Andy Murray e i vantaggi di una precoce preparazione in vista degli US Open

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Andy Murray e i vantaggi di una precoce preparazione in vista degli US Open

Andy Murray torna a solcare i campi da tennis dopo la sconfitta di Wimbledon contro Roger Federer, anticipando così la sua preparazione sul cemento americano in vista degli US Open, che incominceranno tra 4 settimane. La scelta si rivelerà azzeccata?

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Andy Murray ha scelto di giocare il City Open di Washington, iniziando di fatto la sua preparazione sul cemento americano in anticipo rispetto ai suoi colleghi di vertice della classifica ATP, uno su tutti Roger Federer, che addirittura salterà la Rogers Cup per arrivare riposato in vista degli US Open, come lui stesso ha annunciato nel suo programma.

“Non ho colpito una palla sul cemento da Miami. Sono passati quattro o cinque mesi.” ha detto Murray “Questa mattina è stata la prima volta che ho iniziato a sentirmi più a mio agio sui campi, mi ci sto abituando di nuovo. Ci vuole molto tempo per abituarsi alle condizioni.”

Andy Murray è alla ricerca del quarto titolo ATP in stagione e il trentacinquesimo della carriera. L’ATP 500 di Washington è il primo evento a cui partecipa dopo la semifinale di Wimbledon persa contro Roger Federer. “Una delle cose di cui ho parlato all’inizio dell’anno è stata la ricerca della continuità. Ecco un elemento positivo. Durante tutto l’anno, c’è stato del progresso da parte mia. Speriamo di poter avere un buon andamento sui campi duri fino alla fine dell’anno”.

E, parlando di andamento, non ci si può non soffermare sulle ottime prestazioni del britannico in tutte le prove del Grande Slam: finale in Australia, semifinale a Parigi ed anche a Londra. I risultati sono arrivati sotto la guida di Amelie Mauresmo ed adesso con anche Jonas Bjorkman, che sostituisce la francese perché incinta.“Ho giocato bene in tutti gli Slam. Il Roland Garros è stato il migliore che io abbia mai giocato sulla terra e a Wimbledon Roger ha giocato un match davvero buono”. 

Murray ha perso nelle prove del Grande Slam o da Djokovic o da Federer, rispettivamente numero 1 e 2 della classifica ATP. A Washington però dovrà guardarsi dal campione in carica degli US Open, Marin Cilic, e da Kei Nishikori, che agli US Open arrivò in finale. “Sarà un evento difficile sicuro. È un tabellone tosto, forse l’esordio più difficile di sempre.”

Murray ritorna a Washington dopo ben 9 anni di assenza. L’ultima volta che partecipò al torneo era il 2006 e perse da Arnaud Clement in finale, quest’anno ovviamente vuole fare meglio. Ma Murray ha approfittato dell’occasione anche per visitare la Casa Bianca, come ha mostrato lui stesso su Instagram. “La scorsa volta che sono venuto qua non ho visitato molto la città” ha infatti detto Murray, nell’attesa di esordire nel torneo contro Teymuraz Gabashvili.

Differenti età, differenti programmazioni. Roger Federer ha deciso di giocare soltanto Cincinnati, dove peraltro è il detentore del titolo, in vista degli US Open. Andy Murray invece si riposerà solo nella settimana dal 23 al 30 agosto, prima di iniziare la campagna statunitense. Novak Djokovic dopo la delusione del Roland Garros ha scelto di riposarsi per tre settimane di fila, giocando nessun torneo di preparazione, per poi vincere Wimbledon. Nadal invece dopo il Roland Garros ha giocato sia Stoccarda che il Queen’s per poi uscire per mano di Dustin Brown nella prima settimana dei Championships.

Giudicare a partire dalla preparazione di solito risulta molto inattendibile. Rimane comunque da chiedersi chi effettivamente abbia fatto la mossa migliore. Chi tra Federer e Murray si sarà maggiormente avvantaggiato in vista degli US Open? Troppo presto per saperlo. Mancano ancora quattro settimane a Flushing Meadows.

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