ATP Madrid, Auger-Aliassime: “Sento di poter giocare bene anche su terra, ho iniziato su questa superficie”

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ATP Madrid, Auger-Aliassime: “Sento di poter giocare bene anche su terra, ho iniziato su questa superficie”

“Sul rosso bisogna saper spingere la palla con la propria forza a differenza dell’erba e del cemento, in cui spesso ti puoi appoggiare al colpo dell’avversario” dice il canadese dopo la vittoria su Mensik. “Alle Olimpiadi giocherò il misto con Dabrowski”

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Felix Auger-Aliassime - ATP Madrid 2024 (foto Ubitennis)
 

Chi cerca trova. Felix Auger-Aliassime sta cercando ormai da mesi il suo miglior tennis e chissà se sarà proprio la stagione su terra il momento della sua rinascita. Dopo un finale di 2022 da urlo il canadese ha vissuto un 2023 molto al di sotto delle aspettative, sue e di tutti. Il 2024 potrebbe essere l’anno del risveglio agonistico per l’ex numero 6 ATP, reduce da un primo periodo di stagione non ancora eccelso ma che spera possa essere in fase di costante miglioramento.

Al Mutua Madrid Open ecco arrivare un positivo successo per Felix su Adrian Mannarino e, al terzo turno, una mezza vittoria (solamente perché il suo avversario si è ritirato a inizio secondo set) contro Jakub Mensik. Ora per lui agli ottavi – i primi a livello 1000 da più di un anno a questa parte – l’indomabile Casper Ruud per un match che potrebbe, in caso di vittoria, svoltargli la stagione. Ma prima è tempo di fare due chiacchiere con Felix, molto disponibile a rispondere alle domande dopo la vittoria sul ceco.

D: Sembra che tu ti sia sentito bene là fuori. L’avversario è un ragazzo interessante (Mensik che si è dovuto ritirare a inizio secondo set, ndr) anche se concludere un match così non è mai bello.

Auger-Aliassime: “Conosco le sue qualità ed ero pronto per una battaglia. Ha battuto Dimitrov ed è da inizio anno che è nei radar di tutti. Ricordo quando avevo la sua età: ogni settimana nel tour ero carichissimo per battere i migliori e senz’altro, con un gioco così completo, Jakub ha un futuro luminoso davanti a sé. Sarà sempre più difficile batterlo nei prossimi anni, ma riguardo la mia condizione sono contento di come mi sono comportato là fuori e in generale di come sto colpendo la palla anche in allenamento. Già da Montecarlo mi sentivo bene, ma per una serie di motivi i match mi sono scivolati via dalle mani”.

D: Come pensi di esserti evoluto nel gioco su terra battuta?

Auger-Aliassime: “Mi è sempre piaciuto giocare sul rosso. A inizio carriera, quando disputavo i Challenger, giravo più per tornei sulla terra battuta rispetto a quelli in cemento. Ad esempio, andavo in Sud America perché sentivo di avere più chance di vittoria lì rispetto che in altri posti. Migliorando nel corso del tempo mi sono comunque reso conto di poter giocare bene in tutte le superfici sia indoor che outdoor. Penso di avere l’atletismo giusto per giocare bene sul rosso e sono anche in grado di scivolare piuttosto bene. Su questa superficie, poi, devi riuscire a mettere tu spinta sul colpo quando devi accelerare perché, a differenza del cemento o dell’erba dove spesso puoi appoggiarti sul colpo dell’avversario, sul rosso devi essere bravo tu a cambiare ritmo”.

Pellegrino Dell’Anno, Ubitennis: Qual è il tuo torneo preferito su terra?

Auger-Aliassime: “Questo di Madrid mi piace molto. Ci sono campi con il tetto, si mangia bene, c’è molto spazio per noi giocatori, è organizzato con cura e in generale mi piace la città. Lo metterei insieme a Montecarlo, là è sempre un piacere giocare ed è dove mi alleno la maggior parte dell’anno. Conosco molto bene il circolo e ricordo che la prima volta che giocai il torneo mi sembrava di essere in un film”.

Pellegrino Dell’Anno, Ubitennis: Quest’anno le Olimpiadi si giocheranno su terra. Qual è il tuo obiettivo per quell’evento?

Auger-Aliassime: “Vincere una medaglia! Sarebbe un sogno vincere l’oro alle Olimpiadi. Non posso neanche immaginare l’emozione che si potrebbe provare. A essere sincero non ho ancora pensato però a queste cose, ma in generale per un atleta deve essere incredibile. Io, comunque, al momento mi sto concentrando sul ‘giorno dopo giorno’ in seguito allo scorso anno. Cerco di costruire il mio tennis e confido di ritrovare la mia miglior condizione per le Olimpiadi. È sempre un piacere giocare per la mia nazione e sarebbe fantastico se potessi tornare la settimana dopo a Montreal, dove giocheremo il torneo, con una medaglia. Sarebbe un onore poter condividere un successo del genere con la mia famiglia e con i miei amici”.

D: Pensi di giocare anche il doppio o il misto?

Auger-Aliassime: “Giocherò il misto con Dabrowski. Per il doppio vedremo se sarò l’unico canadese nel maschile a partecipare. In caso, se qualcun altro si dovesse qualificare, valuteremo il da farsi”.

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