È un Grigor Dimitrov in ascesa quello che si presenta al Master 1000 di Shanghai. Reduce dalla finale fatta a Pechino, il bulgaro potrebbe aspirare ad un percorso interessante anche questa settimana.

Ma la sua stagione è fatta di troppi alti e bassi, e l’ipotesi di un flop a Shanghai non è da escludere del tutto. E proprio della sua stagione, Dimitrov ha parlato a lungo: “Non so perché questa stagione sia andata così. Vorrei avere una risposta, ma non ce l’ho. Penso che in linea di massima, la stagione non sia stata del tutto negativa, ma sicuramente non ho avuto buoni risultati, soprattutto in alcuni punti specifici della stagione. C’è stato sicuramente un momento in cui non giocavo bene, non mi sentivo bene in campo e fuori. Non ero felice con me stesso, con il modo in cui mi allenavo e giocavo. C’erano tante cose che volevo cambiare nella mia testa, cose che avrei voluto diciamo, costruire, diversamente. Sono arrivato quindi ad un punto in cui mi sono detto, ok, adesso andiamo avanti.

“Penso sia difficile per un giocatore che è stato nella TOP10, uscire e ricominciare dalle basi. È difficile da accettare, soprattutto perché conosci le tue qualità, e quindi tornare alle basi, ricominciare tutto il percorso, è difficile.

“Quindi a quel punto mi sono cominciato a fare qualche domande, cosa potrei fare se non giocassi a tennis, e cosa invece se mi allenassi di più. Credo però che tutti, nell’arco della propria vita, arrivano ad un punto in cui tracciano una linea <di non ritorno>, oltre il quale sai che devi andare avanti. Così mi sono creato delle mie nuove regole, un mio mondo fatto di sole persone che mi aiutassero. Penso che comunque quel periodo mi abbia aiutato tanto, e sono felice che sia passato e che adesso le cose stiano andando meglio.”