giorni. I numeri 2 del mondo possono salire in fretta al primo posto: Carlos anche solo giocando un match al Foro – al via mercoledì – scavalcherebbe Novak Djokovic, campione uscente a Roma, recuperando i 405 punti di distacco; Aryna, oggi lontana 1744 punti dalla polacca, calda com’è, dovrebbe approfittare della doppietta Roma-Parigi 2022 della Swiatek, che difende 3000 punti. RICAMBIO Magari l’Extraterrestre, al secolo Rafa Nadal, assente anche a Roma e senza test stagionali sul rosso, farà un altro miracolo e si ripresenterà competitivo al Roland Garros dopo la lesione all’ileopsoas che lo tiene lontano dal tennis dal ko nel secondo turno degli Australian Open del 18 gennaio contro McDonald.

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Un “cannibale” come i Fab Four che, a 20 anni, ha eguagliato l’impresa dell’unico che aveva concesso il bis a Madrid – guarda caso proprio Rafa -, firmando già nella finale numero 13, il 10` titolo ATP, 5′ Masters 1000. Un autentico mostro che sta imparando a non strafare anche sulla terra rossa, sulla quale quest’anno, in 4 tappe, ha vinto Buenos Aires, ha perso in finale a Rio, e ha vinto anche Barcellona e Madrid. Soffocando in 3 set il sogno del 33enne Jan-Lennard Struff -scuderia Tschabuschnig -, primo lucky loser in una finale Masters 1000, a gennaio 167 ATP da domani 28, addirittura 1 di Germania, che si butta a rete 51 volte. L’EREDE DI SERENA L’erede di Tyson-Serena Williams è oggi la bielorussa Sabalenka che si esalta nelle spallate da fondo, dal servizio alla risposta ai colpi-base e, spingendo e rischiando, ha finalmente la meglio anche sulla terra rossa della regina WTA, Swiatek. L’anno scorso, ci aveva perso in finale a Stoccarda e in semifinale a Roma, aveva mille problemi al servizio e nella reattività.

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JANNIK C’È Intanto, dopo Musetti e Fognini, anche Jannik Sinner, la punta del Rinascimento italiano, al primo allenamento (contro l’altro baby, Francesco Passaro) sperimenta il caloroso affetto del pubblico di Roma. Che oggi, dalle 10, con 48 partite in programma su 9 campi, farà il primo test ufficiale con le qualificazioni abbracciando 12 italiani (dalla rivelazione Vavassori ai giovani rampanti Maestrelli, Bellucci, Cobolli e Gigante) e 6 italiane (tutte wildcard). Intanto il sorteggio del tabellone principale donne, con 18 delle prime 20 della classifica, si annuncia con 13 azzurre. Un record che anticipa tanti altri record attesi in questa prima edizione di Roma con l’upgrade.

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Carlos, 10 con lode. E ora punta Roma (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Madrid ancora ai suoi piedi, proprio come dodici mesi fa, un bis vincente riuscito su questi campi solo a un certo Rafa Nadal, i diecimila spettatori del “Manolo Santana” in piedi a cantare il suo nome. Carlos Alcaraz ha rispettato fino in fondo il ruolo di favorito, conquistando il suo quinto Masters 1000 e 10° titolo in carriera (a 20 anni e due giorni è il sesto giocatore più giovane ad arrivare in doppia cifra nell’era Open), quarto trionfo nel 2023 dopo Buenos Aires, Indian Wells e Barcellona. Non è stata però una finale a senso unico, contro il tedesco Jan-Lennard Struff primo lucky loser all’ultimo atto nella storia di questa categoria di tornei nati nel 1990. Anzi, il 33enne di Warstein, che da n.65 balza al 28° posto della classifica, nuovo best ranking dopo essere scomparse dalla Top 100 lo scorso giugno a causa di un infortunio al piede destro, si è giocato fino in fondo tutte le carte a disposizione, solo contro tutti alla Caja Magica.

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Fino a completare l’opera dopo quasi 2 ore e mezza di lotta, così da celebrare la vittoria n.29 in stagione (19a sulla terra in 20 match) che lo proietta al comando della Race per Torino e lo riporterà sul trono mondiale dopo aver giocato una partita agli Internazionali d’Italia. SORTEGGIO A ROMA Con questo biglietto da visita il fenomeno di El Palmar si presenta a Roma, dove è stato un autentico bagno di folla il primo allenamento di Jannik Sinner e stasera prende corpo il tabellone maschile con la cerimonia del sorteggio alla Scalinata di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna, anfitrioni Lorenzo Musetti e Andrey Rublev, accompagnati da Maria Sakkari. La suggestiva cornice dei Parco del Colle Oppio ha invece ospitato l’estrazione del tabellone femminile: tra i possibili quarti quello tra la campionessa in carica Iga Swiatek ed Elena Rybakina, o il derby fra l’astro nascente Coco Gauff e Jessica Pegula. L’azzurra Martina Trevisan, 20a testa di serie, debutterà contro Karolina Muchova o una qualificata, con eventuale testa a testa tricolore con Camila Giorgi al 3° turno. Elisabetta Cocciaretto ha pescato la Davis, Bronzetti affronta Danka Kovinic e Sara Errani se la vedrà con la Pavlyuchenkova. Jasmine Paolini pesca Xinyu Wang.

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