Seppi, ancora un rimpianto australiano. Ma Kyrgios è quasi pronto

Australian Open

Seppi, ancora un rimpianto australiano. Ma Kyrgios è quasi pronto

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Andreas Seppi si ferma ancora agli ottavi e mai come questa volta è andato vicino a qualificarsi per i quarti di finale. Nick Kyrgios però non molla mai, trascinato dal calore dell’Hisense Arena. È lui la nuova stella del tennis mondiale?

 

Ha raggiunto ancora gli ottavi e ancora una volta è uscito dal torneo ma questa volta i quarti di finale distavano solo un punto e sembrava che Andreas Seppi ce la potesse fare. Perché i precedenti ottavi di finale hanno portato dei rimpianti, ma questo diventerà forse il più grande della sua carriera. Nel 2013, quando raggiunse gli ottavi sia a Melbourne che a Wimbledon, raccolse appena un set su sette (e contro Chardy avrebbe certamente potuto fare qualcosa di più). L’anno prima si era ritrovato avanti di due set al Roland Garros ma di fronte a lui non c’era una stella in fieri come Nick Kyrgios, bensì il numero uno del mondo, Novak Djokovic, e di certo il nostro Andreas non poté rimproverarsi molto per quella rimonta. Oggi invece Seppi avrà più di qualche rimpianto perché è arrivato a match point e perché nel quinto set, dopo aver recuperato un break di svantaggio, sembrava potesse far valere l’esperienza contro il giovane avversario. Paradossalmente, invece, è stato Kyrgios a sfruttare l’esperienza dello scorso anno a Melbourne, quando si fece rimontare da Benoit Paire dopo essere stato avanti di due set a zero. Da allora ha giocato e vinto altri tre match al quinto – con Gasquet al Roland Garros e con Delbonis e Seppi in questo torneo – , in due dei quali ha salvato match point. Insomma, se non sono segnali del fatto che questo giovane australiano sta per diventare una stella poco ci manca. Martedì non sarà il favorito contro Andy Murray ma può certamente giocarsela. Giocherà verosimilmente per la prima volta sulla Rod Laver Arena e magari tradirà qualche emozione dato che per ora ha sempre dimostrato sangue freddo nonostante la pressione di un pubblico che vuole di nuovo un australiano in finale dopo Hewitt nel 2005 e nonostante una schiena che non è al 100%. Oggi ha rischiato davvero grosso perché Seppi, un po’ a sorpresa, ha replicato il match giocato due giorni fa contro Roger Federer e nessuno se lo aspettava. Ma quando Kyrgios ha breakkato nel terzo set, ci siamo resi conto tutti quanti che Kyrgios non avrebbe mollato così facilmente. È un vero peccato che Andreas non sia riuscito a convertire quel match point ma giocarselo sul servizio dell’australiano non è l’ideale anche perché Kyrgios ha la capacità di giocare sempre il miglior servizio nelle peggiori situazioni. Per ulteriori informazioni, chiedere a Rafael Nadal.

Al di là della delusione per i quarti mancati di un soffio da Seppi, va registrata un’ottima giornata di tennis nel tabellone maschile grazie alla rimonta di Kyrgios e al bel match che ha chiuso la giornata tra Murray e Dimitrov. Purtroppo il bulgaro continua a confermare di difettare di quel killer instinct che invece non manca alla sua fidanzata Maria Sharapova, che oggi non ha concesso chance ad una tennista ostica come Shuai Peng. Murray comunque ha giocato a livelli davvero buoni e potrebbe costituire la sorpresa della parte bassa del tabellone, ammesso che si possa definire sorpresa un tennista che a Melbourne ha giocato già tre finali, pur perdendole tutte. Dimitrov lo ha già messo in difficoltà in passato e oggi stava per portarlo al quinto prima che Murray riuscisse a breakkarlo e ad avviare una rimonta che si è praticamente conclusa quando Dimitrov si è fatto breakkare di nuovo sul 5-5. Come detto, a Grigor manca ancora quel qualcosa che invece sembra già possedere Nick Kyrgios, quella luce che solo certi campioni hanno. La giornata era stata avara di emozioni fino a questi due ottavi perché sia Berdych (62 76 62) che Nadal (75 61 64) avevano vinto fin troppo facilmente e si sono dati appuntamento per un quarto di finale che desterà più di qualche curiosità perché i dubbi sullo spagnolo non sono ancora stati definitivamente diradati.

Intanto domani l’Australian Open festeggia la festa nazionale australiana – il 26 gennaio, data nella quale il capitano Athur Philipp sbarcò sulla baia di Sydney 227 anni or sono – con un programma ricco di partite incerte, eccezion fatta per quella che chiude il programma del centrale, Muller-Djokovic. Cibulkova-Azarenka potrebbe essere una gara interessante se Dominika non si farà travolgere dalle emozioni come troppo spesso le capita e lo stesso vale per Serena-Muguruza. A chiudere il programma diurno ci sarà il classico Ferrer-Nishikori, che rischia di durare molto e di togliere prezione energie al vincitore. L’anno scorso ha sempre vinto Kei ma in tutti e quattro gli inconti si è andati al set decisivo. Due anni fa a Melbourne vinse invece Ferrer lasciando appena sette game al suo avversario. Ma era certamente tutto un altro Nishikori e probabilmente tutto un altro Ferrer. Prima di Muller-Djokovic – il lussemburghese non dovrebbe aver chance contro la migliore risposta del circuito maschile – ci sarà anche un interessantissimo Venus Williams-Radwanska per il confronto di stili che le due tenniste propongono. Giocarono una finale a Montréal pochi mesi fa ma Venus era arrivata troppo scarica dopo una settimana di vittorie a cui non era più abituata, speriamo che questa volta ci sia più spettacolo. Nella Margaret Court Wawrinka ritroverà Guillermo Garcia-Lopez. Lo svizzero sta giocando molto bene e non dovrebbe farsi trovare impreparato dopo l’incredibile sconfitta subìta a Parigi l’anno scorso. Lo svizzero sta vincendo a fari spenti tutti i suoi match senza soffrire e sarò interessante vedere come reagirà – soprattutto psicologicamente – alle prime difficoltà. Interessante anche il match tra le esordienti negli ottavi Slam, le due Madison americane, Keys e Brengledelle quali potete leggere questo profilo scritto dal nostro Giulio Fedele – e quello che chiude il programma sull’Hisense tra Feliciano Lopez e Milos Raonic. Il torneo sta per entrare nel vivo: i fuochi d’artificio sono assicurati e non stiamo parlando solo di quelli previsti per l’Australia Day.

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