dai nostri inviati a Parigi, Chiara Gheza e Luca Baldissera
La sessione diurna del primo giorno del Rolex Paris Masters 2017 vede in programma ben sei incontri di singolare. Il torneo prende il via in un’atmosfera ancora sonnacchiosa con gli spettatori che lentamente iniziano a prendere posto nell’Accor Hotels Arena di Parigi Bercy. Pronti via e sull’affascinante campo centrale l’olandese Robin Haase si libera in meno di un’ora di gioco dello statunitense Steve Johnson, infliggendogli un 6-2, 6-1 che non ammette repliche. I due giocatori non si erano incontrati mai su un campo di gioco prima di questo lunedì parigino. A far la differenza la maggior lucidità di Haase e le sue geometrie da fondo campo, al secondo turno lo attende Alexander Zverev. Sul court numero uno nel frattempo cade un altro rappresentante USA: il lucky loser Peter Gojowczyk infatti si sbarazza a sorpresa di Ryan Harrison con il punteggio finale di 7-6, 6-3. Gojowczyk gioca in modo aggressivo fin dalle prime battute e tale decisione paga contro un Harrison spento e meno incisivo del solito al servizio. Ora per il tedesco ci sarà Dominic Thiem.
La giornata prosegue con un incontro molto interessante. Scende infatti sul terreno di gioco il primo rappresentante francese di oggi: Nicolas Mahut che affronta il canadese Vasek Pospisil. I due danno vita a una partita equilibrata e piacevole che scatena i, peraltro pochi, tifosi francesi sugli spalti del centrale. Pospisil parte alla grande conquistando il primo set con il punteggio di 7 giochi a 5. Gli scambi sono spettacolari con i contendenti che si danno battaglia a rete. Nel secondo parziale è il francese ad avere la meglio con lo stesso identico punteggio. Un match così equilibrato non poteva avere conclusione più degna di un tiebreak in un terzo set dove nessuno dei due giocatori ha avuto occasioni per strappare il servizio all’avversario. Nicolas dimostra maggior tenuta mentale e fisica e vola al prossimo turno dove lo aspetta Pablo Carreno Busta. Un bel pensiero, con frecciatina implicita alla federazione francese, nel post-match, Mahut lo ha rivolto all’amico e compagno di vent’anni di tour Paul-Henry Mathieu: “Ho voluto esserci per il suo ultimo incontro, è stato un peccato ci fosse così poca gente, non era abbastanza calda l’atmosfera in quel campo secondario“.
Il coreano Hyeon Chung elimina con un sorprendente 6-0, 6-2 il maggiore dei fratelli Zverev, Mischa, regalandosi un secondo turno contro il numero uno del mondo Rafael Nadal. Sul campo uno non c’è partita e tra gli applausi del suo team Chung passeggia sull’attonito e impotente tedesco. Gli spettatori di questo court non sono oggi fortunati visto che anche il terzo incontro in programma termina in un’ora esatta di gioco con supremazia assoluta del serbo Filip Krajinovic sul giapponese Yuichi Sugita. Sarà 6-4, 6-2 alla fine per Filip, che trova un’ottima giornata al servizio. Per lui ora Sam Querrey. Il programma diurno di singolare si conclude con il primo dei due derby francesi della giornata: Gilles Simon contro Jeremy Chardy. Il match si avvia sul filo dell’equilibrio con i due transalpini che danno vita a lunghi scambi e giochi infiniti. È solo un’illusione. Sul tre pari l’equilibrio si rompe e Chardy dilaga. Simon, troppo falloso, non può nulla e dopo aver perso per 6-3 il primo parziale, cede di schianto nel secondo. Il 6-0 finale è severo ma giusto. Un giocatore come Gilles, che fa della solidità il suo punto di forza, nel momento in cui perde regolarità, va incontro inevitabilmente al disastro (solo 9 punti per lui nel secondo set). “Non avevo energie, mi sentivo svuotato, e più il match andava avanti, peggio era. Non potevo fare molto“, si è giustificato Gilles in conferenza stampa. Per Jeremy ora lo spagnolo Roberto Bautista-Agut.
