Wimbledon, uomini: nessun problema per Federer, Murray e Nadal

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Wimbledon, uomini: nessun problema per Federer, Murray e Nadal

Dolgopolov è il primo del day 2 ad accedere al secondo turno, battendo Kyle Edmund in tre set. Federer vince senza problemi con Dzumhur, Nadal fa lo stesso con Bellucci, ora trova Brown. Vince Tsonga contro Muller al quinto in un match maratona. Murray batte invece Kukushkin con qualche problema di troppo 6-4 7-6 6-4

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[6] T. Berdych b. J. Chardy 6-2 6-7(8) 7-6(2) 7-6(5) (Marco Lauria)

Impiega quattro set il no. 6 del seeding Thomas Berdych per liberarsi del no. 38 ATP Jeremy Chardy in un match di grande intensità e di altissimo livello tecnico. I due si erano sfiorati già lo scorso anno ai Championships, quando il ceco nel match di chiusura del venerdì londinese, fu estromesso dal torneo per mano di Marin Cilic, poi capace di eliminare anche il transalpino agli ottavi. Tre i precedenti, nessuno sull’erba, tutti a favore della testa di serie. La tattica del francese appare chiara sin dalle prime battute, non lasciarsi intrappolare nelle trame da fondo del ceco. Il suo inizio è convincente, ma cede presto il passo lasciandosi breakkare due volte. Scivolato via il primo set, Chardy frena l’emorragia di game nel secondo, quando riesce a tenere il servizio interrompendo un parziale di 5-0. La gestione del tie break da parte di Berdych è tutt’altro che positiva. Remissivo, pasticcia col dritto sull’otto pari riportando il match in parità. Dall’altra parte il suo avversario acquista sempre maggiore fiducia mettendo in mostra tutto il suo repertorio quando può colpire da destra e costringendo il ceco a tirar su back che accarezzano la rete. Chardy accorcia le distanze recuperando il break in un game rocambolesco, complici due pessime chiamate di un giudice di linea che spazientiscono Berdych, che si lascia andare ad un “questo tuo ragazzo mi è costato un break”, rivolto al chair umpire. Il tie-break però è un monologo del ceco, che chiude senza patemi con un diagonale di diritto salendo 2-1. Al tramonto è ancora il tie break a decidere le sorti del set conclusivo. Sul 5-5 Chardy affossa in rete il dritto che lo avrebbe portato al set point, Berdych non si lascia pregare e mette a segno l’ace numero 16 tra gli applausi di un appagato parterre.

[10] R. Nadal b. T. Bellucci 6-4 6-2 6-4 (Emanuela Palmieri)

Un inizio di torneo, quello di Nadal, che, pur se vittorioso, lascia qualche perplessità riguardo allo stato di forma del maiorchino che si presenta a questo Wimbledon dopo una stagione erbivora altalenante, con una buona prestazione a Stoccarda ed un passo falso” al Queen’s. Il primo set comincia un po’ in sordina per Nadal che sembra fare fatica ad esprimere il proprio gioco, ma il brasiliano non ha le armi necessarie per infastidire il campione spagnolo che riesce a portarsi presto in vantaggio con un break piazzato al quinto game. Bellucci ora è in confusione e Nadal domina ma quando, sul 5-2, serve per il set, il braccio del maiorchino trema e si fa strappare la battuta. Ma è solo un attimo di distrazione per Nadal che comunque riesce a portarsi a casa il set per 6-4. Nel secondo set Nadal riesce a piazzare due break anche approfittando dei molti errori di Bellucci. che sembra vivere momenti di black-out completo. mentre Rafa, al contrario, riesce a tenere alta la concentrazione vincendo il set per 6-2. Nel terzo set, dopo un inizio disastroso per lo spagnolo, con break in apertura, Nadal riesce subito a rimediare riportando il set in equilibrio. Da qui Bellucci si spegne ed è Nadal a tenere in mano le redini del gioco fino alla fine del set che il maiorchino si aggiudica per 6-4 volando così al secondo turno dove incontrerà Dustin Brown in una sorta di “rivincita” del match di Halle dello scorso anno.

