Australian Open: chi sono le 32 teste di serie e come funziona il sorteggio

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Australian Open: chi sono le 32 teste di serie e come funziona il sorteggio

Djokovic e Alcaraz non potranno incontrarsi prima della finale. Per l’Italia ci sono Sinner numero 4 e Musetti numero 25. Gli Stati Uniti guidano con 5 teste di serie

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Djokovic e Alcaraz - Riyadh Tennis Cup 2023 (foto Twitter @saudi2027)
 

Ad una settimana dal primo Slam dell’anno, conosciamo con certezza le prime 32 teste di serie del torneo, fra favoriti ed “under-dog”, proviamo ad approfondirli.

Manca sempre meno a quello che sarà il primo tre-su-cinque della stagione, con il solito grande favorito serbo, e i giovani pronti a rubargli la scena. Ancora non conosciamo le condizioni fisiche di Nole, vittima di un infortunio al polso durante l’ultima United Cup. Ciò di cui siam certi è che quando Djokovic è iscritto ad un torneo Slam, è sempre il più grande favorito. Quest’anno parte da campione in carica, con un’unica certezza: non affronterà Carlos Alcaraz fino a un’ipotetica finale. Per i meno esperti, è ovvia la domanda: “perché?”. Proviamo ora a spiegarvi, in breve, il funzionamento del sorteggio di un torneo del Grande Slam.

128 tennisti al via, con 32 teste di serie che non possono scontrarsi fra loro fino al terzo turno. I primi 4 tennisti al mondo vengono sorteggiati ai quattro angoli del tabellone. I primi due, sicuramente separati. Queste tutte le altre combinazioni:

Terzo turno:

-Le prime 8 teste di serie, possono affrontate i giocatori fra la 25esime e la 32esima posizione
-Quelli fra la nona e la 16esima, solamente i giocatori fra la posizione numero 17 e la 24

Ottavi di finale:

-I primi 4 giocatori, possono incrociare quelli classificati fra la 13esima e la 16esima posizione
-I giocatori numero 5,6,7,8, potranno essere avversari dei giocatori numero 9,10,11 e 12.

Quarti di finale:

-Le prime 4 teste di serie potranno trovarsi contro anche quelli con un ranking fra la quinta e l’ottava posizione

Sicuramente non di facilissima comprensione, ma probabilmente il miglior modo per offrire spettacolo e possibilità di vittoria anche ai giocatori meno alti in classifica. Fin dai primi turni i “match-up” interessanti sono infintiti, con giocatori di grandissima esperienza fuori dalle prime posizioni. Felix Auger Aliassime, ne è un esempio.

Chi sono, allora, le 32 teste di serie di questo torneo? Eccone subito una lista:

[1] Novak Djokovic

[2] Carlos Alcaraz

[3] Daniel Medvedev

[4] Jannik Sinner

[5] Andrey Rublev

[6] Alexander Zverev

[7] Stefanos Tsitsipas

[8] Holger Rune

[9] Hubert Hurkacz

[10] Alex de Minaur

[11] Casper Ruud

[12] Taylor Fritz

[13] Grigor Dimitrov

[14] Tommy Paul

[15] Karen Khachanov

[16] Ben Shelton

[17] Frances Tiafoe

[18] Nicolas Jarry

[19] Cameron Norrie

[20] Adrian Mannarino

[21] Ugo Humbert

[22] Francisco Cerúndolo

[23] Alejandro Davidovich-Fokina

[24] Jan-Lennard Struff

[25] Lorenzo Musetti

[26] Sebastian Baez

[27] Felix Auger-Aliassime

[28] Tallon Griekspoor

[29] Sebastian Korda

[30] Tomás Martín Etcheverry

[31] Aleksandr Bublik

[32] Jiri Lehecka

Tantissimi i nomi interessanti, con qualche new entry.

Chi sono? Qual è il loro miglior risultato negli slam? Certi della vostra curiosità, approfondiamo, in ordine di classifica, tutti i tennisti appena citati.

[1] Novak Djokovic, Serbia, 24 slam.

Il più vincente di sempre a Melbourne, 10 slam conquistati solamente sul territorio oceanico, campione in carica, numero 1 al mondo. Serve forse aggiungere altro? È gia l’introduzione del principale candidato alla vittoria finale, come sempre. Ormai Nole gioca solamente per i 4 tornei più importanti della stagione, ogni competizione è un allenamento verso Il Grande Slam. Manca un solo record alla sua bacheca. Uno soltanto. Forse, questa, è l’ultima occasione.

