Roddick a tutto tondo parla di Federer, Wimbledon, segreti e... pannolini

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Roddick a tutto tondo parla di Federer, Wimbledon, segreti e… pannolini

A Melbourne per presentare la sua prossima introduzione alla Hall of Fame, Andy Roddick racconta con la sua solita simpatia della sua vita passata e del suo presente

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Dopo l’incontro con la stampa ed il bagno di folla sulla Rod Laver Arena, Andy Roddick ha continuato il suo “promo trip” australiano per la sua inclusione nella Hall of Fame con un’intervista a Channel 7, da anni il canale ufficiale del tennis in Australia. La prima battuta è sul tweet di congratulazioni inviato da Roger Federer: “Quell’uomo è davvero insopportabile, deve vincere anche a Twitter!

Naturalmente scherzo – ha subito spiegato Andy – è stato molto carino da parte sua. Sicuramente sono l’indiziato n.1 per essere una persona che gli vuole male oppure invidioso dei suoi successi. Ma non ho altro che rispetto per lui, perché questo messaggio dà la misura della grande persona che è”.

Il successo che gli è mancato in carriera è stato ovviamente quello nel torneo di Wimbledon, cui arrivò molto vicino nel 2009, perdendo la finale per 16-14 contro la sua nemesi Federer. “Camminavo per i ground di Church Road proprio poco tempo fa, e pensavo a quanto sarebbe bello poterlo fare da campione di Wimbledon. C’è uno spazio vuoto sulla mensola del soggiorno, ma sono comunque contento della mia carriera”.

La nascita di suo figlio Henk ha ovviamente cambiato la vita del neo-padre Andy: “Non so se sono un buon cambiatore di pannolini, certamente sono un frequente cambiatore di pannolini. Come tutti i neo-padri odio allontanarmi da lui, fino a quando non arriva il momento di andare a dormire e mi rendo conto che riuscirò ad avere 6-7 ore di sonno ininterrotto…”.

La mattinata seguente Roddick è poi stato ospite della Blue Room negli Australian Open, uno spazio all’interno dei ground di Melbourne Park nel quale il popolare giornalista tennistico Nick McCarvel parla con i personaggi del grande tennis. Lì ha rivelato come considera la sua miglior partita di sempre proprio la finale di Wimbledon 2009, nonostante la sconfitta finale, e che sebbene sia stato a un punto (o quasi) dal vincere quel match ed il titolo di Wimbledon, è anche stato ad un punto dal perdere l’unico titolo dello Slam che ha conquistato, in quanto dovette salvare due match point contro Nalbandian nella semifinale degli US Open 2003.
Inoltre abbiamo saputo come la notizia di questa introduzione alla Hall of Fame abbia costituito una notevole prova di maturità per Roddick: “Io sono terribile a mantenere i segreti, però ho saputo della decisione della Hall of Fame a fine novembre e non ho potuto dirlo a nessuno fino ad oggi. È stato davvero difficile.”

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