Chi è Jasmine Paolini, la pupilla di Renzo Furlan al primo ottavo Slam

Australian Open

Chi è Jasmine Paolini, la pupilla di Renzo Furlan al primo ottavo Slam

Appena qualificatasi al quarto turno dell’Australian Open 2024, Jasmine vive un sogno a occhi aperti. Da Castelnuovo Garfagnana a Melbourne, ripercorriamo la sua storia

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Jasmine Paolini - Monastir 2023 (foto Facebook Jasmin Open Tunisia)
 

Le emozioni del bel tennis, quel sorriso sempre sincero, quella genuina simpatia riservata a pochi eletti. Jasmine Paolini vive un sogno a occhi aperti: si è appena qualificata agli ottavi di finale dell’Australian Open 2024, è la prima volta per lei in una seconda settimana di uno Slam. Ed è la prima italiana a raggiungere questo traguardo all’Australian Open da Flavia Pennetta nel 2014. Dalla provincia di Lucca a Melbourne, chilometri e chilometri di vittorie e sconfitte, delusioni e gioie. Quando è iniziato tutto? Scopriamo gli inizi, dai primi scambi agli esordi da professionista, le prime volte da favorita.

Chi è Jasmine Paolini: gli inizi della sua carriera

Jasmine Paolini nasce il 4 gennaio 1996, a Bagni di Lucca, un piccolo paese di 5000 abitanti nella campagna toscana. La mamma, a sua volta figlia di un uomo ghanese e una donna polacca, permette alla figlia di sviluppare una seconda lingua fin da bambina. Comincia ad allenarsi sui campi del Tennis Club di Mirafiume, sotto la guida di Ivano Pieri e Marco Picchi. Nel 2010, inizia a capire che il tennis non potrà mai essere solamente un hobby. Cambio al comando, dentro Renzo Furlan, volto noto del tennis italiano, ex professionista ritiratosi nel 2004 con un best ranking di n.19 ATP raggiunto nel 1996. Al seguito del suo nuovo allenatore Jasmine inizia a dividersi fra Tirrenia e Forte dei Marmi. Un anno dopo, all’età di 15 anni, arriva l’esordio nel circuito ITF. Nel 2013, gioca la prima finale della sua vita. A Roma, nel torneo da 10000$, conquista l’atto finale in singolare e in doppio, uscendo sconfitta da entrambe le sfide. A Locri, il mese successivo, supera in finale la francese Suvrijn e trionfa per la prima volta. È il primo trofeo della sua vita, a 17 anni. Non ha intenzione di fermarsi. Vince altri due titoli, e nel 2015 arriva il primo infortunio. Costretta ad inizia la stagione in ritardo, riceve per la prima volta una Wildcard per le qualificazioni di un torneo del circuito maggiore, agli Internazionali di Roma. Sconfitta al primo turno sia in singolare che in doppio, Jasmine fatica per tutto il resto della stagione, concludendo l’anno da numero 482 WTA. Serviranno 3 anni prima di vederla vincere ancora. Nel 2016 torna a competere nelle fasi finali di tornei ITF, vincendo il primo 25000$ della sua carriera. Oltre 200 posizioni guadagnate in classifica, Jasmine Paolini inizia a farsi conoscere anche ai più, è la nuova numero 216 del mondo.

