Da Madrid, il nostro inviato

Dopo un primo maggio che verrà certamente bollato come “mercoledì nero” al Mutua Madrid Open, tra il ritiro di Sinner e la prematura uscita di Alcaraz, è già tempo di voltare pagina e passare al tabellone femminile, del quale si andrà oggi giovedì 2 maggio a comporre la finale. Una giornata ampiamente soleggiata, anche un po’ di più degli ultimi giorni, con un bel cielo terso a fare da cornice alla Caja Magica, che si prepara al rush finale. E con la WTA c’è poco di che lamentarsi: tre delle prime quattro teste di serie hanno raggiunto il penultimo atto, e ora si attendono due semifinali di sicuro livello, con la possibilità di ridare vita alla finale dell’anno scorso per sabato. In attesa delle ore 16:00, un po’ come le migliaia di appassionati che si sobbarcano quotidianamente metri e metri di coda per entrare, andiamo a scoprire le chiavi dei due incontri.

[1] I. Swiatek vs [18] M. Keys: 70% – 30%

La prima a scendere in campo sarà la n.1 al mondo Iga Swiatek, opposta all’americana che porta con sé lo scalpo della connazionale Gauff, Madison Keys. La n.20 WTA ha vinto l’ultimo incontro a Cincinnati nel 2022, dopo aver però perso i primi due, uno dei quali sulla terra di Roma nel 2021. La superficie chiaramente sorride a Swiatek, la quale ha vinto sul rosso tre Slam e due 1000, e arriva da finalista uscente. Le condizioni di Madrid però, specie in sessione pomeridiana e in una giornata che non promette pioggia come quella odierna diventano più favorevoli (come confermato anche da Fritz dopo aver vinto il suo quarto) per chi è dotato di una buona battuta. Come appunto Keys, che fa dell’uno-due con servizio e dritto un marchio di fabbrica spesso mortifero per le avversarie. Chiaramente più si allungherà lo scambio più l’equilibrio tornerà a pendere verso la giocatrice di Varsavia, che parte favorita in quella che è la sua 15esima semifinale 1000 (nessuno meglio di lei prima di compiere 23 anni). L’americana, che giocherà in ogni caso a cuor leggero e con meno pressione, tenterà di raggiungere la sua tredicesima finale in tour e quarta in un 1000 (seconda su terra dopo Roma 2016).

[4] E. Rybakina vs [2] A. Sabalenka: 45% – 55%

La semifinale più attesa, non a caso collocata in sessione serale, è però la seconda tra Elena Rybakina e Aryna Sabalenka. La campionessa di Roma e la campionessa in carica qui, non espressamente “specialiste del rosso” ma che hanno dimostrato di saper ben adattarsi. Le condizioni della capitale spagnola hanno evidentemente portato sempre fortuna alla bielorussa, avanti 5-3 nei precedenti compreso il più importante, pur avendo perso l’ultimo a Brisbane. Da sottolineare però che non si sono mai affrontate sulla terra, e lo faranno per la prima volta questa sera con il tetto chiuso, e condizioni quindi decisamente più lente. Si prospettano scambi lunghi, tendenzialmente la spunterà chi delle due saprà sfruttare gli spiragli sulla battuta avversaria reggendo al meglio il ritmo nello scambio. Il fatto che Sabalenka abbia finora giocato 3 partite su 4 in sessione serale, mentre la kazaka soltanto una (e sull’Arantxa Sanchez) fa pendere leggermente verso di lei la bilancia per raggiungere per la terza volta in quattro anni l’ultimo atto a Madrid, che le darebbe la finale n.26. Rybakina corre invece per la sesta finale del suo 2024, terza in un 1000 dopo le sconfitte di Doha e Miami. Ma la vittoria a Stoccarda lascia in ogni caso ben sperare la kazaka.