[2] R. Federer b. D. Dzumhur 6-1 6-3 6-3 ( Paolo Valente)

Per una volta Roger Federer non deve faticare molto per aggiungere una nuova pagina al suo già corposo libro dei record: allo svizzero basta infatti mettere un piede in campo per prendere parte al suo 63° Slam consecutivo, diventando così il primatista assoluto della speciale classifica davanti alla giapponese Al Sugiyama, ferma a quota 62. Avversario di giornata il bosniaco Dzumhur, n°88 del mondo nato a Sarajevo durante il conflitto jugoslavo e dalla curiosa storia personale, al suo debutto sull’erba a livello ATP. E per conoscere meglio la superficie il bosniaco ha trovato in Federer un perfetto sparring partner, con lo svizzero che ha mostrato tutte le armi del suo repertorio, fatto di risposte di rovescio a polso bloccato, attacchi in controtempo, vincenti di dritto a tutto braccio e rasoiate di rovescio in back che Dzumhur raramente riusciva a ributtare dall’altra parte della rete. Un allenamento agonistico per Federer, che ha ceduto solo 7 giochi (2 in meno di quelli ceduti allo stesso avversario a Parigi il mese scorso) e non ha mai concesso più di due punti al servizio, chiudendo la pratica in 1h08’ e siglando la sua 74° vittoria ai Championships. Lo svizzero, salito 6-0 in stagione sull’erba (compreso l’8° sigillo ad Halle), è ora atteso da un secondo turno sicuramente più impegnativo con lo statunitense Sam Querrey.

[3] A. Murray b. M. Kukushkin 6-4 7-6 (3) 6-4 (Alberto Prestileo)

Con troppe difficoltà in più rispetto al previsto, Andy Murray batte Mikhail Kukushkin, numero 59 del mondo, e approda al secondo turno del torneo di Wimbledon. 6-4 7-6 6-4 il punteggio dopo poco più di 2 ore di partita in favore dello scozzese che fatica, soprattutto nel corso del secondo set, ad avere la meglio sul kazako, bravo a non mollare mai mentalmente. Murray non riesce mai a prendere il pieno controllo del match, troppo poco concentrato e attento nei momenti chiave. In special modo nel corso del secondo parziale, l’ex vincitore dei Championships spreca in malo modo l’opportunità di chiudere al decimo game, prolungando poi la partita, con anche la complicità dello stesso Kukushkin, al tie break, vinto per 6 punti a 3. Terzo set chiuso poi con relativa semplicità, ma che comunque non cancella i dubbi circa la condizione, più mentale che atletica, della testa di serie numero 3. Dovesse persistere tale condizione, difficile poterlo vedere più in là nel corso del torneo. Al secondo turno, lo scozzese incontrerà uno tra Haase e Falla, ancora in campo in questo momento.

[18] G. Monfils b. P. Carreno Busta 6-4 6-4 7-5 (Valerio Vignoli)

Gael Monfils, testa di serie n.18 del seeding, si sbarazza in tre set del 23enne spagnolo Pablo Carreno Busta, n.67 del ranking ATP, che lo aveva sconfitto nell’unico scontro diretto a Montecarlo lo scorso anno. Match relativamente tranquillo per l’estroverso tennista parigino che concede le briciole sul suo turno di servizio (92% di punti vinti con la prima di servizio!) e si esibisce talvolta nei suoi soliti colpi spettacolari e improbabili allo stesso tempo. I primi due set sono decisi da due break, nel terzo gioco in entrambi i casi. Nel terzo parziale oppone maggiore resistenza Carreno Busta, che si guadagna pure la sua prima palla break, che vale un set point, sul 5-4 e servizio Monfils. Ma, dopo aver rischiato grosso, Monfils mette a segno la zampata vincente e chiude l’incontro nel turno di battuta successivo, scagliando il 16esimo ace.