[2] Carlos Alcaraz, Spagna, 2 slam.

Carlitos, la tua carriera è appena iniziata, in molti già chiedono che tu smetta di vincere. Dubitiamo fortemente che questo sia possibile. È possibile, invece, trionfare sul cemento del re serbo? Impossibile, era a Wimbledon. E ha vinto. Nulla è quindi impossibile per lo spagnolo classe 2003. Assente dell’Australian Open dello scorso anno, può vantare al momento solo il terzo turno raggiunto nel 2022, sconfitto in un’epica battaglia dal nostro Matteo Berrettini. È il primo anno in cui arriva fra i favoriti, potrà vincere l’imperatore?

[3] Daniil Medvedev, Russia, 1 slam.

Daniil, l’hai superata la finale del 2022? Noi, sinceramente, no. L’epica rimonta di Rafael Nadal in quella battaglia, è qualcosa che mai verrà cancellato dai libri di storia sportivi. Già due titoli mancati per il russo in Australia, che perse la prima finale nel 2021, meno epica della seconda, 3 set da Djokovic. L’anno scorso sconfitto rovinosamente da Sebastian Korda, lasciava presagire una stagione non brillante. Daniil, ci ha smentiti. Ha dominato, su ogni superficie. Forse l’unico in grado di battere la miglior versione del serbo sul veloce. Un solo slam, per lui, è probabilmente troppo poco.

[4] Jannik Sinner, Italia.

Un sogno, Jannik Sinner è il sogno ad occhi aperti di ogni italiano appassionato di tennis. Arriva in Australia con premesse pazzesche, vincitore 2 volte nelle ultime 3 sfide con Novak Djokovic. Protagonista di un finale 2023 meraviglioso, è per lui il primo slam da testa di serie numero 4. Sconfitto l’anno scorso in una partita thriller con l’ormai ex bestia nera Tsitsipas, Jannik è ormai un esperto delle partite perse al quinto set. Quest’anno arriva con una testa diversa, conscio di poter battere chiunque, soprattutto su cemento indoor. Mai andato oltre i quarti di finale, ora è certo di non affrontare nessuno dei precedenti tre almeno fino alla semifinale.

[5] Andrey Rublev, Russia.

Definito da molti il giocatore più “continuo” del tour, Rublev non è mai riuscito a superare i quarti di finale in un torneo Slam. Statistica sicuramente strana per un giocatore versatile quanto lui, già vincitore di un Master 1000, capace di competere su tutte e 3 le superfici. Eppure, arrivato ai quarti di finale, accade qualcosa. L’anno scorso, in Australia, perse in 3 veloci set da Novak Djokovic, autore, però di una stoica prestazione con Rune nella partita precedente. Le armi le ha, manca, troppo spesso, solamente la testa. In fiducia dalla vittoria di Hong Kong, che sia la volta buona?

[6] Alexander Zverev, Germania.

E chi avrebbe mai pronosticato Sasha sesto nel ranking, dopo quel terrificante infortunio alla caviglia. È stato un 2023 di ritorni, con un tennis in costante miglioramento, di mese in mese. La forma fisica attuale è assurda, perfetta. Arriva da una United Cup giocata spaventosamente bene. All’attivo ha già una sconfitta in finale slam, arrivata con l’imbattibile Thiem allo Us Open 2020. In Australia una sola semi, nel 2020, sconfitto nuovamente dall’austriaco. In queste condizioni, Alexander Zverev è forse il pericolo maggiore al di fuori delle prime 4 posizioni. Un dritto migliorato e una seconda di servizio in giornata, danno parecchi problemi a chiunque.

[7] Stefanos Tsitsipas, Grecia.

Stefanos…Quanto manca quella tua imbattibile versione di qualche tempo fa…2023 complicato per il greco, con infinite difficoltà sulla diagonale di rovescio. Qualche attimo di luce nel finale di stagione, prima dell’infortunio alle Finals di Torino. Anche il servizio diventato discontinuo, è sinonimo di grave mancanza di fiducia. Stef, però, è pronto a tornare sui campi dove l’anno scorso riuscì a conquistare la sua seconda finale slam, persa in 3 comodi set da Djokovic. Nole l’uomo che rimontò Tsitsipas anche nella sua prima finale slam al Rolland Garros. Serve un buon risultato, serve fiducia.

