Joe Hunt e il trofeo perduto

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Joe Hunt e il trofeo perduto

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TENNIS – Joe Hunt è stato uno dei più abili tennisti della sua epoca, l’amico e rivale del grande Jack Kramer. Il destino lo ha allontanato per sempre dai campi da tennis quando il suo aereo è precipitato nell’Atlantico durante un’esercitazione. Un trofeo ritrovato in un garage ne riporta alla luce il mito.

Il suo nome era Joseph Raphael Hunt, e morì il 2 febbraio del 1945 sul suo Grumman F6F Hellcat, un caccia della marina statunitense, durante la seconda guerra mondiale. Scomparve in mare e di lui non si seppe più nulla. Ma fra i molti appassionati di tennis, e sicuramente fra quelli meno giovani, il suo nome non è solo quello di un soldato, che come tanti perse la vita in una guerra così lontana nel tempo. Joe Hunt fu anche uno dei più abili tennisti della sua epoca. Questo giovane pilota, scomparso a soli 25 anni, vinse anche un Grande Slam. E parliamo degli U. S. National Championships, i lontani parenti del torneo che si disputa a Flushing Meadows. Lo vinse nel 1943, nell’epoca del tennis dominata da un certo Jack Kramer, che di Hunt fu amico e soprattutto grande avversario. Quello stesso anno divenne numero uno del ranking negli Stati Uniti. E quella vittoria lo fece diventare l’unico tennista ad aver vinto, oltre allo Slam, i Campionati Nazionali under-15, under-18 e universitari, record che resiste ancora oggi. Ma quella fu anche la sua ultima partita. L’anno dopo non gli fu concesso il congedo per poter difendere il titolo, e quello successivo ancora lo vide sprofondare nella acque della Florida. Vi chiederete perché ne riparliamo oggi, a distanza di più di 70 anni da quella vittoria. Perché il nome di Hunt viene fuori per una vicenda curiosa e romantica al tempo stesso. Qui entra in gioco il nipote di Joe, che porta il suo stesso nome. Joe T. Hunt ha 55 anni e si dedica da sempre alla memoria dello zio. Ne raccoglie i ricordi ed i trofei che sono sopravvissuti al tempo. E questa è proprio la vicenda di un trofeo che ha viaggiato molto prima di ritrovare il posto che gli spettava, raccolto assieme a quello che resta del campione di San Francisco. Il suo viaggio inizia ad una vendita di oggetti usati. Una signora di nome Sandy Marks, che vive a Thousand Oaks, California, acquista un paio di trofei, sistemati in disparte su un tavolo. Li compra per 10 dollari: “ Ho solo pensato che fossero carini. E anche che qualcuno avrebbe sicuramente voluto saperne qualcosa, e così è stato”. Uno dei trofei porta inciso “ Singles Ojai Intercollegiate 1938”. La signora Marks decide quindi di mettere in vendita il trofeo su eBay per 66$. Dal sud della California un appassionato collezionista acquista la coppa. Il collezionista, che ha voluto mantenersi anonimo, sa bene cosa significa Ojai. È uno degli eventi più antichi degli Stati Uniti a livello universitario, a cui hanno partecipato in passato tennisti come Bill Tilden, Pete Sampras, Billie Jean King e Tracy Austin, solo per citarne alcuni. Il nostro anonimo collezionista decide quindi di donare il trofeo a Steve Pratt, direttore della comunicazione dell’Ojai Valley Tennis Club. Pratt cerca dunque nell’albo d’oro del prestigioso torneo per recuperare il nome del vincitore. Ed è lì che viene fuori Hunt. Ne ricordava vagamente il nome, ma niente di più. La rapida ricerca sui moderni e potenti mezzi di comunicazione lo collega ad un nome: Pike Rowley. Chi è costui? È il figlio del secondo marito della vedova Hunt. Confusi? Questi mette in contatto Pratt con il nipote di Hunt, che rimane estasiato alla notizia. Anni fa infatti Joe aveva ritrovato nella soffitta della nonna un trofeo appartenuto allo zio, relativo al successo in doppio dello stesso torneo. Il nipote lo conserva come un tesoro: “ Gran parte della mia vita l’ho dedicata a questo, cercando di mantenere vivo il ricordo di mio zio nel migliore dei modi, a farne riconoscere il ruolo in questo sport. La sua è una storia importante e unica, ma spesso quando parlo di tennis con qualcuno, nessuno ha mai sentito parlare di Joe”. Basti pensare che secondo quanto raccontato dal nipote, nessun membro della famiglia prese parte alla cerimonia a Newport per l’ingresso di Hunt nella Hall of Fame, avvenuta nel 1966. L’anno scorso, in occasione del 70esimo anniversario della vittoria agli U. S. Championships di Hunt, il nipote ha inviato moltissimo materiale ai media della carta stampata e alle tv, per far parlare dell’anniversario e soprattutto per cercare di supportare la nomination di Hunt agli U.S. Open’s Court of Championships, che onora i passati campioni del torneo americano all’ngresso dello USTA Billie Jean King National Tennis Center a Flushing Meadows. Gli organizzatori di Ojai, in occasione dell’edizione 2014, hanno invitato il nipote per una commemorazione in onore dello zio. In qualche modo, la storia dell’incredibile viaggio di un trofeo dimenticato, da una una vendita di oggetti usati, ha riportato alla luce la memoria di Joseph Hunt, quello che il nipote stesso chiama ‘il tennista più sconosciuto della storia’. “E’ stata quasi un’odissea, vero? Ma io me ne sono appassionato”.

 

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