[16] H. Hurkacz b. Z. Zhang 7-6(6) 4-6 7-6(4)
Sembra quasi che lo faccia apposta Hubert Hurkacz a complicarsi la vita in questo 2023. Le partite concluse al tie-break finale sono parecchie, ma anche questa volta il 26enne polacco è riuscito a salvarsi per il rotto della cuffia. Non era di certo una prova semplice sfidare il beniamino di casa Zhizhen Zhang – fresco vincitore degli Asian Games – agli ottavi di finale del Rolex Shanghai Masters. Togliendo il secondo set che fa storia a sé, il servizio è stato il protagonista in questo match terminato 7-6(6) 4-6 7-6(4) in favore di Hurkacz. Infatti, sia il primo che il terzo set sono stati risolti al tie-break, e a venirne a capo con successo è stato entrambe le volte il giocatore più esperto e concentrato nei momenti topici, ovvero Hurkacz (fondamentale l’88% di punti con la prima e i 16 ace). In due ore e trentasette minuti di battaglia la sedicesima tds estromette l’idolo degli spettatori sugli spalti per la seconda volta su altrettanti scontri diretti (curioso come l’altro testa a testa risalga a quattro anni fa sempre a Shanghai, al primo turno questa volta, quando a uno sconosciuto Zhang venne concessa una WC dagli organizzatori) e stacca il pass per i quarti di finale. Qui troverà un Fabian Marozsan in trance agonistica. Il favorito, però, sarà il polacco, che cercherà, magari con una vittoria in due set, un posto per un’eventuale seconda semifinale 1000 in stagione.
Primo set: Hurkacz è troppo perfetto al servizio. Zhang gioca bene, combatte, ma non abbastanza per prevalere
Nei primi game del match si intravede poco tennis quando al servizio c’è Hurkacz, mentre quando è Zhang a occuparsi di questa pratica qualche scambio si può assaporare. Nel secondo game, infatti, il tennista cinese offre una palla break all’avversario, ma la cancella abilmente e tiene in piedi la regola del servizio. Il tempo scorre e il tennista polacco continua a procedere sul velluto nei propri turni di battuta, dove concede le briciole all’avversario grazie alle pesantissime prime e ai numerosi vincenti, e in questo modo lo costringe a dover servire per rimanere nel set. Zhang incomincia a sentire la pressione nel decimo game, arriva a piazzare in campo solo seconde e Hurkacz si rende aggressivo in risposta, andando pure a rete a prendersi il punto in svariate occasioni. Il n.17 al mondo, però, ai vantaggi non è abbastanza cinico per chiudere la frazione e lascia spazio a un rovescio vincente in lungolinea dell’idolo di casa. Tutto torna pari, 5-5. Garantitosi il tie-break con la solita scioltezza, il giocatore polacco si rende nuovamente pericoloso in risposta costringendo il n.1 cinese al 30-30; quest’ultimo non si lascia però intimidire e sempre con la stessa soluzione, ovvero il rovescio lungolinea, porta l’avversario al tie-break. Qui subito un mini-break in avvio per il cinese dopo un estenuante scambio, che restituisce poco dopo con un doppio fallo. In seguito, Hurkacz tiene il livello degli scambi molto alto, costringendo lo sfidante a colpi improbabili che spesso non gli riescono. Spazientito, il tennista cinese si ritrova sotto 3-5, ma un brutto errore della sedicesima tds lo rimette in carreggiata. Per poco, però, perché anche lui commette un gravissimo gratuito che regala a Hurkacz due set point consecutivi. Di ghiaccio, Zhang mette a segno un fondamentale ace e comanda nel punto successivo chiudendo con uno smash a rimbalzo, cancellando così entrambi i set point. 6-6 e si cambia campo. Il tennista polacco si procura un’altra chance e finalmente è quella buona: il n.60 ATP spedisce a metà rete un semplice dritto in avanzamento e perde così il primo parziale dopo un’ora esatta di gioco.
