WTA Montreal: crollo Bouchard, doppio 6-0 davanti al suo pubblico!

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WTA Montreal: crollo Bouchard, doppio 6-0 davanti al suo pubblico!

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TENNIS – La partita più attesa del torneo, quella dell’esordio di Eugenie Bouchard nella sua Montreal, finisce con una clamorosa sconfitta della stellina, che incassa due 6-0 in un’atmosfera surreale.

 

S. Rogers b. (5) E. Bouchard 6-0, 2-6, 6-0

Doveva essere una giornata storica, e rimarrà una giornata storica, ma per i motivi sbagliati”. Questa la lapidaria frase del Direttore della Rogers Cup di Montreal Eugene Lapierre, che come tutta l’organizzazione montrealese ha combattuto per tutta la giornata con un blackout che ha quasi paralizzato l’attività del torneo. Niente tabelloni elettronici, niente hawk-eye, ma soprattutto niente elettricità, internet, televisioni, aggiornamenti dei punteggi in tempo reale, niente telefoni fissi (solo cellulari, finché sono durate le batterie), niente walkie-talkie, … insomma per tutto il pomeriggio l’impianto di Parc Jarry è tornato all’ottocento. Tre grossi generatori portatili sono stati dislocati in loco dalla compagnia elettrica (la monopolista Hydroquebec) per permettere la disputa della sessione serale, peraltro spostata dalle 18 alle 19, ma le difficoltà sono state enormi.

Doveva essere la giornata del debutto trionfale della beniamina di casa, Eugenie Bouchard, al rientro in campo dopo la finale persa a Wimbledon, Ma la sua partita d’esordio contro la qualificata Shelby Rogers, n. 113 del mondo in grande ascesa, non è terminata come i tanti fan di casa avrebbero voluto, o come il “Genie Army” (i tifosi australiani della Bouchard volati da Melbourne a Montreal per ammirarla nel torneo di casa) avrebbe sperato. Schiacciata dal peso della responsabilità ed ingolfata dalla preparazione dopo la pausa post Wimbledon, la Bouchard è entrata in campo quasi svuotata, perdendo il primo set per 6-0 in 23 minuti conquistando la miseria di 9 punti. “Voglio uscire dal campo” ha detto al suo allenatore durante la consultazione al cambio di campo sullo 0-5. E forse non era la sola: l’atmosfera era surreale, niente microfoni, niente tabelloni elettronici, si sarebbe sentito cadere uno spillo se non fosse stato per il rombo in sottofondo dei generatori che rendevano possibile il gioco. La partita era iniziata poco dopo le 19 con la luce naturale, e le luci erano state accese dopo un paio di giochi, in maniera che in altre circostanze sarebbe stata irregolare. Poi ci si è messa anche l’umidità a far sospendere il match per un paio di minuti per asciugare le righe. Ma in tutto questo era la Rogers a mantenere una sorprendente calma ed a menare vincenti a destra ed a manca tra l’incredulità generale. “Credo che le condizioni particolari mi abbiano aiutato – ha spiegato Shelby dopo la vittoria – Mi hanno costretta a concentrarmi su cose che normalmente do per scontate, come il punteggio ed il tabellone, quindi ho avuto meno tempo per pensare alla situazione, all’avversaria, al pubblico. Mi sento un po’ come una guastafeste, però sono contenta di come ho giocato e Genie ha già ottenuto grandi risultati quest’anno e sono sicura che il futuro abbia in serbo grandi cose per lei”.

Dal canto suo, la Bouchard, già professionista fino al midollo, ha provato a dare il suo meglio ritornando di gran carriera nel secondo set dopo il “bagel” subito nel primo. Nel game di apertura, commesso il terzo doppio fallo del match per andare 15-30, ha scaraventato una pallata in tribuna per scuotersi, ed ha finito il game con quattro vincenti per dare il “la” alla cavalcata vincente nel secondo set, vinto per 6-2 in 41 minuti, nel quale ha risposto in maniera ultra aggressiva sulla seconda avversaria, ma non è riuscita a dare continuità alla propria azione, lasciandosi breakkare due volte ed arrivando senza slancio al terzo set nel quale è stata dominata con un altro 6-0. In particolare, non ha concretizzato una palla del 3-0, subendo poi tre punti consecutivi (tra cui un doppio fallo che con il ‘falco’ in funzione avrebbe anche potuto essere un ace di seconda), e non ha chiuso il set servendo sul 5-1 con due errori gratuiti di rovescio finali.

