Roma le fa tremare, le big vincono lo stesso

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Roma le fa tremare, le big vincono lo stesso

ROMA – Lotte e rischi per Sharapova, Ostapenko e Svitolina. Masha fatica a chiudere contro Gavrilova, che sfiora la seconda impresa a (troppe) poche ore dalla prima

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Quel che non ha sudato Simona Halep lo hanno sudato tutte le altre. Elina Svitolina, la campionessa in carica, Jelena Ostapenko, l’ultima vincitrice del Roland Garros e Maria Sharapova, plurititolata al Foro sono state costrette a faticare tanto, tanto, tanto per staccare il pass per i quarti di finale degli Internazionali e tenere vive le loro ambizioni romane.

NIGHT AND DAY – Il punteggio finale della siberiana inganna in parte, perché il 6-3 6-4 non racconta nessuna delle difficoltà sperimentate contro Daria Gavrilova nell’arco dell’ora e mezza di gioco. Avanti con autorità dai primi game, a un set d’apertura dominato per larga parte Sharapova non è mai riuscita a far seguire uno strappo definitivo fino al terzo match point, con tanto di doppi falli multipli al momento di servire per la vittoria. La sua “mezza connazionale” è riuscita a tenersi dentro l’incontro, abbozzando anche una rimonta che unita a quella di ieri avrebbe avuto del clamoroso.

Di nuovo in campo appena quattordici ore dopo la vittoria notturna contro Garbiñe Muguruza, alla quale aveva recuperato uno svantaggio di quattro a zero nel set decisivo fino a vincere alle due del mattino, oltre le tre ore di gioco e con due match point annullati, Gavrilova si è spremuta come un tubetto di dentifricio quasi finito, arrivando addirittura a credere nel secondo miracolo (come testimoniano le racchette maltrattate sugli ultimi punti). La programmazione non è stata generosa con Daria, concedendole troppo poco tempo per recuperare.

 

Che il match non sarebbe stato come bello né tirato come l’ultimo precedente, la semifinale del 2015, era quindi ovvio fin dall’inizio. Il rischio al massimo era che Sharapova sottovalutasse l’impegno, credendo di trovarsi davanti un’avversaria del tutto spompata e che invece, mischiando grinta e moonball agli errori gratuiti in suo favore, ha onorato una battaglia quasi persa in partenza. “Questo è il genere di situazione in cui devi concentrarti su te stessa” ha detto in conferenza stampa Masha, per la quale c’era in ballo il ritorno alla posizione numero trentuno – almeno – del ranking WTA, che significa testa di serie certa a Porte d’Auteuil. E quindi tabelloni più semplici, con la possibilità di scalare ancora e in fretta verso le posizioni che le appartenevano prima dello scandalo Meldonium. “Essere nel seeding a uno Slam non è ovviamente l’obiettivo finale, ma è un passo nella direzione giusta”.

RISVEGLI – Per farne un altro servirà scavalcare Jelena Ostapenko domani nei quarti di finale. Falsa partenza oggi per la lettone, opposta a una Johanna Konta che a conti fatti conferma i suoi punti deboli più noti. Un bilancio passivo in carriera sul rosso (7-14) denota una superficie frequentata poco e con scarsi risultati, così come la quarta rimonta consecutiva subita da top 10 parla di una difficoltà, forse anche psicologica, nel mantenere il livello all’altezza necessaria al passare dei minuti. La storia è anche oggi più o meno quella: Ostapenko inizia al rallentatore, sparacchiando troppe palle ma alla fine trova il tennis che vuole e manda di traverso la torta alla britannica (rovinare compleanni sembra essere diventata una delle sue attività preferite: negli ultimi mesi ha battuto già tre festeggiate). La difesa del titolo a Parigi, impresa che si preannuncia addirittura più dura di quella compiuta per vincerlo, passa anche da successi così.

Il primo e più grosso spavento di giornata se lo era preso invece Svitolina, opposta a Daria Kasatkina nel succulento match-up d’apertura. Il bagel incassato nel set d’apertura è prodotto di una prestazione infuocata della sua avversaria, ma dopo i tre soli i punti vinti al servizio in tutto il primo parziale l’ucraina ha reagito con una splendida risalita che la mantiene in corsa per la conferma del titolo. “Tornare da campionessa in carica è un bene e un male allo stesso tempo”aveva detto all’arrivo a Roma, “perché se hai vinto vuol dire che sai come giocare dell’ottimo tennis lì, e magari ne sai qualcosa di più delle avversarie. Allo stesso tempo però tutti si aspettano che tu giochi bene”. La ventina di minuti di ritardo che ci ha messo per riuscirci, per sua fortuna ma anche per suo merito, si è comunque rivelata innocua.