Secondo set: Hurkacz recupera più volte lo svantaggio ma poi butta via il set. Zhang rimane concentrato e grazie al rovescio rimette tutto in discussione
Seppur con qualche difficoltà iniziale, il vincitore degli Asian Games tiene il turno di battuta inaugurale a 30 e nel secondo gioco fa di tutto per procurarsi la prima palla break. Gli servono svariati colpi sulle righe per arrivarci, ma ci riesce con pazienza e si porta 15-40. Alla seconda occasione il rovescio letale del n.1 cinese si fa sentire nuovamente e, per la prima volta nel match, il break arriva e a sorpresa è proprio a favore di Zhang. Confermato il break appena conquistato, il semifinalista di Amburgo vola sul 3-0, ma nel successivo turno di battuta Hurkacz torna a mettersi in discussione. Con i piedi dentro al campo il tennista polacco si guadagna meritatamente il contro-break dopo un errore di rovescio di Zhang dovuto alla sua impulsività, e con questo riduce lo svantaggio. A suon di vincenti il 26enne di Breslavia completa l’aggancio, ma l’onore del beniamino di casa fuoriesce e non gli permette il sorpasso. Arriva, quindi, il 4-3 a favore di Zhang. I due iniziano a sfidarsi a braccio di ferro con i fondamentali e Hurkacz il più delle volte va fuori giri nell’ottavo gioco. Il 26enne di Shanghai sfrutta questo passaggio a vuoto dell’avversario, gli strappa il servizio e va così a servire per il set. In un attimo i ruoli si invertono ed è il tennista cinese a sparacchiare con i vari colpi questa volta. Un irriconoscibile Hurkacz scaglia a terra la racchetta con una violenza mai vista da parte sua a seguito di un punto perso che l’avrebbe portato a palla break, ma si ricompone in un attimo e con un passante e un drittone a sventaglio riesce a brekkare l’avversario. Dopo che tutto sembrava essere tornato in discussione, Zhang torna a imporsi sull’avversario; con un’ottima smorzata e una sublime volée di dritto si porta 0-30, poi una risposta di rovescio sulla riga lo catapulta sul 15-40. Due set point per il cinese. Alla seconda chance il rovescio è ancora il colpo a fare la differenza e con un tracciante incrociato Zhang conquista il secondo set dopo quarantasette minuti. Hurkacz, preso dal nervosismo, scaraventa nuovamente la racchetta sul cemento cinese. Tutto da rifare per lui.
Terzo set: Le regola dei servizi torna a farsi rispettare, ma al tie-break è di nuovo Hurkacz a fare lo scatto decisivo
Nuovo set, nuova vita. Entrambi tengono i rispettivi primi turni di battuta in modo agevole, poi è Hurkacz il primo a rischiare con successo qualcosa in più alla risposta. Nel terzo gioco il tennista polacco porta Zhang ai vantaggi, ma non è abbastanza propositivo per prendere in mano le redini del punto e, magari, tentare il break. Il giocatore cinese non si scompone e avanza così sul 2-1. La regola dei servizi torna a farsi valere dopo un secondo set piuttosto instabile, ed entrambi i tennisti non lasciano spazio all’avversario in risposta. In vantaggio 4-3, Zhang nel cambio di campo si fa trattare la schiena per un dolore accusato nei game appena trascorsi, ma al rientro in campo si continua a preservare la legge sacra dei turni di battuta. Sul 4-5 Hurkacz è obbligato a servire per rimanere nell’incontro e, scattata la mezzanotte a Shanghai, inaugura il nuovo giorno con un gioco al servizio solido, e senza particolari esitazioni pareggia i conti; 5-5. Da qualche decina di minuti aleggiava sopra il campo cinese l’odore di tie-break e, imparziale, esso incombe come un severo giudice che deve decidere chi passerà ai quarti di finale e chi tornerà a casa con l’amaro in bocca. Ormai diventata una sfida di nervi, i due contendenti tengono ancora stretta la loro arma principale, il servizio, e tramite questo colpo si alternano prima uno, poi l’altro, il vantaggio di un punto. Inevitabile, cambio campo sul 3-3. Il primo a sfruttare un’occasione imperdibile è Hurkacz, che viene a rete e con una volée conquista un mini break d’oro. La concentrazione del tennista polacco è ai massimi livelli e quest’ultimo onora il vantaggio acquisito con saggezza e un pizzico di incoscienza. Un ace e uno scambio terminato con uno smash mettono un punto conclusivo all’avventura di Zhang dopo due ore e trantasette minuti di gioco. Hurkacz si salva per l’ennesima volta al tie-break del terzo set e prosegue con la sua corsa verso il titolo. Ai quarti ora se la vedrà con la sorpresa del torneo, l’ungherese Marozsan.