WTA Madrid: prova d’orgoglio di Errani ma Haddad Maia è troppo forte e vince in due set

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WTA Madrid: prova d’orgoglio di Errani ma Haddad Maia è troppo forte e vince in due set

Sara tenta di rimanere vicina alla sudamericana, ma le energie fisiche dell’italiana sono limitate e la favorita della vigilia prevale nettamente

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[11] B. Haddad Maia b. [Q] S. Errani 6-3 6-2

Al microfono del nostro Giovanni Pelazzo Sara Errani si era dichiarata dubbiosa persino in merito alla possibilità di entrare in campo nel match di giovedì contro Beatriz Haddad Maia, e del resto la quantità di energie spese per farsi largo nei qualifiers del Mutua Madrid Open, nonché nel primo turno contro Wozniacki, pareva irrecuperabile per l’impegno con la undicesima testa di serie.

L’italiana però, pur avendo dichiarato di considerare il torneo di doppio come prioritario rispetto al singolare, ha gettato nella polvere rossa un mix, una congerie di elementi, tra cui capacità tecniche, orgoglio, umiltà e lucidità tattica, con cui complicare il passaggio del turno alla tennista sudamericana. Ha insistito sulla seconda palla della rivale, trovando la strada del break e generandole qualche dubbio, senza però vincere il primo set. Nel secondo parziale Haddad Maia ha però ripreso il largo, tra l’altro dovendo ricorrere solo per quattro volte alla battuta di riparazione; il 6-2 finale conferma le limitate forze fisiche della nostra tennista, così come anche la sua innata voglia di lottare fino al termine del match.

Brava comunque Sara, che da ora può pensare a Mirra Andreeva e a Vera Zvonareva, avversarie sue e di Paolini nel primo turno del torneo di doppio; Per Beatrix Haddad Maia il secondo incontro del torneo propone la statunitense testa di serie numero 19 Emma Navarro.

Il match

Sara non ricava rifugio come nelle migliori occasioni dalle traiettorie ampie e angolate che vogliono spingere l’avversaria di turno ben lontana dalla riga di fondo, in quanto la tennista brasiliana trova modo di riaprire il gioco con dei colpi anticipati e altrettanto profondi. L’italiana non può nemmeno rimanere troppo avanzata di fronte alla spinta di Beatriz, e di conseguenza anche la variazione in tocco della palla corta le risulta ardua da attuare. Haddad Maia pare avere il controllo su ogni aspetto della sfida ma Sara non si arrende e riparte provando a dare fastidio alla rivale aumentando l’aggressività in risposta al servizio di scorta della tennista sudamericana. L’espediente ha il merito di mettere un po’ di apprensione alla rivale, quanto basta per muovere il punteggio dall’avvilente 0-5 iniziale al 2-5, che Errani propizia con una bella volée di rovescio a una mano e che concretizza grazie a un doppio errore della testa di serie numero undici.

La brasiliana commette anche qualche errore dettato dalla fretta, dimostrando poca lucidità di fronte a una giocatrice provata dai durissimi turni precedenti e facilitando la risalita nel punteggio della tennista emiliana fino al 3-5. Il vantaggio è però troppo consistente perché una tennista esperta come Haddad Maia lo possa dissipare totalmente: la numero quattordici del ranking presta la dovuta cura alla battuta nel nono game e si aggiudica la prima frazione. Quarantatré minuti, 80% dei punti vinti con la prima palla per chi ha vinto contro il 50% di chi ha perso, che ha avuto a disposizione cinque palle-break e ne ha trasformata soltanto una.

Sara prende coraggio anche rendendosi conto della poca scaltrezza dell’avversaria e continua a rimanere in partita, portandosi sul punteggio di 2-1. Per la brasiliana si tratta di ritrovare lucidità e di non sottovalutare le risorse tecniche ed evidentemente anche fisiche della ex numero cinque del ranking. Così Beatrix riparte con umiltà dal palleggio, costringendo Sara a fare la spola in orizzontale per tenere vivo lo scambio e facendole perdere freschezza nel proseguimento dello stesso. C’è qualche errore in più per l’italiana e qualche colpo vincente per la paulista, che vaglia con più cura le soluzioni per conseguire i punti.

Nel sesto game Errani fronteggia una prima palla-break, che Haddad Maia brucia spedendo in couloir un comodo dritto lungolinea, ma sulla seconda è stavolta un drive dell’emiliana che invade il corridoio e sancisce il 3-2 con battuta in mano per Beatrix. È il momento decisivo del match, che galvanizza la favorita della vigilia; l’atleta sudamericana controlla il prosieguo del match e chiude velocemente per 6-2.

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