Kvitova, successo a Wuhan. Khachanov, sorpresa russa (Cocchi). Gaio e Napolitano, il doppio è azzurro (Corriere dello Sport - Roma)

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Kvitova, successo a Wuhan. Khachanov, sorpresa russa (Cocchi). Gaio e Napolitano, il doppio è azzurro (Corriere dello Sport – Roma)

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Kvitova, successo a Wuhan. Khachanov, sorpresa russa (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Dopo oltre un anno di digiuno, Petra Kvitova è tornata a conquistare un torneo. Nel Wta Premier di Wuhan, in Cina la due volte vincitrice di Wimbledon ha battuto Dominika Cibulkova. Per la mancina ceca non è stata una finale particolarmente faticosa, l’avversaria si è arresa in appena un’ora e due minuti, cedendo 6-1 6-1. Una stagione di alti e bassi per Petra che sebbene abbia messo al collo il bronzo olimpico di Rio in singolare, non è mai andata oltre gli ottavi negli Slam di questa stagione: «È da Montreal che mi sento meglio, e vincere il bronzo all’Olimpiade è stato il punto di svolta della mia stagione — ha detto subito dopo il match —. Sono quel tipo di giocatrice che ha bisogno di avere molta fiducia nel proprio gioco per centrare risultati importanti». Grazie a questo successo la Kvitova vede la possibilità di giocare le Wta Finals e tornare finalmente nella top ten (domani sarà numero 11), mentre la slovacca Cibulkova, alla terza finale persa in stagione, da domani sarà n. 8 del ranking Wta. Da domani le due finaliste di Wuhan saranno di nuovo in campo al Wta Premier Mandatory di Pechino dove, a parte Serena Williams, sono in campo tutte le migliori al mondo. Subito a casa Monica Puig, la portoricana che ai Giochi di Rio ha conquistato l’oro un po’ a sorpresa e che non sembra essersi ripresa ancora dalla sbornia post-Olimpiadi. La Puig ha perso al primo turno dalla belga Wickmaier e ha ammesso che il successo ai Giochi l’ha effettivamente distratta. A Pechino oggi tocca alla nostra Roberta Vinci, attualmente n. 15 al mondo, che trova la wild card di casa Saisai Zheng, n. 79 Wta. Passando al tennis maschile, Tomas Berdych e Richard Gasquet si giocano il titolo stamattina a Shenzhen, mentre nell’altro torneo cinese, a Chengdou, approda alla prima finale in carriera Karen Khachanov, 20enne talento moscovita 101 al mondo che Kafelnikov ha già previsto molto presto vicino alla top 10. Khachanov trova Troicki. Il serbo sarà anche l’avversario di Fabio Fognini al prossimo torneo di Pechino. Fabio è stato l’unico dei tre azzurri impegnati in Cina ad avere un sorteggio non proibitivo: Seppi ha pescato subito Andy Murray (lo scozzese è avanti per 7-1 nei precedenti ed ha vinto gli ultimi sette), Paolo Lorenzi invece dovrà vedersela con Rafa Nadal.

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Gaio e Napolitano, il doppio è azzurro (Corriere dello Sport – Roma)

Almeno il titolo di doppio, al BFD Challenge che si disputa allo Sporting Club Due Ponti, è…rimasto in Italia. In attesa dell’odierna finale di singolare tra la testa di serie numero 1, l’olandese Robin Haase, e il ceco Jan Satral, ieri Federico Gaio e Stefano Napolitano sono riusciti a vincere il torneo di doppio. Faentino il primo e biellese il secondo, sono al secondo successo nella specialità a livello di challenger Atp dopo aver vinto a San Benedetto del Tronto contro Arguello-Galdos. La coppia azzurra ha superato i fratelli Draganja nel super tie-break. Dopo il primo set per i croati (7-6, con tie-break vinto a 2), i due italiani, spinti anche dal pubblico romano, si sono svegliati e hanno messo in mostra il meglio del loro repertorio vincendo il secondo set per 6-2 e, alla fine, sono riusciti a portare a casa il trofeo vincendo nettamente anche il super tie break decisivo con il punteggio di 10-3. Considerando che Marin Draganja è stato numero 20 al mondo di doppio, Gaio-Napolitano hanno dimostrato di farsi valere nella specialità. Ovviamente la loro carriera è incentrata sull’attività in singolare. Sono entrambi ancora giovani, anche se Gaio è già 24enne (ha raggiunto il suo best ranking nell’agosto scorso, diventando numero 158 Atp: attualmente è 184). Napolitano è invece ancora 2lenne: attualmente è 222 nel ranking Atp, dopo aver fatto finale a Todi e semifinali a Ostrava e Biella nei challenger. Tutti e due hanno avuto una ottima annata anche in singolare (Gaio ha vinto i challenger di San Benedetto del Tronto e Biella ed è stato semifinalista a San Luis Potosi), ma è davvero divertente vederli giocare assieme in campo, dove si completano a vicenda, e anche notare la loro bella amicizia fuori dal terreno di gioco. Anche quella è alla base della loro riuscita in doppio.

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