E’ una storia di riscatto quella di Marketa Vondrousova, 24enne ceca che è appena approdata alle semifinali di Wimbledon battendo Jessica Pegula 6-4 2-6 6-4, dopo essere stata sotto 4-1 nel terzo set.

“Ero sotto di 1-4 nel terzo, lei aveva delle palle break per il 5-1 – ha detto Marketa in conferenza stampa. Non sei in una buona situazione. Dopo il match point, non potevo crederci. Noi stavano giocando una partita incredibile. Lei è una grande giocatrice. Voglio dire, penso che sia successo di tutto e io non riuscivo proprio a trattenere le lacrime”.

Vondrousova, un argento olimpico a Tokyo e poi un lungo stop

La strada che ha portato Vondrousova alla sua seconda semifinale slam dopo quella giocata appena 19enne al Roland Garros 2019 parte da molto lontano. Nata da una famiglia di sportivi – il nonno materno è stato campione nazionale di pentathlon, la mamma invece pallavolista dello Slavia Praga – fin da piccola viene iniziata allo sport praticando sci, calcio, tennis tavolo e hockey pista. Il tennis però è la sua scelta definitiva, e i risultati le daranno ragione fin da subito. Dopo essere stata campionessa mondiale juniores, a 17 arriva la consacrazione aggiudicandosi il torneo di Biel, il suo secondo a livello WTA, entrando nelle top 100 prima dei 18 anni. A 19 anni diventa la prima teenager dopo un decennio (Caroline Wozniacki) a raggiungere la finale del Roland Garros. Mentre a 21 anni conquista l’argento olimpico a Tokyo 2020 perdendo in finale da Belinda Bencic.

Questa ascesa repentina le regala le prime pagine dei giornali e gli occhi del mondo addosso, ma il suo fisico fatica a tenere il passo e presto le presenta il conto. Già a 16 anni Vondrousova ha sofferto di tendinite ai polsi come conseguenza del prematuro approccio al circuito professionistico. Dopo Parigi la ceca è costretta ad uno stop di sei mesi per un problema al gomito sinistro che ha dovuto operare. 

Si innescano così una serie di problemi più o meno gravi che hanno ostacolato il suo percorso di crescita, fino all’intervento chirurgico al gomito sinistro dello scorso anno a cui segue uno stop di altri 6 mesi. Da qui i tatuaggi sul suo corpo che raccontano tanto di lei, di cosa ha attraversato: dai significati più reconditi sulla sua vita, fino ai momenti più intimi vissuti con la sorella Julia. “Gli infortuni mi hanno forgiata, sono allenatissima a stop e ripartenza continue. La cosa più importante è che non sento più dolori”.

Vondrousova, è pronta la sfida a Svitolina a Wimbledon

Il resto è storia recente. A Wimbledon Vondrousova s’è presentata con appena 4 successi sull’erba in tutta la carriera. Il segreto che le ha permesso di battere tre teste di serie (Kudermetova 12, Vekic 20 e Bouzkova 32) risiede nella risposta (84% di risposte in campo nel torneo) fondamentale che ha elevato ad arte per timing e posizione. “Tutti conoscono Wimbledon. Penso che sia un torneo diverso. Gli addetti ai lavoro conoscono i Grandi Slam, ma le persone al di fuori del tennis conoscono Wimbledon. È il torneo più grande. Con il campo centrale più storico . È così famoso. Non avrei mai pensato di poter giocare così bene qui perché non l’ho mai fatto prima. Per me, è semplicemente fantastico”.

Adesso è arrivato il momento per Marketa di guardare avanti, cominciando dalla semifinale di domani contro l’ucraina Elina Svitolina. “Penso che in semifinale devi essere pronta a qualunque cosa. Ci giochiamo tutto. Vedremo. Lei è una grande giocatrice. Sta giocando così bene. Penso che non cambi nulla se è testa di serie o Wild Card, per me è la stessa cosa”.