Risultati:

[1] S. Halep b. [13] M. Keys W/O
[4] E. Svitolina b. [14] D. Kasatkina 0-6 6-3 6-2
[5] J. Ostapenko b. J. Konta 2-6 6-3 6-4
[11] A. Kerber b. M. Sakkari 6-1 6-1
A. Kontaveit b. [8] V. Williams 6-2 7-6(3)
M. Sharapova b. D. Gavrilova 6-3 6-3
[7] C. Garcia b. [9] S. Stephens 6-1 7-6(7)
[2] C. Wozniacki b. [15] A. Sevastova 6-2 5-7 6-3

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WTA Pechino, altra rimonta vincente per Paolini: batte Yuan e vola al 3° turno, sarà la n.1 italiana

L’azzurra rimonta Yuan in tre set, cancellando le certezze della cinese. Supererà Cocciaretto da lunedì prossimo

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Jasmine Paolini - Pechino 2023 (Twitter @ChinaOpen)
Jasmine Paolini - Pechino 2023 (Twitter @ChinaOpen)

J. Paolini b. Y. Yuan 2-6 6-3 6-4

L’azzurra Jasmine Paolini conquista gli ottavi di finale al WTA di Pechino battendo in rimonta Yuan Yue, n. 146 del ranking WTA, 2-6 6-3 6-4 in 2ore e 10′.

Adesso l’italiana attende la vincente del match tra Aryna Sabalenka e Katie Boulter per un’avvincente sfida degli ottavi di finale. Gara odierna molto intensa, con la padrona di casa che ha cominciato molto bene il match, non consentendo alla sua avversaria di entrare agevolmente in partita. La n. 36 del ranking ha sofferto molto con la prima di servizio, con la quale ha vinto solo il 51% di punti.

 

Avvio di gara positivo per la cinese che strappa subito il servizio all’azzurra. Il controbreak rimette tutto in parità, prima che la toscana subisca un filotto di quattro giochi consecutivi che archivia il primo parziale. Yuan domina il gioco mettendola sul piano del ritmo e trovando profondità sia con il dritto che con il rovescio. Paolini indietreggia molto ed è costretta molto sulla fase difensiva.

Nel secondo set cala il ritmo degli scambi e Paolini riesce a dir la sua. E’ soprattutto col dritto che Yuan comincia a regalare qualcosa e subisce il break nel secondo gioco. Poi la toscana cede il servizio nuovamente nel terzo game, ma, ormai, è padrona del gioco e torna nuovamente avanti di un break (3-1). Nessuna chance per Yuan di rientrare nel parziale e tutto si decide nel terzo set.

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La cinese manca di esperienza e non riesce a opporre resistenza a Paolini che diventa straripante in avvio di terzo set. Mette i piedi in campo e trova profondità con il dritto. Due break di fila valgono lo 0-3 in favore della toscana. Yuan prova una reazione, recupera uno dei due break a sfavore, ma nel game decisivo subisce il servizio dell’azzurra che col dritto si apre le porte degli ottavi di finale.

Questo successo permette a Jasmine di fare un bel balzo in classifica. L’azzurra ha infatti incamerato 120 punti. Lunedì 9 ottobre Paolini scarterà i 60 punti del suo 17° miglior torneo, quindi al momento ne ha guadagnati 60 netti e così nel ranking virtuale l’azzurra si trova al 30° posto: è già certa di ritoccare il suo best ranking (era stata al massimo n.33) e di superare Elisabetta Cocciaretto sul trono della prima tennista italiana nel ranking WTA.

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WTA Pechino, Swiatek avanti senza strafare. Bene Garcia e Wang Xinyu

Garcia batte Baindl in due comodi set. La numero due del mondo non gioca il suo miglior tennis ma batte Sorribes Tormo

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Iga Swiatek - Pechino 2023 (X @wta)
Iga Swiatek - Pechino 2023 (X @wta)

In questo lunedì al WTA 1000 di Pechino ci si concentra sui primi e secondi turni della parte bassa del tabellone. Ecco una prima carrellata di risultati della mattinata.

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Lesia Tsurenko b. Lin Zhu 6-0 3-0 rit.

 

Nel primo match di giornata, la tennista ucraina Tsurenko gioca un tennis perfetto complici i problemi fisici della tennista di casa Zhu, che dopo non aver vinto neanche un game è costretta a ritirarsi. Lesia Tsurenko accede dunque al secondo turno in cui affronterà la vincitrice del WTA di Tokyo, Veronika Kudermetova.

