TENNIS ROLAND GARROS – M. Sharapova b. K. Pervak 6-1 6-2. L’intervista del dopo partita.
È andato tutto secondo i piani o c’è stato qualche piccolo intoppo?
Sì, è sempre bello andare in campo in un giorno come questo. È bello giocare il primo match. Per fortuna sono stata in grado di finire il match prima che le condizioni meteo diventassero come sono adesso. È sempre bello superarlo.
Vorrei sentire quali sono le tue sensazioni riguardo alla partita. È stata abbastanza veloce, ma vorrei sapere come si sei sentita in campo e questo genere di cose.
Beh, la prima partita in uno Slam è sempre dura, per quanto tu possa essere preparata, per quante partite tu abbia giocato. C’è sempre un po’ di tensione con l’atmosfera da Grand Slam. Ed è certamente speciale, soprattutto quando scendi in campo. Considerando tutto questo, credo di aver giocato un match molto solido,di aver fatto quello che dovevo. È solo l’inizio.
Sei nel circuito da molto tempo, fra alti e bassi e infortuni. Quindi, quando vedi qualcuno come Venus che gioca ancora, considerata la sua condizione, la guardi come un’ispirazione o con stupore? Si è sicuramente guadagnata il diritto di ritirarsi.
Sì, ovviamente è un’ispirazione, il fatto di avere la voglia e la combattività per alzarsi al mattino volendo giocare e volendo continuare a farlo, essendo consapevole di quanto sia dura e continuare a mantenere quel livello ancora a lungo. E d’altra parte ha avuto tanto successo, e la sensazione di vincere un titolo è così speciale. Sono sicura che non sia qui solamente per passeggiare sul campo. Sono certa che vuole provare ancora quelle sensazioni, perché non c’è nulla come questo. Si, è sicuramente stimolante.
Guardando ad un eventuale quarto di finale contro Serena, cosa pensi di questo? So che il prossimo match è l’unica cosa di cui vuoi occuparti, ma..
Allora perché me lo chiedi?
Perché sarebbe davvero un successo. Bene, cosa pensi al riguardo?
È difficile pensare a questa partita quando ancora ne devi affrontare tre. Ovviamente è una partita che tutti vorrebbero vedere. Ma alla fine non importa se sarà un quarto, una semifinale o la finale. Alla fine, sai c’è solo una persona che vince il torneo. Quindi non ha molta importanza quando affronti qualcuno. Importa solo chi riesce a superare quel match. Al momento non è una nostra preoccupazione perché nella prossima partita affronterò Pironkova.
Sei passata attraverso molti trionfi e ritorni, ma il tuo lavoro sulla terra è quello che ti ha resto più orgogliosa durante la tua carriera?
Credo sia stato uno degli obiettivi più grandi, perché ad un certo punto ho capito che dovevo fare qualcosa e ci sono riuscita. Non c’è stato un momento specifico ma una combinazione di fattori, sono stati i momenti in palestra e quelli sul campo, è stato anche il fatto di allontanare le paure, di pensare: Ok, puoi andare avanti e puoi tornare in campo. Non hai bisogno di aspettare in un angolo, puoi tornare in campo e giocare di nuovo. Credo sia stato un processo di comprensione e io me ne sono presa la responsabilità.
Qualche settimana fa il mondo del tennis ha pianto la scomparsa di Bally a causa di un cancro al fegato. Alcuni hanno detto che possa essere associato al fatto che sia nata vicino Chernobyl. Puoi parlarci degli effetti successivi all’incidente di Chernobyl? Ci sono ancora degli effetti sulla salute che possono causare queste malattie?
Il realtà è la prima volta che sento che questo possa essere una caso legato a Chernobyl. Ma riguardo al fatto che le persone sono ancora colpite da questo? Si, assolutamente. Questo è stato uno dei miei più grandi obiettivi molti anni fa quando ho iniziato a lavorare con le Nazioni Unite, di far aumentare la consapevolezza che qualcosa successo molti anni fa sta influenzando la vita di molte persone ancora oggi. Io spero che non sia il suo caso. Ma, sì, questa è sfortunatamente la realtà.