Pierre Paganini: "Il cambiamento fisico da terra ad erba è il più drastico, ma Roger è bravissimo ad ascoltare il suo corpo"

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Pierre Paganini: “Il cambiamento fisico da terra ad erba è il più drastico, ma Roger è bravissimo ad ascoltare il suo corpo”

Il preparatore atletico dello svizzero ha parlato al sito di Wimbledon del cambiamento di preparazione fra terra e erba

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A prescindere da come andrà a finire la sua campagna londinese, il primo turno di Wimbledon 2015 sarà indimenticabile per Roger Federer: scendendo in campo infatti lo svizzero prenderà parte al suo 63° torneo dello Slam consecutivo, lasciando la compagnia della giapponese Ai Sugiyama, ferma a 62. A livello maschile Federer precede il sudafricano Wayne Ferreira con 56 e il suo attuale allenatore Stefan Edberg con 54. La striscia del n°2 del mondo si è aperta agli Australian Open del 2000.

In un’intervista al sito di Wimbledon, il preparatore atletico di Federer, Pierre Paganini, ha spiegato le ragioni di tanta longevità: “È una combinazione di fattori. Per prima cosa, la più importante, Roger è capace di essere molto concentrato quando deve essere concentrato e molto rilassato quando deve rilassarsi. Non spreca energia. Sa come gestire le energie fisiche e mentali. La cosa più importante per un giocatore è fare le cose giuste al momento giusto e Roger è bravissimo in questo. Lavorare duro è un conto, un altro è sapere quando lavorare duro e quando riposare e per quanto. Il più grande beneficio si ha quando si lavora sulle cose giuste al momento giusto con la giusta quantità di energia.

Paganini e Federer mettono molta enfasi sul “rafforzare le debolezze del fisico di Roger”. “Ognuno ha dei punti deboli” ha aggiunto Paganini, “E’ normale. Roger ha giocato più di 1200 match in carriera e ci sono dei punti del suo corpo più deboli, su cui lavoriamo con molta cura. Il mio lavoro è molto facilitato dall’abilità di Roger di ascoltare il suo corpo e condividere le informazioni.”

Ogni volta che Federer cambia superficie, come dalla terra all’erba, Paganini lo aiuta a preparare il suo corpo per una nuova sfida: “Il cambio fra terra e erba è probabilmente il più drastico della stagione. I movimenti sull’erba sono molto diversi, si fanno meno passi che su terra o duro. Ovviamente i movimenti sono diversi ovunque ma sull’erba sono ancora più specializzati. Prima di giocare sull’erba si fanno esercizi per aiutare la forza e la coordinazione. Si può anche lavorare sulla velocità e altri aspetti. Devi pensare ai muscoli che lavoreranno di più sull’erba o che lo faranno in modo diverso. Nello sport come nella vita devi guardare i dettagli e quando metti insieme tutti questi aspetti ti aiuta molto”.

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