Coppa Davis: Argentina, avversario ostico ma non imbattibile. Del Potro?

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Coppa Davis: Argentina, avversario ostico ma non imbattibile. Del Potro?

Come da pronostico affronteremo la nazionale sudamericana nei quarti di finale di Coppa Davis a luglio (15-17). Mayer, Berlocq, Pella, Delbonis, Monaco e perché no Del Potro, formano un team insidioso e discreto su tutte le superfici. Ma se gli azzurri saranno in forma l’impresa potrebbe anche essere possibile. Con in vista una semifinale affascinante (Serbia in casa o Gran Bretagna fuori)

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L’ultima giornata del primo week-end di Davis dell’anno ci ha portato in dote i quarti di finale previsti dal 15 al 17 luglio contro l’Argentina, sfida che avremo la possibilità di giocare in casa. Sulla sede e sulla superficie da scegliere abbiamo già detto ieri nell’immediato commento post-vittoria sulla Svizzera.

Con questo articolo ci proponiamo invece di analizzare un po’ il team che affronteremo nei quarti, scorrendo un po’ la carriera e l’esperienza in Davis dei nostri futuri avversari, ripercorrendo i precedenti (che sono due) contro l’Argentina e soprattutto cercando di capire che sfida sarà e quanta strada potremmo eventualmente fare quest’anno nella manifestazione.

Partiamo dai possibili protagonisti sudamericani. L’Argentina vanta 6 giocatori tra i primi 100, ma nessuno al momento nei primi 40.
Capeggia la lista Leonardo Mayer, che con le due vittorie in Polonia è arrivato a 11 successi consecutivi nella manifestazione. Tennista molto combattivo, superficie preferita la terra rossa, ma sul veloce si difende molto bene, ricordiamo che ha battuto Seppi sull’erba di Wimbledon nel 2014. Mayer occupa oggi la posizione nr. 41.
Subito dietro di lui Guido Pella che ha raggiunto quest’anno con la finale di Rio de Janeiro il suo best ranking (nr. 42 per l’appunto). Pella ha esordito brillantemente in questo week-end battendo il nr.2 polacco Przysiezny e dando il là alla vittoria argentina negli ottavi di finale. Temibile sulla terra, anche lui si difende bene sul veloce.
Il terzo nella classifica Atp è Federico Delbonis
(nr. 51 Atp), appena 5 match giocati in Davis, sconfitto l’anno scorso in Belgio sul 2-2 in semifinale da Steve Darcis. Sulla terra rossa può essere temibile, sul veloce non più di tanto.

Gli altri tennisti argentini tra i primi 100 sono Facundo Bagnis, Diego Schwartzman e Juan Monaco, ma non crediamo che nessuno dei 3 possa rientrare tra i convocati in vista della sfida di quarti di finale contro l’Italia. Schwartzman ha giocato appena 3 match in Davis raccogliendo solo sconfitte, Bagnis non è mai stato convocato e non crediamo possa esordire contro di noi, anche se quest’anno si è imposto in 2 challenger sulla terra rossa, ma ci pare troppo poco per fronteggiare un Seppi ed un Fognini (se sarà recuperato) in buone condizioni. Juan Monaco, che è stato anche Top10 ed ha giocato ottimi match in Davis (11 vinte ed 11 perse in singolare), pare ben lontano dalla sua forma migliore, ed è attualmente nr. 98 del ranking ed ha 31 anni.

Possibile invece che Daniel Orsanic (il capitano argentino) convochi Carlos Berlocq, quello che potremmo definire l’”animale” da Davis dei sudamericani. Ottimo doppista, è un po’ l’anima della squadra, in Davis ha un bilancio di 8 vittorie e 9 sconfitte (2 vinte e 4 perse in doppio), crediamo che nonostante sia nr.131 al momento nel ranking di singolare farà parte del team argentino a luglio. Renzo Olivo ha esordito in questo week-end in Davis, al momento un valido rincalzo, gioca un buon tennis sulla terra rossa, ma non crediamo possa essere (al momento) una scelta per i singolari in caso venisse convocato per la sfida contro l’Italia.

In ultima analisi non possiamo non citare Juan Martin Del Potro. L’ex campione degli US Open è appena rientrato nel circuito dopo l’ennesimo infortunio al polso. E’ chiaro che tutto potrebbe girare o meno sulla presenza di Del Potro alla sfida. I suoi compagni faranno di tutto per averlo, dipenderà da come procederà il suo recupero, ma siamo sicuri che se Juan Martin se la sentirà non mancherà l’appuntamento e darà il massimo in campo. Certo che una sfida contro un’Argentina che in singolare schierasse Del Potro e Mayer sarebbe davvero ardua, che si giochi sulla terra o che si giochi (ci verrebbe da dire a maggior ragione) sul veloce.