Sessione serale
Come poteva essere pronosticabile sulla carta, la sfida dei grandi rovesci transalpini, l’imprevedibile ed esplosivo bimane di Benoit Paire opposto al monomane elegante e classico di Richard Gasquet, si indirizza inizialmente in favore dell’ex numero 7 ATP. Richard gioca solido accelerando nei momenti giusti, Benoit si accende a sprazzi, concedendo però troppi errori gratuiti. Il primo set viene incamerato senza affanno da Gasquet, e quando nel game d’apertura del secondo un attacco strappato da Paire va sotto il nastro, regalando un ulteriore break di vantaggio all’avversario, la partita sembra già segnata. Gli spettatori della session soirée, finalmente abbastanza numerosi in un lunedì non certo affollato, cercano di sostenere il giocatore in difficoltà, ma il barbuto Benoit è agitato, discute con l’arbitro gesticolando in modo plateale, sembra anche irrigidito a livello muscolare. Come sua abitudine, va anche terribilmente di fretta tra un punto e l’altro, e quasi non aspetta che il ribattitore sia pronto prima di servire. La sua frenesia, e il suo tennis sincopato fatto di accelerazioni improvvise alternate a tocchi delicati o a palle cariche e lente, alla fine fa breccia nel gioco di Gasquet, raggiunto e superato fino a dover affrontare tre set-point nel decimo game. Richard salva i primi grazie a due errori di Benoit, ma alla fine cede, e si arriva a un terzo set abbastanza sorprendente per quanto visto fino a metà del secondo parziale. Paire adesso si siede a terra invece che sulla panchina al cambio campo, come per fare dello stretching alle gambe. Mentre sulle tribune le voci che gridano “Allez Richard” si mescolano a quelle che inneggiano a Benoit, i due in campo strappano applausi con alcuni colpi spettacolari. La svolta avviene nel settimo game quando con due errori gratuiti consecutivi Paire cede il servizio e si trattiene a stento dal distruggere la racchetta sul terreno di gioco. Gasquet a questo punto non deve far altro che tenere due volte la battuta per fare suo l’incontro, cosa che gli riesce soprattutto grazie ai regali e al nervosismo di Benoit, per passare al secondo turno dove troverà Grigor Dimitrov.
In chiusura di questa prima giornata di torneo entra in campo ancora un tennista francese, Julien Benneteau, che incontra Denis Shapovalov. Il giovane canadese, rispetto alle ultime brillanti prestazioni, appare molto teso in avvio di match. Per lui diversi errori su palla bassa commessi per eccessiva rigidità di gambe. Dall’altra parte l’esperto francese serve benissimo nei momenti importanti, e il break conquistato nel terzo gioco gli è sufficiente per chiudere il primo set 6-4 senza concedere nemmeno un’occasione all’avversario sulla propria battuta. Il secondo set parte in modo equilibrato, Shapovalov è più solido e continuo con le sue accelerazioni e i suoi attacchi, ma Benneteau risponde colpo su colpo e fa valere in particolare un’ottima giornata a livello di rendimento del servizio, sia con la prima che con la seconda palla. Quando nel nono game il francese piazza il secondo break del match si potrebbe pensare che les jeux sont faits: e infatti, nonostante un attimo di comprensibile tensione, che gli costa la prima palla break contro della partita, al terzo match point Julien fa suo l’incontro, prenotandosi l’ennesimo derby contro Jo-Wilfried Tsonga.
Risultati:
H. Chung b. M. Zverev 6-0 6-2
R. Haase b. S. Johnson 6-2 6-1
[LL] P. Gojowczyk b. R. Harrison 7-6(5) 6-3
[WC] N. Mahut b. [Q] V. Pospisil 5-7 7-5 7-6(4)
[Q] F. Krajinovic b. Y. Sugita 6-4 6-2
[Q] J. Chardy b. G. Simon 6-3 6-0
R. Gasquet b. B. Paire 6-3 4-6 6-4
[WC] J. Benneteau b. D. Shapovalov 6-4 6-4