Nel giorno in cui avrebbe dovuto disputare il suo quarto di finale, Félix Auger-Aliassime si ritrova direttamente in semifinale al Mutua Madrid Open. Colpa (o merito) del tanto chiacchierato ritiro di Jannik Sinner, che saluta Madrid anticipatamente per via dei noti problemi all’anca destra. Il canadese, che contro l’azzurro non ha mai perso, avanza e parla (poco) con un paio di giornalisti ad attenderlo in zona mista. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Pellegrino Dell’Anno.
D: Congratulazioni per aver raggiunto le semifinali. Qual è la cosa che ti rende più felice di questo torneo?
Félix Auger-Aliassime: “La vittoria contro Ruud è stata molto importante, poi sono stato fortunato che alcune circostanze hanno impedito a Sinner di scendere in campo per i quarti di finale. Non credo a me sia mai successo di dovermi ritirare in questo modo, ma riguardo al mio gioco sono contento di come sto progredendo. È stata una stagione complicata, ho iniziato piano, però è stato importante ritrovare il mio livello e il ritmo. Sono fiducioso di poter andare ancora avanti anche in questo torneo”.
D: Come hai trovato l’equilibrio nel cambio di superficie? Quali aggiustamenti hai apportato al tuo gioco?
Félix Auger-Aliassime: “Due anni fa ho capito che non è che ci fosse poi molto da cambiare. Un tempo cercavo di essere molto aggressivo e solido, provando a rispondere da molto lontano, ma non mi sentivo troppo bene. Ora invece sto più vicino, come sul veloce, e mi trovo meglio. Non ho problemi a venire a rete se ne ho bisogno, riesco a tirare molto forte. Non ho bisogno di adattare più di tanto il mio gioco, mi sono solo reso conto che talvolta basta essere solo più paziente, anche in base all’avversario che hai di fronte o alle condizioni in cui stai giocando”.
D: Hai qualche aggiornamento sul tuo team? Chi c’è qui con te per questo torneo? Lavori ancora con Toni Nadal?
Félix Auger-Aliassime: “Il mio coach, Frédéric Fontang, è qui da inizio torneo, e con lui il mio fisio e un mio caro amico, mentre Toni è a casa. Anche mio papà sta viaggiando molto più spesso con noi quest’anno, mi dà una grande mano. Con Toni siamo ancora in contatto, ma attualmente non è più parte attiva del mio team. È comunque sempre stato una voce importante per noi”.
D: Quanto sei felice che tuo papà sia qui con te?
Félix Auger-Aliassime: “Forse solo quest’anno ho realizzato davvero quanto lui fosse importante per me. È la ragione per cui gioco a tennis, molto semplicemente. Ha sempre seguito molto da vicino la mia carriera, però aveva le sue cose da fare a casa e all’accademia, mentre io viaggiavo molto con il mio team. Avevo molta fiducia in loro e in me stesso, pensavo di poter essere indipendente, però alla fine la famiglia ti dà sempre un po’ di forza in più. Averlo vicino a me giornalmente potergli parlare quotidianamente di sicuro è molto importante per me”.