Jasmine Paolini e l’ascesa nel circuito WTA

Il netto miglioramento in classifica le permette di iscriversi per la prima volta alle qualificazioni di un torneo Slam, ma perde al debutto all’Australian Open con la slovacca Sramkova. Poco male, gli stimoli non mancano. Nel 2017 è il momento della prima volta in azzurro. Riceve la convocazione per il primo turno con la Slovacchia in Fed Cup. Scende in campo nel doppio al fianco di Martina Trevisan, già certe dell’eliminazione. Le due ragazze lottano comunque, conquistando la vittoria giovando del ritiro delle avversarie. Al secondo Slam dell’anno arriva un’altra rovinosa sconfitta, venendo sconfitta in rimonta al primo turno delle qualificazioni. Ma Jasmine non molla, mai. E infatti, a Marsiglia, arriva un titolo importante in un torneo da 100.000 dollari, con la vittoria in finale per 6-4 2-6 6-1 sulla tedesca Tatjana Maria. Il trionfo le permette sempre più di avvicinarsi alla top 100 mondiale, restano 32 posizioni da scalare. Nel 2018 ad aprile arriva la prima vittoria in un tabellone WTA, quando a Bogotà batte la qualificata Lizette Cabrera, perdendo poi al turno dopo da un’avversaria inferiore a lei, almeno sulla carta, Emiliana Arango. A fine aprile scende in campo per le qualificazioni del WTA di Praga, perde al turno decisivo. Questa volta, la fortuna è dalla sua parte. Ripescata come lucky loser, il 1° maggio 2019, ottiene la prima vittoria in carriera contro una top 20, sconfiggendo Daria Kasatkina 7-6(6) 6-3. In Italia si inizia a parlare di lei come possibile nuovo astro nascente del tennis femminile. La fiducia è tanta, ma non basta, nei Major continua a faticare. Altre due sconfitte ai primi turni di Roland Garros e Wimbledon, poi giunge finalmente al secondo turno a Flushing Meadows, sconfitta da Muchova. Il 2019 comincia come gli altri anni, con una sconfitta al primo turno a Melbourne. Pare che a Jas il cemento australiano non faccia impazzire, o almeno cosi pensavamo. A Parigi, invece, sulla sua superficie ideale, approda per la prima volta al tabellone principale di un Major, trovandosi al primo turno proprio con Daria Kasatkina. Questa volta la russa non si distrae, e vince senza troppe difficoltà. Le vittorie di fine stagione sembrano essere la consacrazione del percorso: entra, finalmente, in top 100, da numero 1 italiana. Ora, a Melbourne, è qualificata di diritto.

Nel 2020. con Furlan ormai suo coach a tempo pieno, Blinkova in Australia non le permette di sognare, il primo turno è una sconfitta lottata. I miglioramenti sono sempre più evidenti, le vittorie importanti sono sempre più vicine. Nuovamente, all’ombra della Tour Eiffel, Jasmine Paolini conquista la prima vittoria nel tabellone principale di uno Slam, al quarto tentativo, vincendo la spagnola Bolsova per 6-4 6-3 in 74 minuti. Il secondo turno è fin troppo proibitivo per la toscana, costretta a fronteggiare la ex numero 2 del mondo Kvitova. Esce a testa altissima, doppio 6-3 che sa solamente di grande futuro. L’inizio del 2021 è un marchio di fabbrica, ormai. Consueta sconfitta al primo turno dell’Australian Open, la spinge a fare di più. Arriva, sulla terra rossa, la prima finale in un torneo WTA 125, dove deve arrendersi alla svizzera Golubic. Il primo successo, però, non tarda ad arrivare. 7-6(4) 6-2 a Alison Riske, il 19 settembre 2021, a Portorose, Jasmine Paolini è diventata grande (e nei quarti sconfisse proprio Kalinskaya, sua prossima avversaria). I successi le consentono di chiudere l’anno da 53esima WTA, 2 posizioni sotto il personale best ranking.

Paolini, nel 2023 l’affermazione

Il 2022 è un anno anomalo, solo una semifinale a Palermo e una finale a Cluj Napoca, persa proprio con Blinkova, fanno da cornice ad un’annata con poche vittorie. La più importante, quella che rappresenta il primo trionfo con una top 10. Ad Indian Wells, infatti, batte Aryna Sabalenka in 3 set, sconfitta al turno dopo. Ma la stagione 2023 è quella della consacrazione. Come da prassi, perde al primo turno dell’Australian Open. A Roma, invece, si sblocca. Finalmente, dopo 4 sconfitte consecutive, vince il match di primo turno, facendosi battere poi dalla numero 6 del mondo Rybakina. Su erba continua a faticare, e i mesi giocati su questa superficie si concludono con 3 sconfitte, inclusa quella a Wimbledon. Dopo i quarti di finale e gli ottavi nei WTA 1000 di Cincinnati e Pechino, risultati molto importanti, Paolini scala il ranking e arriva al n.31, guadagnandosi quindi un posto certo tra le teste di serie di questo Australian Open, l’obiettivo che Furlan si era prefissato. L’anno finisce con l’amaro in bocca per un’impresa sfiorata, con la finale di Billie Jean King Cup persa col Canada. Jas cede a Leylah Fernandez, prima grossa delusione di una stagione completamente positiva. Il 2024 è iniziato con un’inattesa sconfitta al primo turno di Adelaide contro la spagnola Bucsa: poi Jasmine sfrutta la testa di serie, beneficia di alcune eccellenti eliminazioni e vola per la prima volta agli ottavi di finale dell’Australian Open. Non aveva mai superato, in precedenza, il secondo turno di uno Slam. Non serve aggiungere altro, continuiamo a sognare. Anche perché ora la classifica “virtuale” dice N. 24 con la possibilità di salire al N.22 passando anche l’ostacolo Kalinskaya. A soli tre posti dal best ranking del suo ottimo coach….

Roman Bongiorno

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