Wimbledon, Alcaraz scruta la prossima preda: "Ho molta fiducia in me, ma con Medvedev non sarà facile"

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Wimbledon, Alcaraz scruta la prossima preda: “Ho molta fiducia in me, ma con Medvedev non sarà facile”

Carlos Alcaraz sogna ad occhi aperti nell’attesa di Medvedev: tra l’analisi degli strani quarti contro Rune e la previsione di una scomoda semifinale, ma “sorridere è la chiave di tutto”

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Carlos Alcaraz – Wimbledon 2023 (foto via Twitter @Wimbledon)
 

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Ultima selezione per l’accesso al gran finale. Una delle due semifinali del tabellone maschile di Wimbledon sarà Carlos Alcaraz-Daniil Medvedev e stavolta lo spagnolo, pur favorito, mette in conto il colpo di scena da parte del russo. Dopo la vittoria ai quarti a spese di Holger Rune, il tennista n.1 del mondo rimette i piedi per terra e stringe il focus sul prossimo gol. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni post partita.

D. Carlos, semifinale. Come ti senti?

Alcaraz: “È un sogno per me poter giocare la semifinale qui a Wimbledon. È una sensazione davvero incredibile, voglio godermi questo momento”.

D. Hai detto che è un sogno. Quali sono stati i tuoi primi pensieri su Wimbledon quando eri giovane?

Alcaraz: “Ricordo la prima volta che ci sono venuto, è stata davvero una sensazione incredibile poter giocare qui. In questo momento è totalmente diverso. Non posso credere di trovarmi in questa posizione ora, dopo così poco tempo. È qualcosa di pazzesco per me”.

D. Riguardo alla tua reazione, piuttosto forte e rumorosa, alla fine del primo set. Di cosa si trattava esattamente? È stata dipesa da quanto è stato stretto il parziale, dalla tensione o dai nervi?

Alcaraz: “Sì, era nervosismo, tensione. Era tutto (sorride, ndr). Il primo set è stato davvero difficile per me. Avevo un sacco di nervi e non riuscivo a controllarli in nessun modo. (Rune, ndr) era in grado di vincere il primo set. […] Quell’enorme urlo dopo il primo set mi è servito a sfogare tutti i nervi e iniziare a godermi il momento, a godermi la partita. Sorridere per me, come ho detto alcune volte, è la chiave di tutto”.

D. È stato affermato dalla stampa serba che un membro della tua squadra, forse proprio tuo padre, abbia filmato una sessione di allenamento di Novak Djokovic durante il fine settimana. È così?

Alcaraz: “Come?”

D. È stato affermato [e poi smentito, ma nel frattempo i tifosi dello spagnolo non hanno esitato a prenderne le parti, ndr] che tuo padre, o un membro della tua squadra, stesse filmando con una telecamera la sessione di allenamento di Novak Djokovic ad Aorangi. Sto chiedendo, è stato così? Questa accusa è vera? C’è qualche fondamento in questo?

Alcaraz: “Oh, probabilmente è vero. Mio padre è un grande appassionato di tennis, non guarda solo le mie partite. Penso che entri allo stadio alle 11 ed esca alle 22, guarda le partite e gli allenamenti di tutti. Avendo la possibilità di guardare Djokovic nella vita reale, beh è probabile che abbia ripreso qualche sua sessione”.

D. Questo ti dà un vantaggio competitivo in questa fase del torneo perché è un rivale?

Alcaraz: “Non credo. Ho molti video di Djokovic su ogni piattaforma, penso che non possa essere un vantaggio per me”.

D. Hai detto che eri molto, molto nervoso prima di questa partita. Hai appena accennato a come eri stretto nel primo set. È normale per te tutto questo? Il campo Centrale? Holger?

Alcaraz: “Penso che sia Holger sia giocare i quarti di finale di un Grande Slam abbiano influito. E poi per me non è facile giocare contro qualcuno con cui ho giocato così tante volte. Siamo cresciuti insieme, siamo coetanei. Lui è per me un avversario da affrontare coi nervi molto saldi”.

D. Cosa ne pensi del tuo avversario in semifinale?

Alcaraz: “Beh, è ​​molto bravo. Sta giocando benissimo qui sull’erba e sta vivendo un grandissimo anno. Contro di lui ho perso la prima partita qui sull’erba. Devo ancora impararlo, ma mi godrò la semifinale. Penso di giocare alla grande, ho molta fiducia in questo momento. Sarà un bel match, mi divertirò”.

D. Quali ritieni siano i maggiori punti di forza di Daniil?

Alcaraz: “​​È un giocatore completo. Rublev in un paio di occasioni ha detto che è un polpo: prende ogni palla. È stupefacente. È un atleta straordinario. Un mix di tutto. Fa quasi tutto bene”.

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