US Open 2016, day 3: parole, parole, parole

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US Open 2016, day 3: parole, parole, parole

La pronuncia inglese della Sevastova, i manicotti di Serena e i day-off di Kvitova

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Petra Kvitova: “Non mi sono allenata ieri. Ho avuto un giornata completamente libera e non sono venuta ai campi. Dall’anno scorso ho deciso di venire a Flushing Meadows solo nei giorni in cui ho un incontro. Per me è davvero stancante passare tutto quel tempo in macchina. C’è davvero tanta gente e tanto traffico. Poi mi alleno solamente 45 minuti e devo ritornare in macchina. Insomma ho deciso di non farlo più.”

Serena Williams:Ho scelto di indossare i manicotti, che sono parte del mio outfit,  non per una questione estetica ma per una questione funzionale. Avevo necessità di tenere caldi i muscoli, soprattutto per via dei miei problemi alla spalla. So che sono anche molto alla moda ma la funzionalità è ciò che più mi interessa.

Johanna Konta: “Mi sento molto in imbarazzo per il malore occorsomi in campo. Improvvisamente non riuscivo più a controllare il respiro, il cuore batteva all’impazzata e tremavo. Così mi sono sdraiata in mezzo al campo e ho cercato di rilassare i muscoli e controllare la respirazione. Non mi piace dover parlare di questa situazione perché sono una giocatrice di tennis non un’attrice o una ‘drama queen’.

Anastasija Sevastova: “Come festeggerò la vittoria sulla Muguruza? Andrò al Five Guys a mangiare un hamburger. Non so, forse andrò a bere qualcosa con mia madre e la mia migliore amica. Ovvero loro berranno e io le guarderò.”

Serena Williams (2): “Ogni volta che tiro la pallina tra il pubblico non la prende mai, mai nessuno. A eccezione di Martedì, la prima volta che qualcuno è riuscito nell’impresa, un ragazzo infatti è riuscito ad afferrare la pallina. E’ stato eccitante. E’ andata esattamente come mi immagino.

Caroline Woznicki: “Ho corso la maratona di New York, so che anche Marion Bartolì vorrebbe partecipare. Penso però che prima abbia bisogno di tornare in salute. Me lo auguro con tutto il cuore. Ovviamente sta combattendo contro un virus o qualsiasi cosa sia, ma spero che torni presto sana e serena. Infine se vorrà correre la maratona la sosterrò. E’ davvero un’impresa ardua.”

Anastasija Sevastova (2): “E’ la prima volta che mia madre mi accompagna a uno slam. Lei ama restare a casa. Ama il suo lavoro. E’ un’insegnante d’inglese perciò devo stare attenta alla pronuncia durante le interviste.”

 

 

 

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