Sulla sponda italiana è chiaramente cruciale il recupero di Fabio Fognini. Il tennista ligure è ai box per l’infortunio agli addominali e da qui ad un mesetto dovrebbe rientrare in pista. Per poter essere competitivi, in condizioni normali, serve assolutamente Fabio per la sfida con i sudamericani. Senza nulla togliere agli altri, il talento e la foga agonistica del nostro attuale nr.1 ci farebbero ampiamente comodo e darebbe grandissimo equilibrio alla contesa.

Una sfida che a seconda delle presenze dall’una e dall’altra parte probabilmente si potrebbe decidere nel doppio e qui onestamente Bolelli e Fognini (o Seppi) non crediamo abbiano niente da invidiare ad una qualsiasi coppia argentina. Sarà una sfida molto equilibrata, da giocarsi fino all’ultima palla.

Da non sottovalutare che una eventuale nostra vittoria ci condurrebbe ad una semifinale dal grandissimo fascino, sia che dovessimo affrontare la Gran Bretagna, sia che dovessimo affrontare la Serbia. I due team giocheranno la sfida dei quarti in terra serba, innanzitutto bisognerà vedere se sia Djokovic che Murray daranno il loro ok alla convocazione. Ricordiamo che la Davis si gioca dopo Wimbledon e che il 2016 è l’anno olimpico. Di base nessuno dei due si tira mai indietro quando l’appuntamento con la Davis riveste una certa importanza, ma è anche vero che Murray l’ha vinta l’anno scorso e potrebbe anche fermarsi in vista delle Olimpiadi avendo comunque già partecipato alla sfida di 1° turno con il Giappone ed avendo quindi quantomeno difeso il titolo vinto nel 2015. Anche Nole potrebbe fermarsi, anche se l’appuntamento casalingo potrebbe indurlo a partecipare.

Ricordiamo che in caso di semifinale giocheremmo con la Serbia in casa (una bella sfida con Nole & Co. sulla terra rossa al Foro Italico a settembre sarebbe davvero intrigante) mentre con la Gran Bretagna saremmo costretti alla trasferta in terra d’Albione. In entrambi le situazioni sarebbero anche in questo caso sfide non proprio impossibili. Con Nole e Murray in campo partiremmo da 0-2 con ogni probabilità, ma i singolari contro i rispettivi numeri 2 ed i due doppi non sarebbero così improbi, anche se ad onor del vero sul veloce in Gran Bretagna la sfida presenterebbe qualche difficoltà in più, tenendo anche conto che Edmund o Evans sarebbero comunque avversari temibili e i due Murray in doppio sono di ottimo livello.

Ma a questo ci penseremo dopo i quarti, iniziamo a vincere quelli, poi ne riparleremo

 

I PRECEDENTI

Come scritto in precedenza sono solo 2 i precedenti tra Italia e Argentina. Nel 1983 Vilas e Clerc posero fine alla carriera in Davis di Adriano Panatta e Paolo Bertolucci che dopo aver perso il doppio contro la coppia argentina in conferenza stampa annunciarono il loro addio alla manifestazione. Vilas massacrò letteralmente Panatta nel primo singolare, mentre il nostro attuale capitano Corrado Barazzutti fu sfortunato contro Clerc, contro il quale fu fermato dall’oscurità alla fine del quarto set dopo averne recuperati due di svantaggio. Il giorno dopo, l’argentino più fresco non ebbe problemi ad aggiudicarsi il quinto set.

Abbiamo però vendicato quella sconfitta vincendo a Mar del Plata nel 2014, anno nel quale poi abbiamo raggiunto la semifinale nella manifestazione. In un ambiente infuocato (uno spettatore addirittura arrivò a minacciare dalle tribune Fognini nell’ultimo singolare prima di essere cacciato dal campo) dopo l’iniziale sconfitta di Seppi contro Berlocq, ci pensò Fognini nei suoi due singolari ed in coppia con Bolelli a rovesciare le sorti della sfida ed a portarci nei quarti (vinti poi contro la Gran Bretagna, guarda caso la nazionale che quest’anno ci potremmo ritrovare in semifinale).

ITALIA-ARGENTINA 1-1

8-10 luglio 1983, Quarti di Finale, Roma, Foro Italico, terra rossa
Italia-Argentina 0-5

Vilas-Panatta 6-2 6-2 6-1
Clerc-Barazzutti 12-10 6-2 7-9 3-6 6-4
Clerc/Vilas-Bertolucci/Panatta 7-5 6-3 6-4
Vilas-Barazzutti 6-3 6-1
Arguello-Cancellotti 7-5 6-4

 

31 gennaio – 2 febbraio 2014, Ottavi di finale, Mar del Plata, terra rossa
Argentina-Italia 1-3

Berlocq-Seppi 4-6 6-0 6-2 6-1
Fognini-Monaco 7-5 6-2 6-2
Bolelli/Fognini-Berlocq/Zeballos 6-7(6) 7-6(8) 7-6(3) 6-4
Fognini-Berlocq 7-6(5) 4-6 6-1 6-4

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