[13] J. W. Tsonga b. G. Muller 7-6(8) 6-7(3) 6-4 3-6 6-2 (Giovanni Vianello)

Esordio di fuoco per J. W. Tsonga, tds 13 e n.12 del mondo, contro il lussemburghese Gilles Muller, n.42 del ranking. Sono infatti occorsi cinque set al transalpino per vincere un primo turno che anche sulla carta si presentava molto ostico. La partita, come era prevedibile, è stata una guerra tra servizi e schemi legati al colpo d’apertura, con il Lussemburghese che molto spesso ha seguito la prima a rete. A prevalere è stato il francese, che nel set decisivo ha mostrato maggior freschezza mentale e fisica. Nei primi due set la partita ha visto i giocatori in risposta ottenere molto poco, ed entrambi i parziali si sono chiusi al tie-break, con Tsonga che si è aggiudicato il primo e Muller il secondo. Nel terzo e quarto set c’è stato un solo break per parziale, ed ancora una volta è stato il francese a portarsi in vantaggio due set a uno. Nel quinto set Muller ha ceduto la battuta sia sul 2-1 in favore del transalpino che sul 5-2, non reggendo alla pressione di dover servire per rimanere nel match

S. Groth b. [31] J. Sock 6-3 3-6 6-3 6-3 (Riccardo Urbani)

Subito fuori la testa di serie numero 31 del torneo, Jack Sock, opposto a Samuel Groth, posizione 69 della ranking mondiale. L’australiano, lo sguardo sempre alla rete e movimenti da doppista, si conferma uno dei rari erbivori rimasti, di quelli che sanno che, su questi campi, una palla break nel primo gioco è parente prossima di un set point. Di quelli che servono valanghe di ace, a cui si attribuisce il presunto servizio più veloce della storia. Sock, comunque uno dei migliori prospetti del disastrato tennis americano, recente vincitore a Houston del suo primo torneo Atp, appare poco adatto alla superfice e i suoi risultati di Parigi, ottavi di finale conditi dagli scalpi di Dimitrov e Coric, sembrano confermarlo. Complice una statistica infelice, ben 9 doppi falli, e un leggero infortunio alla mano, subisce gli attacchi forsennati dell’australiano a cui oppone risposte e passanti incerti e poco incisivi. Groth chiude con 48 vincenti contro i 23 del rivale un match largamente dominato. Ora in secondo turno lo attende il connazionale Duckworth.

[23] I. Karlovic b. [Q] E. Ymer (2)6-7 6-2 6-4 7-6(2) (Tommaso Voto)

Sotto un sole estivo Karlovic, che a Wimbledon vanta un quarto di finale raggiunto nel 2009, elimina in rimonta la speranza svedese Ymer. Il croato (n.23 del seeding) ha avuto qualche difficoltà nel piegare la resistenza del 19enne di Stoccolma che, all’esordio sui prati inglesi, ha comunque dimostrato di avere colpi, personalità ed attitudine per poter essere un futuro protagonista del tennis mondiale. Elias è partito contratto nei primi turni di battuta, in cui ha commesso qualche errore di troppo, frutto di ansia e precipitazione. Superata questa fase di assestamento, il n.130 del mondo prende coraggio e porta il set al tie-break, in cui Ivo si “incarta” ed Ymer è bravo a capitalizzare le occasioni avute. Ma la situazione si capovolge rapidamente, perché lo svedese perde tono e concentrazione mentre mister ace (in carriera il croato ha superato i 9000 ace) inizia a giocare bene anche da fondo campo. Questo combinato disposto produce la riscossa di Karlovic che vince i tre set successivi ed approda al secondo turno.  Elias è un sicuro prospetto su cui la Svezia punta  per cercare di uscire dal lungo periodo di “letargo” in cui è piombata, dopo aver prodotto  per decenni svariati campioni

A. Dolgopolov b. [WC] K. Edmund 7-6(4) 6-1 6-2 (Carlo Carnevale)

Esordio morbido per l’ucraino Alex Dolgopolov, attuale numero 70 ATP ma già numero 13 nel 2012; tre set a zero alla wildcard locale Kyle Edmund, semifinalista nella rassegna Juniores dell’edizione di due anni fa, sconfitto dal nostro Quinzi poi vincitore del torneo. Il primo parziale è l’unico che Dolgopolov vive con un po’ di appannamento, mancando palle break in avvio con risposte svogliate e poco concrete. Edmund fa quello che può con un servizio discreto e fondamentali da fondo pesanti ma poco costanti, troppo spesso vittime dei mortiferi tagli dell’avversario. Il minibreak decisivo nel tiebreak d’avvio è di fatto il segnale di chiusura dell’incontro, Dolgopolov domina i set successivi e timbra il biglietto per il secondo turno contro uno tra Ymer e Karlovic; all’orizzonte il proprio miglior risultato a Wimbledon, quel terzo turno raggiunto negli ultimi due anni consecutivi.

