AO interviste, Nadal: "Ritornare dopo la pausa invernale è più semplice"

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AO interviste, Nadal: “Ritornare dopo la pausa invernale è più semplice”

Australian Open 2017, primo turno: [9] R. Nadal b. F. Mayer 6-3 6-4 6-4. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

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Non hai avuto molti problemi oggi. Hai vinto tutti i tuoi game di servizio, che è un buon segno per te. È un buon segno per la tua condizione fisica, non è così?
Beh, è sempre lo stesso, no? Quando vinco sul mio servizio, ci sono due cose. Senza dubbio devi servire bene. Cosa più importante, io non sono un giocatore che vince il servizio perché servo ace o punti gratuiti, no. Quando vinco molti punti alla battuta è perché sto giocando bene dalla linea di fondo. Ecco perché.

Come ti senti in generale dopo essere tornato a giocare?
Bene. Penso di aver giocato un match solido. È stato bello tornare in un grande stadio. Sento il supporto della gente, mi piacciono le persone. Questo è qualcosa di veramente speciale per me. Sono felice di vedere il campo così e le persone che mi supportano. Quindi posso solo dire grazie. Sono felice del modo in cui sto giocando. Ho avuto delle buone settimane di allenamento. Il primo round non è mai facile. Si è sempre più nervosi all’inizio. Non ho giocato contro un avversario facile. Il modo in cui gioca non è convenzionale. Lui cambia molto il ritmo durante il punto, cambia con lo slice e poi tira un vincente. Poi gioca di nuovo palle più lente. Non è facile leggere il suo gioco. Quindi sono felice del modo in cui ho giocato. Ho giocato bene in tutti i punti chiave. Questo è molto importante per me.

Tre set, campo centrale. Puoi dire che è il miglior inizio possibile per te?
Non lo so. Sono arrivato al prossimo round senza perdere un set, quindi… non so se questo è l’inizio perfetto o no. Non penso a questo. Penso solamente di aver giocato un match solido, vinto in 3 set. Ho tirato tanti vincenti. Questa è una cosa positiva. So di essermi allenato molto bene. So che è sempre difficile giocare così bene in una partita, soprattutto all’inizio. Ma se vinci, hai la possibilità di migliorarti ancora. Questo è quello di cui ho bisogno.

Qual è la parte più impegnativa del tuo ritorno? L’hai fatto un paio di volte. È mentale o fisica?
Tutto. Riguarda l’avere di nuovo fiducia. È importante. Quando stai giocando e giocando e vinci partite, allora ci sono delle cose che vengono in maniera automatica. Non hai bisogno di pensare molto alle cose che stanno succedendo o al modo in cui hai giocato i punti. Ma quando sei stato fuori per un po’, hai bisogno di recuperare tutte queste cose automatiche che ti fanno giocare più facilmente. Ma allo stesso tempo ti posso dire che è meno difficile tornare se hai il tempo di allenarti prima del tuo rientro. Quando hai infortuni nel mezzo della stagione, ad esempio hai un infortunio di tre mesi nel mezzo della stagione, allora è molto più difficile. Devi rientrare perché stai perdendo dei tornei. Quindi solitamente rientri prima di avere una buona preparazione. Anche se sei in forma non ti sei allenato abbastanza. Il resto dei giocatori sono sul campo, hanno giocato match e hanno il giusto ritmo. Quindi quando rientri in una nuova stagione per tutti, quando hai avuto un infortunio per un poco, per te è un poco più difficile, ma allo stesso tempo tutti partono da zero di nuovo. Se hai avuto il tempo per allenarti bene non parti così svantaggiato.

Tornando di nuovo alla partita, pensi sia stato più facile di quello che credevi?
Non credo, sai, prima della partita non penso a come andrà il mach. Penso solo a come provare a fare le cose giuste per vincere. Non penso a quanto facile o difficile possa essere. Scendo in campo. Provo a fare del mio meglio. Per me è stata una grande vittoria. Non mi aspetto mai un match facile. Mi aspetto sempre partite difficili. Oggi non è stato un match facile. Ho avuto il break nel terzo e nel secondo set nei punti chiave. Ma prima, lui stava servendo bene, quindi non avevo avuto la possibilità di fare il break.

Prima parlavi di fiducia. Questo ha niente a che vedere con l’essere numero 9 nel mondo? O essere numero 9 o non esserlo non fa differenza?
Sì, fa differenza. È molto meglio essere numero 1 che numero 9. Non si discute su questo. Ma oggi sono numero 9. Questa è la realtà. Oggi sono il nono giocatore al mondo. Combatterò per non essere peggio e combatterò per essere di nuovo migliore. Sento che sto giocando bene e che sono in salute. Credo di poter essere migliore.

Traduzione di Alessandra Montenero

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