AO interviste, Dimitrov: “Difficile separare l’amore per il tennis da quello per le altre cose”
Australian Open, quarto turno: [15] G. Dimitrov b. D. Istomin 2-6 7-6(2) 6-2 6-1. L’intervista del dopo partita a Grigor Dimitrov
Australian Open, quarto turno: [15] G. Dimitrov b. D. Istomin 2-6 7-6(2) 6-2 6-1. L’intervista del dopo partita a Grigor Dimitrov
Il 2017 è iniziato da un paio di settimane e già hai raggiunto traguardi che ti mancavano da un paio di anni. Come ti senti?
Beh, sono nel circuito oramai da 8 anni quindi so più o meno quello che devo fare. Quello che voglio dire è che non ho fatto nulla di diverso nella mia preparazione per quest’anno. Penso di esser stato semplicemente molto diligente e avevo un buon piano con il mio team; ci stiamo concentrando sulle cose giuste ora. Ho imparato molte cose nuove su di me. Con il mio nuovo coach Dani abbiamo fatto lunghe chiacchierate per capire cosa si poteva fare per migliorare. Tutto qua. Poi ho iniziato a credere più in me stesso e ora mi sento bene.
Ti giocherai un posto in semifinale con Goffin, che pensieri hai sul match?
Sarà difficile, senza dubbio. David è un giocatore eccellente. Ci siamo allenati insieme un paio di volte prima dell’inizio della stagione ed è un tennista pericoloso. Recentemente ha migliorato il servizio e poi è certamente uno dei più grandi difensori che ci sono al momento. Può far male da ogni parte del campo.
Guardando al tabellone pensi che ci sia una buona opportunità per te? Con l’assenza di Djokovic pensi di avere più chance?
Durante gli US Open hai detto delle belle parole sul fatto che in passato sei stato innamorato del tennis. Puoi parlarci di com’è successo?
Beh, mi sono innamorato del tennis molti anni fa. Mi trovavo in un periodo dove non ero in pace con me stesso mentalmente, e avevo bisogno di trovare di nuovo l’ispirazione. Avevo bisogno di ritrovare la passione del gioco e tornare a divertirmi. Quindi il mio miglior amico divenne il tennis e su di lui facevo affidamento. Ho passato giorni e giorni in questo stato, ed è per questo che dico di essermi innamorato del tennis, mi procurava grande estasi e sentivo le farfalle nello stomaco ad ogni match. Apprezzo questo genere di cose più di qualsiasi vittoria, è una sensazione speciale. Ti faccio un esempio: il secondo set di oggi per me significa molto per me, più di una delle mie vittorie precedenti. Persino quando non stai giocando bene, riesci a lottare e hai la meglio su di te e sul tuo avversario. Essere capace di portare a casa una partita del genere conta molto.
Parlando di innamoramenti, pensi che in passato esserti innamorato di qualcos’altro abbia ritardato la tua crescita?
A cosa ti riferisci? (Sorride) Va avanti, dillo. Non c’è alcun problema.
Quando ero giovane mi piacevano molto le giovani ragazze, e alcune volte mi sono fatto distrarre. Quindi vorrei sapere se anche tu sei stato distratto da questa cosa.
Ora ti meriti la miglior risposta che possa dare. Fammici pensare bene (risate). Ragazzi, questa è la cosa migliore che abbia mai sentito. Oh, wow. Parlando seriamente, io cerco sempre di lasciare tutto il resto fuori dal campo. Quando ero più giovane avevo difficoltà nel differenziare l’amore personale dall’amore per il tennis o verso qualsiasi altra cosa, sicuramente. C’è stato un periodo in cui non ero molto sicuro su come gestire le due cose allo stesso tempo. Ma alla fine si impara e si cresce. Non voglio dire di aver imparato dai miei errori, però ho imparato da me stesso e la cosa mi ha aiutato. E spero che mi servirà da lezione per il futuro su qualsiasi cosa dovessi innamorarmi.
Buona fortuna.
Grazie (Sorride).