'Il Rinascimento del tennis italiano', un libro del duo Martucci-Bertolucci, è in libreria

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‘Il Rinascimento del tennis italiano’, un libro del duo Martucci-Bertolucci, è in libreria

In 204 pagine suddivise in sette capitoli, il ‘Braccio d’Oro’ del tennis italiano e l’attuale collaboratore FIT ripercorrono la storia degli ultimi anni del tennis italiano. Dalle regine Schiavone, Pennetta, Vinci ed Errani fino a Sinner e Musetti

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È uscito, edito da Pendragon, un libro scritto a quattro mani da Vincenzo Martucci, a lungo inviato di Gazzetta dello Sport per un centinaio di tornei dello Slam (oltre che per sette Olimpiadi estive) e oggi collaboratore della FIT, e Paolo Bertolucci, il noto “Braccio d’Oro” del tennis italiano, ex n.12 del mondo nell’agosto 1973, protagonista vittorioso di sei tornei ATP, fra i quali Amburgo è quello di maggior prestigio. Il tennista di Forte dei Marmi ha firmato l’unica Coppa Davis vinta dagli azzurri nel 1976. Oggi è il telecronista “talent” di Sky più apprezzato.

Il libro si intitola “Il Rinascimento del tennis italiano, costa 16 euro ed è stato finito di stampare nel mese di giugno 2020. Sono 204 pagine suddivise in sette capitoli:

  • La stagione dimezzata
  • E il tennis creò la donna
  • L’interregno
  • Gli incompiuti
  • Fenomeno Fognini
  • Generazione Cecchinato
  • Berrettini-Sinner
  • Ritorno al futuro

La struttura di questi capitoli propone, in vari paragrafi, inizialmente una serie di considerazioni scritte da Martucci chiosate da un sintetico commento finale in corsivo di Bertolucci. È un libro che si legge bene e che, fatto salvo il periodo ribattezzato di interregno – fra il 1983 e la storia del centro federale di Cesenatico (di cui Bertolucci fu il direttore) e il 2000 –  ripercorre la storia di questi ultimi anni di tennis italiano dal 2000 in poi, quando a seguito degli eccellenti risultati di Silvia Farina (sfortunata a fermarsi a n.11, dopo essere stata più volte sull’orlo di diventare la nostra prima top 10) si sono poi affermate, fra una vittoria in Fed Cup e l’altra, le regine azzurre del nostro tennis, Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani.

Insomma, si rilegge tutto quanto accaduto, fino ad arrivare ai tempi nostri dei Berrettini e Sinner dopo la decade in cui Fognini è stato il leader del tennis italiano, passando attraverso l’exploit parigino di Cecchinato che sembra infondere nuova fiducia a tutto l’ambiente tennistico italiano, coach e team privati primi protagonisti finalmente con il sostegno della FIT, cui Martucci attribuisce grandi meriti.

Si tratta di un ripasso di storia del tennis italiano che sfocia nell’approdo record di otto tennisti azzurri fra i primi 100 ATP, storia che sembra improntata ad un futuro ancora più ottimistico. Tutto dipenderà, ovviamente, dai progressi che i vari Berrettini, Sinner, Musetti, Zeppieri, Nardi, riusciranno a compiere.

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