[2] Iga Świątek b. Sara Sorribes Torno 6-4 6-3

Esordio poco convincente per l’ex numero 1 del mondo Iga Swiatek, che concede quattro break alla tennista spagnola Sara Sorribes Tormo, prima di vincere il match 6-4 6-3. La tennista polacca approfitta tuttavia dei problemi al servizio della 26 enne spagnola (7 doppi falli), conquistando sette break. La tennista polacca classe 2001 affronterà la 23 enne francese Varvara Gracheva al secondo turno.

[9] Caroline Garcia b. Katerina Baindl 6-2 6-4

Conferma il suo ottimo rendimento su cemento Caroline Garcia, che con un 6-2 6-4 si assicura un posto nel secondo turno del tabellone principale. La tennista francese approfitta della sua prima di servizio e del tennis poco brillante della tennista ucraina Katerina Baindl per portare a casa questo match. Dopo la finale conquistata a Guadalajara, Caroline Garcia punta ad arrivare in fondo al tabellone anche nel Master di Pechino. Al secondo turno affronterà la tennista kazaka Yulia Putintseva.

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Anhelina Kalinina b. Daria Saville 6-2 7-6(5)

Dopo aver eliminato nel primo turno turno di tabellone principale la vincitrice di Wimbledon Market Vondrousova, la tennista ucraina Angelina Kalinina spazza via in poco più di un’ora e mezza di incontro la tennista australiana Daria Saville. La differenza di classifica tra le due (Kalinina 28 WTA, Saville 247 WTA), ha reso il match a senso unico con un equilibrio soltanto nel secondo set, in cui la tennista australiana è riuscita a strappare un tibreak, perso poi meritatamente. Avanza dunque Angelina Kalinina che al terzo turno dovrà vedersela con la vincente del match tra Caroline Garcia e Yulia Putintseva.

Xinyu Wang b. [WC] Vera Zvonareva 6-4 6-3

Per la tennista di casa Xinyu Wang è tutto molto semplice nel match contro la 39enne russa Vera Zvonareva. Wang nonostante i due break subiti nel primo set riesce a portarsi in vantaggio e a chiudere poi nel secondo set, in cui salva 3 palle break recuperando un game al servizio dal punteggio di 0-40. Chiude al terzo match point concesso dalla tennista russa, e passa al secondo turno dove affronterà la vincente del match tra la testa di serie numero 11 Daria Kasatkina e l’egiziana Mayar Sherif.

[7] Ons Jabeur [7] b. Ashlyn Krueger 6-3 6-4

La tennista tunisina Ons Jabeur, finalista di Wimbledon delle ultime due edizioni, accede al secondo turno del tabellone principale del WTA 1000 di Pechino, sconfiggendo la tennista 19 enne americana Ashlyn Krueger. Nel primo set Jabeur mantiene tutti i suoi turni di servizio, annullando l’unica palla break concessa. Ottiene due break e porta a casa il set con un netto 6-3. Ad inizio secondo set Jabeur perde il servizio due volte, ma riesce a rimediare in risposta. Chiude il secondo set con il punteggio di 6-4. Affronterà al secondo turno la tennista ucraina Marta Kostyuk.

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Renato Nunziante

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Qinwen Zheng sulla rottura col coach Wim Fissette: “lo capisco ma non lo perdono”

La tennista cinese accusa l’allenatore belga di essere segretamente entrato in contatto con il team di Naomi Osaka durante lo US Open

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Qinwen Zheng - Toronto 2022 (Twitter @NBOtoronto)
Qinwen Zheng - Toronto 2022 (Twitter @NBOtoronto)

Continuano a tener banco le dichiarazioni di Qinwen Zheng dopo la rottura del rapporto con il suo allenatore Wim Fissette. Come è noto i due avevano cominciato la loro frequentazione professionale nello scorso giugno per formare un binomio che è naufragato negli ultimi giorni, in favore di un riavvicinamento del coach belga a una delle sue ex-allieve, Naomi Osaka.

Nella giornata di domenica 1 ottobre il sito spagnolo “puntodebreak.com” riporta una nuova dichiarazione della numero uno cinese che concede delle “attenuanti” al suo ormai ex-allenatore, pur rimanendo ferma nel condannarlo dal punto di vista morale.

Ho saputo durante lo US Open” – racconta Zheng – “che Wim aveva avuto dei contatti con la squadra di Osaka. Al termine di un match mi ha confessato di non sentire nessun legame con me, cosa di cui non mi aveva mai fatto cenno. Dopo una settimana, mi ha detto che avrebbe iniziato una nuova collaborazione con lei. È stato” – prosegue l’atleta di Shiyan – “un vero shock per me, per il mio staff e per la mia famiglia. Ho pianto per questo”.

 

Posso capire” – concede infine la numero ventitré del mondo – “la sua scelta, nel senso che probabilmente Naomi può assicurargli un trattamento economico migliore. In fondo ha una famiglia da mantenere. Questo però non significa che lo perdonerò”.

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