[8] Holger Rune, Danimarca.

L’altro 2003 della classifica, un altro incredibile prodigio del talento. Una passata stagione strana, complicata per gran parte del tempo. Dopo vari problemi alla schiena, Holger ha impiegato mesi prima di ritrovare il suo tennis. Arriva a Melbourne dopo una sconfitta in finale a Brisbane, è pronto per tornare a competere nel tre su cinque? Mai spintosi oltre il quarto turno, il danese perse lo scorso anno in 5 set da Rublev, con diverse occasioni mancate. Ad Holger, serve solo tranquillità per poter crescere.

[9] Hubert Hurkacz, Polonia.

2023 di altissimo livello per il polacco, che non ha iniziato proprio al meglio la nuova stagione…Una finale disastrosa in United Cup, sicuramente non regala ad Hubi la miglior fiducia per affrontare un torneo Slam. Ma lo conosciamo, mentalmente, è una roccia. Un servizio spaventoso, non gli ha evitato la sconfitta in 5 set con Sebastian Korda, dopo aver raggiunto per la prima volta il quarto turno in Australia.

[10] Alex de Minaur, Australia.

Alex, sei in top 10. Risultato impensabile per molti, probabilmente il giocatore più sottovalutato del circuito maschile. Entrato nei migliori dieci coi successi in United Cup, in cui ha battuto anche Novak Djokovic, Alex è pronto a giocare in casa nella sua miglior condizione di sempre. Due volte al quarto turno sul cemento oceanico, sconfitto nel 2022 in tre set da Jannik Sinner, nel 2023 Nole gli concesse solamente 5 giochi. È il momento di diventare grandi.

[11] Casper Ruud, Norvegia.

Tre finale Slam, tre sconfitte. Pare che Casper non vada d’accordissimo con l’ultimo atto ad un Major. Spintosi nel 2022 fino alla finale sul cemento di New York, nel 2023 il norvegese ha faticato troppo, su ogni superficie. Certo, ha centrato la finale del Roland Garros, non entrando poi mai in partita col solito serbo. Troppo poco per un giocatore del suo calibro. In Australia, record decisamente negativo, solamente un secondo turno. Che sia l’anno della svolta?

[12] Taylor Fritz, Stati Uniti.

Anche Fritz privato da Tsitsipas della gioia di un quarto slam in Australia, nel 2022, 5 lottatissimi set. Un’annata non perfetta per Taylor, coi quarti a Flushing Meadows e due titoli 250, è alla ricerca della propria miglior condizione sul cemento. Serve riprendersi da un pessimo finale di stagione nel 2023.

[13] Grigor Dimitrov, Bulgaria.

Quanto ci eri mancato, Grisha…Un livello cosi alto del bulgaro, non si vedeva da anni. Finale di stagione pazzesco, che riprende un 2024 inizio col trionfo a Brisbane. Le aspettative sono alte, per un giocatore che di slam se ne intende. Nel 2017, dopo aver vinto Brisbane, Grigor si spinse fino alla semifinale a Melbourne, sconfitto da Rafael Nadal dopo CINQUE ore di gioco. Si sono rivisti lampi di quel Grigor che si spinse fino alla terza posizione nel ranking, raggiungendo il penultimo atto anche a New York e Wimbledon.

[14] Tommy Paul, Stati Uniti.

In pochi forse si aspettavano un Tommy Paul così incisivo nel 2023, autore di una fantastica stagione, diventando il tennista numero 2 del proprio paese. Lo scorso anno, da “under dog” raggiunse una clamorosa semifinale all’Australian open, sconfitto solo dall’imbattibile Nole. Altre due finali perse, fanno del suo 2023 un anno di pochi successi, ma enormi miglioramenti.

[15] Karen Khachanov, Russia.

Non solo Paul, anche Karen autore di un Australian Open 2023 ottimo, agevolato da un tabellone non complicato. Sconfitto solo in semifinale da Stefanos Tsitsipas, il russo vivrà una stagione sempre pressato da infortuni, mai al meglio delle condizioni. Quest’anno può tornare al suo livello, partendo da un torneo che conosce bene.

[16] Ben Shelton, Stati Uniti.

