ATP Madrid, Medvedev: "Non sentivo dolore prima di oggi. Attualmente Roma è a rischio"

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ATP Madrid, Medvedev: “Non sentivo dolore prima di oggi. Attualmente Roma è a rischio”

“Potrei stare male 5 giorni o 2 settimane”, spiega il russo, “lo sapremo tra qualche giorno”

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Daniil Medvedev - Madrid 2024 (Foto X @MutuaMadridOpen)
 

L’avventura di Daniil Medvedev al Mutua Madrid Open 2024 si è purtroppo conclusa nel peggiore dei modi. Il n.4 al mondo ha dovuto ritirarsi dopo il primo set dei quarti di finale contro Jiri Lehecka, a causa di un problema all’inguine destro che quasi lo aveva reso immobile dal lato del dritto ad un certo punto. Una sconfitta che certamente fa male, per come è avvenuta e per la grande occasione in cui si era improvvisamente trasformato questo torneo con le cadute dei vari big. Peccato che anche lui sia alla fine crollato come gli altri e abbia dovuto alzare bandiera bianca, come spiega in conferenza stampa.

D: “Puoi spiegarci cosa è successo e qual è l’infortunio?

Medvedev: “L’ho sentito in risposta, ha servito e poi è andato e non so se l’ho sentito nella risposta o nel dropshot, ma volevo correre sempre più veloce durante il movimento, e all’improvviso ho sentito il mio fianco come bloccato. E non potevo sprintare come quando sforzi un muscolo o hai uno spasmo, ed è molto difficile sapere quale dei due sia. Quindi ho lavorato con il fisioterapista e poi gli ho chiesto se potevo peggiorare. Ha detto che se è uno strappo, sì, se è uno spasmo, no. Ho provato ad andare a giocare, ma la mia mente non mi permetteva di andare al massimo, quindi alla fine del set ho pensato che, se volevo continuare, provavo semplicemente a correre verso rete. Se non avessi sentito niente, avrei provato ad andare e vedere come va, ma quando ho sprintato ho sentito dolore. Quindi ho pensato che non c’era bisogno di continuare. Ora non posso dire di più. Domani o dopodomani sapremo di più, perché normalmente hai bisogno di tempo, tra risonanza magnetica, eccetera, per vedere di cosa si tratta, e se è qualcosa di cinque giorni, due settimane, non ne ho idea

Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): “Oggi Sinner si è ritirato dal torneo, tu dalla partita, Alcaraz ha dei problemi al braccio…e tutti e tre avete raggiunto dei buoni risultati ad Indian Wells e Miami. Credi ci sia una relazione?

Medvedev: “Difficile da dire, gli infortuni fanno parte dello sport. E sicuramente meglio giochi, più partite giochi, più rischi prendi e stanchi il corpo, quindi possono arrivare gli infortuni. Il cambio delle superfici è veloce, perché se giochi bene a Miami hai 4 o 5 giorni prima di Montecarlo per allenarti sulla terra. Ma allo stesso tempo ora non siamo più a Montecarlo, quindi hai già un po’ di allenamento sulla terra. È difficile da dire, ma in generale direi che meglio giochi, maggiore è il rischio di infortuni. Sento che di solito mi prendo cura del mio corpo, ma perché è successo, non si sa mai. Freddo, corpo, non è facile. Credo però che nessuno dei nostri infortuni sia collegato a qualcosa

D: “Pensi che Roma sia a rischio?

Medvedev: “Ora direi di sì, ma devo vedere le immagini con il mio team. Sarebbe buono tornare lì perché ci ho vinto l’anno scorso ma bisogna vedere. In questo momento non so se è molto serio, un po’ serio, o non serio

D: “Hai avuto dolore già nei giorni precedenti o è stato solo oggi?

Medvedev: “Solo oggi, perché come ho detto la tensione nel corpo ce l’abbiamo sempre. Avevo giocato due partite da tre set e quella contro Sascha è stata piuttosto serrata anche sul piano fisico. Quindi di sicuro mi sentivo tirato qua e là, ma nessun dolore. Sono andato a giocare a tutta e sono un po’ deluso perché mi sentivo bene all’inizio della partita, sentivo di essere entrato bene. Per me è finita abbastanza velocemente, in un certo senso. Quindi è un peccato, perché era la prima partita contro Jiri che sta giocando molto bene adesso, ed ero interessato ad affrontarlo e provare a vedere come sarebbe stata la partita. Ma nessun dolore prima

D: “Hai appena detto che meglio giochi, più probabilmente sei a rischio di infortuni. Questa settimana c’è stato questo dibattito sui Master di due settimane. Innanzitutto cosa ne pensi? Pensi che giocare di più contribuisca al rischio infortuni?

Medvedev: “Penso che per logica dovrebbe essere il contrario, perché hai giorni liberi e cose del genere, e a me personalmente piace questo formato da due settimane, che tra l’altro non sono due ma una e mezza. Mi piace per motivi personali, mi piace quando c’è un giorno libero. Mi piace il fatto che dia più importanza, perché sai che se vuoi fare bene in tour devi giocare a questi Masters e agli altri tornei, devi scegliere saggiamente, perché se giochi bene con i Master di due settimane, non ci sono molte settimane in cui puoi aggiungere i tornei. Quindi a me personalmente piace e non credo che gli infortuni derivino da questo formato

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