[12] G. Simon b. N. Almagro 6-4 6-4 7-5 (Carlo Carnevale)

Vince in tre set il francese Gilles Simon, amministrando con la solita sagacia tattica l’impulsività di Nico Almagro. Lo spagnolo, ex top 10 e adesso precipitato ben oltre le centesima posizione a causa di un infortunio, non regge il confronto con la solidità dell’avversario, e nei momenti chiave di ciascun set gestisce malissimo lo scambio. La potenza dei colpi di Almagro, visibilmente pesante negli spostamenti, si sgretola quando chiamata a scalfire le ragnatele di Simon, che strappa un break in ogni parziale e non si scompone quando costretto a salvare situazioni delicate. Un incontro da cemento ancor più che da terra rossa, con bordate da fondo campo che poca hanno anche fare con i verdi campi londinesi, ma non per questo non divertente. Simon pareggia il conto degli scontri diretti sul 2-2, e si prenota un posto al secondo turno contro Blaz Kavcic, vittorioso in tre set su Sugita.

Risultati:

[2] R. Federer b. D. Dzumhur 6-1 6-3 6-3
[3] A. Murray b.  M. Kukushkin 6-4 7-6 (3) 6-4
[10] R. Nadal b. T. Bellucci 6-4 6-2 6-4
[6] T. Berdych b. J. Chardy 6-2 6-7(8) 7-6(3) 7-6(5)
[13] J.W. Tsonga b. G. Muller 7-6(8) 6-7(3) 6-4 3-6 6-2
[12] G. Simon b. N. Almagro 6-4 6-4 7-5
A. Dolgopolov b. [WC] K. Edmund 7-6(4) 6-1 6-2
[18] G. Monfils b. P. Carreno Busta 6-4 6-4 7-5
[23] I. Karlovic b. [Q] E. Ymer (2)6-7 6-2 6-4 7-6(2)
[WC] J. Ward b. [LL] L. Vanni 6-7(4) 6-2 6-4 6-3
[25] A. Seppi b. [WC] B. Klein 6-3 6-2 6-2
[15] F. Lopez b. S. Darcis 6-2 7-6(4) 6-4
S. Querrey b. [Q] I. Sijsling 7-5 6-3 6-4
P. Andujar b. [29] G. Garcia-Lopez 3-6 6-4 3-6 7-5 6-4
[20] R. Bautista Agut b. R. Bemelmans 6-1 6-3 7-6(6)
[22] V. Troicki b. [Q] A. Nedovyesov 6-1 6-4 3-6 6-3
A. Ramos-Vinolas b. D. Istomin 6-2 6-2 3-2 rit.
R. Haase b.  [Q] A. Falla 6-2 3-6 6-4 6-2
B. Kavcic b. [Q] Y. Sugita 7-6(3) 6-3 7-6(5)
[Q] D. Brown b. Y.H. Lu 3-6 6-3 7-5 6-4
A. Mannarino b. [Q] M. Berrer 6-7(4) 6-0 6-4 6-1
B. Coric b. S. Stakhovsky 4-6 7-6(5) 6-2 1-6 9-7
J. Vesely b. P. Lorenzi 7-6(7) 7-6(6) 6-4
A. Bedene b. R. Stepanek 7-5 1-6 4-6 6-3 6-4
B. Paire b. M. Youzhny 6-4 6-4 6-3
V. Pospisil b. [Q] V. Millot 7-6(2) 3-6 6-7(4) 7-6(4) 6-3
[Q] N. Basilashvili b. F. Bagnis 6-4 7-6(3) 6-2
S. Groth b. [31] J. Sock 6-3 3-6 6-3 6-3
J. Duckworth b. M. Jaziri 7-6 6-2 3-6 3-6 7-5
[WC] N. Mahut b. F. Krajinovic 7-6 6-4 3-6 7-5
[30] F. Fognini b. T. Smyczek 6-4 6-3 6-2
L. Rosol b. E. Gulbis 7-6(2) 6-3 7-6(4)

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