Wow Ben, wow. Impossibile trovare parole per un ragazzo che fino a due anni fa non era mai uscito dai confini del proprio paese, trovandosi nel 2023 a giocare una semifinale allo Us Open. Nulla da dire, crescita sorprendente. Quarti di finale in Australia nel 2023, il ragazzo arriva coi pronostici a favore contro la maggior parte dei giocatori. Che sia l’anno della prima grande vittoria?

[17] Francis Tiafoe, Stati Uniti.

Probabilmente ci si aspettava qualcosina in più da lui. Entrato nella prima volta in top 10, ha continuato a calare nella seconda metà di stagione. Ai quarti di finale in Australia nel 2019, Tiafoe non arriva nelle migliori condizioni. Manca fiducia e quel coraggio che ha tanto caratterizzato il suo gioco nel corso degli anni. Semifinalista allo Us Open 2022, non è mai riuscito a tornare a quel livello.

[18] Nicolas Jarry, Cile.

Altra grande sorpresa dello scorso anno, nel 2023 vinse la sua prima partita nel tabellone dell’Australian Open, uscendo subito al secondo turno. Annata in cui ha scalato quasi 100 posizioni nel ranking mondiale, il neo papà è pronto a dimostrare quanto veramente meriti quella classifica.

[19] Cameron Norrie, Gran Bretagna.

Altro giocatore non riuscito nell’impresa di confermarsi dopo un’ottima stagione, con la semifinale a Wimbledon nel 2022. Un titolo a livello 500 non basta a Cameron, calato in classifica. Due volte al terzo turno in Oceania, è per lui il momento di tornare a salire.

[20] Adrian Mannarino, Francia.

Una seconda giovinezza Adrian. Il francese va solo ringraziato per le emozioni che ci ha regalato in questa stagione, con quei colpi piatti di un tennis che ormai non esiste più. Spintosi fino al quarto turno dell’Australian Open nel 2022, Adrian in 14 partecipazioni non ha mai trovato nel cemento australiano un grandissimo amico. Ma dopo un anno così, nulla potrà più sorprendere, e cercherà di migliorare il secondo turno dell’anno scorso.

[21] Ugo Humbert, Francia

Sarà alla sesta partecipazione consecutiva, e cercherà di migliorare il terzo turno dell’anno passato.

[22] Francisco Cerúndolo, Argentina

Ha disputato solo una volta il torneo, lo scorso anno, raggiungendo il terzo turno. Dunque al momento ha una percentuale positiva di vittorie nel torneo.

[23] Alejandro Davidovich Fokina, Spagna
In tre partecipazioni è sempre stato sconfitto al secondo turno.

[24] Jan-Lennard Struff, Germania
Solo una volta al secondo turno a Melbourne nel 2018, vanta nove partecipazioni al main draw e una sola vittoria

[25] Lorenzo Musetti, Italia
Unico torneo dello Slam dove non ha ancora mai vinto una partita, su due partecipazioni.

[26] Sebastián Báez, Argentina
Anche l’argentino ha partecipato solamente due volte al torneo, ma a differenza dell’italiano, nel 2022 è riuscito a superare un turno.

[27] Félix Auger-Aliassime, Canada
Il canadese è alla quarta apparizione nel tabellone principale, e se lo scorso anno è stato eliminato agli ottavi, è stato il 2022 a regalargli il miglior risultato: quarti di finale.

[28] Tallon Griekspoor, Paesi Bassi
L’olandese a Melbourne ha raggiunto il miglior piazzamento in carriera a livello Slam: il terzo turno dell’anno scorso.

[29] Sebastian Korda, Stati Uniti
Lo statunitense sarà appena alla terza presenza all’Australian Open, ma lo scorso anno ha raggiunto i quarti di finale. Di gran lunga il miglior piazzamento Slam della sua giovane e promettente carriera.

[30] Tomás Martín Etcheverry, Argentina
L’argentino, che si sente molto più a suo agio sulla terra rossa, sul cemento australiano ha giocato nelle ultime due edizioni, raggiungendo il secondo turno 12 mesi fa.

[31] Alexander Bublik, Kazakistan
Su cinque partecipazioni, il kazako in tre ha raggiunto il secondo turno senza tuttavia mai andare oltre.

[32] Jiri Lehecka, Rep. Ceca
La 32esima testa di serie ha solo due partecipazioni nel torneo, con un ottimo score, dato che nella passata edizione ha raggiunto i quarti di finale.

Roman Bongiorno

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