Era il mio primo match dopo Wimbledon – ha esordito una comprensibilmente abbacchiata Bouchard davanti alla stampa locale e non – ero un po’ arrugginita ed in più ovviamente ho sentito la pressione di giocare in casa, ma questo sapevo si sarebbe verificato prima di entrare in campo, per cui non posso usarlo come scusa. Poi ci sono state le circostanze strane, il blackout, la mancanza dei microfoni, un insieme di cose, che comunque erano uguali per tutte e due. In ogni modo, non ho fatto scappare via il match troppo velocemente, sono riuscita a rientrare vincendo il secondo set, e questo è sicuramente un aspetto positivo della partita di oggi”.

Per quanto devastante dal punto di vista emotivo, si tratta comunque di una sconfitta nel match iniziale della campagna di preparazione per gli US Open, venuta dopo un periodo di sosta ed in condizioni ambientali assolutamente singolari, di conseguenza non è il caso di aprire processi alla stella nascente del tennis femminile su cui tutto l’establishment, WTA in primis, punta per lanciare l’immagine dello sport in gonnella. “Credo che questa sia una delle esperienze di cui farò tesoro in futuro ed un match che mi dà la motivazione di rientrare nel ritmo dei tornei. Alla fine del match mi sentivo bene, i colpi uscivano bene, si tratta solo di ritrovare il ritmo della partita”.

Si è probabilmente trattato di una “tempesta perfetta”, una combinazione di circostanze che hanno contribuito a creare la grande sorpresa, ma è certo che l’immensa pressione ed attenzione mediatica cui è sottoposta Genie quando torna nella sua Montreal (che è particolarmente allergica ai canadesi che non provengono del Quebec, e che non parlano francese) non le ha reso le cose facili. Già domenica, al primo incontro ufficiale con la stampa nell’ “All-Access Hour”, appena toltasi i Ray-ban d’ordinanza e sedutasi al tavolo delle interviste, nei sui occhi si poteva cogliere la stanchezza di chi aveva già visto troppi microfoni, telecamere ed obiettivi ancor prima che il torneo fosse iniziato. Le richieste mediatiche sono probabilmente state troppo asfissianti, “ma questo è un aspetto cui devo abituarmi e che devo imparare a gestire” ha detto Genie, confermando la sua straordinaria professionalità e determinazione. Peccato che dovrà aspettare altri due anni per potersi rifare davanti al suo pubblico (nel 2015 il torneo femminile sarà a Toronto), e che nel 2016 la Rogers Cup femminile dovrà gestire la quadriennale interferenza del torneo Olimpico che potrebbe distrarre ancora una volta Genie.

Tutti i risultati

Secondo Turno
[3] A Radwanska (POL) b B Zahlavova Strycova (CZE) 64 64
[Q] S Rogers (USA) b [5] E Bouchard (CAN) 60 26 60
[8] V Azarenka (BLR) b A Cornet (FRA) 64 26 64
Primo Turno
[9] A Ivanovic (SRB) b [Q] T Bacsinszky (SUI) 61 62
[11] C Wozniacki (DEN) b D Hantuchova (SVK) 61 61
[14] C Suárez Navarro (ESP) b B Jovanovski (SRB) 64 63
S Stosur (AUS) b [Q] M Puig (PUR) 62 62
G Muguruza (ESP) b [Q] S Dubois (CAN) 61 67(4) 62
[LL] K Pliskova (CZE) b [Q] Y Wickmayer (BEL) 62 61
V Williams (USA) b A Pavlyuchenkova (RUS) 61 36 62
C Garcia (FRA) b [Q] K Knapp (ITA) 62 67(5) 61
M Keys (USA) b S Kuznetsova (RUS) 61 32 Rit.
[Q] C Vandeweghe (USA) b S Zhang (CHN) 62 64
[LL] E Vesnina (RUS) b C Giorgi (ITA) 64 16 76(1)
E Makarova (RUS) b R Oprandi (SUI) 64 60
C Dellacqua (AUS) b K Flipkens (BEL) 60 46 62

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