ATP Finals interviste, R. Nadal: "Con il Djokovic di oggi ci si può solo congratulare"

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ATP Finals interviste, R. Nadal: “Con il Djokovic di oggi ci si può solo congratulare”

ATP World Tour Finals, N. Djokovic b. R. Nadal 6-3, 6-3. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal e l’audio originale

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Dal tuo punto di vista, cosa ha reso così difficile battere Novak oggi? Quali sono stati i principali fattori?
Tutto. Ha colpito in modo incredibile, ha risposto in modo incredibile. Quest’anno ha servito alla grande. Ed è in grado di giocare senza commettere errori e di cambiare direzione in modo così semplice, e di giocare molto, molto profondo. Ha fatto tutto bene. È stato migliore di me e ha meritato tutto quello che ha fatto nella stagione. Sta giocando benissimo. E quando qualcuno gioca in questo modo, l’unica cosa da fare è fargli i complimenti e sperare che non abbia tutta questa fortuna l’anno prossimo (ride).

Ho notato che in questi due mesi hai cambiato qualcosa nella tecnica del dritto. Credo che tu stia giocando più avanti, che il tuo dritto sia più piatto, con meno spin, e che attacchi di più. Qual è il prossimo passo per migliorare questa tecnica?
No, non abbiamo cambiato nulla a livello tecnico. La tecnica andava bene. Un’altra cosa è la posizione in campo. E ancora diverso è il modo in cui giochi i punto. Credo di essere migliorato molto in questi due mesi. Il mio prossimo passo sarà quello di allenarmi come sto facendo. So bene che devo migliorare delle cose se il prossimo anno voglio avere una possibilità contro Novak. È questo quello che farò. Continuare a lavorare come sto già facendo. E penso che sto facendo bene, sono felice del torneo e di finire la stagione con energie positive. Ora ho una settimana di pausa, e basta.

Oggi credi di aver sentito gli strascichi del match di ieri contro David? È stato un match molto lungo.
No, no non credo.

È difficile non sentirsi frustrati durante una partita del genere o non si ha tempo per esserlo e hai bisogno di concentrarti e di provare a cambiare le cose?
Sai ci sono stati pochi momenti nella mia carriera in cui mi sono sentito frustrato. Quando un tennista è migliore di te l’unica cosa che puoi fare è cercare delle soluzioni, ed è quello che cerco di fare durante le partite. Oggi non c’era soluzione. Devo accettare che l’avversario è migliore e continuare a lavorare duramente per cercare di ridurre questa differenza come ho cercato di fare in questi mesi. Non so se lui possa migliorare ancora, io credo di poter migliorare ancora molto per poter ridurre questo divario. Non solo con Novak ma con il resto dei top10. Ero in grado di affrontare tutti. Questo è il miglioramento che devo fare. Questo non è abbastanza per me. Voglio continuare a migliorare per essere migliore di quanto sono stato oggi per il prossimo anno. E lavorerò duramente per far si che accada.

Durante l’off-season tu e gli altri pensate a come battere Novak? È sempre lì alla fine di ogni torneo. In molti tornei bisogna battere Novak per vincere.
Al momento si. Non mi alleno mai pensando agli altri, ma pensando a cosa devo migliorare io. Penso a cosa posso fare meglio e poi vedo se va bene. Credo che personalmente ciò che mi motiva è migliorare per essere un tennista migliore. Ogni tennista ha le proprie motivazioni, io non mi alleno pensando di battere Novak o cosa devo fare per battere Roger. La mia è sempre stata una motivazione personale. E poi vedremo, il 2016 sarà una nuova stagione. Spero possa essere migliore per me. Novak al momento è quasi imbattibile. E l’unica cosa che puoi fare è congratularti con lui. Le cose oggi sono così, e non sai mai cosa possa accadere in futuro. Sono stato in ottime posizioni un paio di volte, e poi è successo che ho dovuto affrontare degli infortuni, e le cose cambiano. Non è semplice. Quello che sta facendo Novak è incredibile. Ma questo è vero se qualcuno riesce a farlo, è lui, e non è semplice stare in vetta per quattro, cinque anni di seguito.

Parlando di Novak e concentrandoti sul tuo gioco, nel 2011 hai perso sette finale contro di lui. Nel 2012 e nel 2013 sei riuscito a batterlo nei tornei dello Slam. Cosa hai fatto e quali sono le cose che hai imparato per tornare in vetta e come pensi di poterlo battere il prossimo anno?
Mi fai delle domande sul futuro e io non so predirlo. Non posso dire cosa accadrà fra qualche mese o il prossimo anno. L’unica cosa che posso dirti è cosa può succedere se miglioro no? Nel 2011 ho perso molte finali di seguito e lui giocava alla grande. Non ho giocato al giusto livello per riuscire a batterlo. Le ultime due che ho perso prima di vincere a Montecarlo, credo fosse lo US Open. E quello mi ha aiutato per il futuro. E ovviamente la finale con l’Australia mi ha aiutato. Non ho avuto quella sensazione, quella di essere vicino al suo livello. Contro altri tennisti ho giocato bene. Come ho detto prima, durante la stagione non potevo pensare a Novak. Sembrava come se stessi giocando in un’altra lega e che negli ultimi due mesi sia tornato a giocare in questa.

Hai dovuto affrontare molti infortuni durante la tua carriera. L’anno prossimo farai 30 anni. Dopo questa stagione come senti il tuo corpo? Ti senti più o meno fiducioso sulla forza del tuo corpo? E poi, Novak ti ha raggiunto negli h2h, e avrà l’occasione di farlo se giocherà contro Roger. Quanto sono importanti questi h2h nelle rivalità?
Credo siano solo una statistica in più. Per analizzare chi sia migliore a livello globale no? Credo sia solo una statistica. Beh credo anche sia giusta e ottima. Non voglio essere arrogante, ma penso sia così fra due ottimi tennisti, me e Novak avere un h2h così equilibrato. E credo sia anche abbastanza normale.

E sul tuo fisico? Come ti senti?
Oggi bene. Il mio corpo è in salute e forte. Mi sento bene fisicamente. Sono in grado di allenarmi molto e di competere in partite lunghe. Oggi non sono preoccupato per il mio corpo, non come lo ero ad inizio stagione. E comunque ho giocato una stagione senza grossi problemi e l’ho conclusa in salute. E questo è molto importante per me avere la possibilità di fare affidamento sul mio corpo per i movimenti. Sicuramente un motivo del mio miglioramento è che ho perso quelle strane sensazioni che ho provato in campo durante l’intera stagione.

Hai detto che Novak è quasi imbattibile. Lo hai affrontato al suo meglio. E hai affrontato anche Roger al suo massimo. È possibile o meno fare un confronto fra i due quando erano al loro massimo livello?
Si, è possibile ma non voglio farlo (ride). Grazie a tutti. Passate un buon Natale e un felice anno nuovo. Ci vediamo l’anno prossimo.

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