Brandon Nakashima vince il Challenger di Brest

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Brandon Nakashima vince il Challenger di Brest

Il ventenne americano vince il suo secondo titolo stagionale e continua la sua impetuosa scalata. Fuori nei quarti Federico Gaio

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Brandon Nakashima ad Atlanta 2021 (Credit: @nextgenfinals on Twitter)
 

Il teenager americano di origini vietnamite (di appena 13 giorni più ‘vecchio’ di Sinner) trionfa nel Challenger 90 di Brest (cemento indoor), non lasciando per strada nemmeno un set in tutto il torneo. In finale, contro il portoghese Joao Sousa (n.173 ATP), non ha avuto alcun problema e ha alzato il trofeo imponendosi 6-3 6-3 in poco più di un’ora. Per lui è il secondo successo stagionale nel circuito Challenger (il totale sale così a tre), dopo la vittoria di febbraio a Quimper, confermando di gradire moltissimo i campi bretoni. Ma ricordiamo soprattutto che in stagione Nakashima ha giocato due finali ATP 250 a Los Cabos (sconfitto da Isner) e Atlanta (battuto da Norrie), in un’estate per lui indimenticabile. Del resto la sua rapidità di piedi, la velocità di palla e le sue geometrie mai banali l’hanno da tempo imposto all’attenzione come il più promettente dei giovani americani assieme a Jenson Brooksby (n.56 ATP). Intanto si guadagna il nuovo best ranking alla posizione n.65, di un’incollatura davanti ai nostri Mager e Musetti.

Quanto al 32enne Joao Sousa diciamo che nella finale non ha mai avuto una vera chance (nessuna palla break contro tre servizi persi). Lo consolerà in parte il piccolo recupero in classifica fino al n.151 ATP, ben lontano comunque da quella posizione n.28 che aveva toccato nel 2016. Purtroppo nei quarti il portoghese aveva eliminato il nostro Federico Gaio in un match dove il faentino ha davvero sprecato una grande occasione. Infatti nel terzo set, in vantaggio 4-2, ha mancato due palle per il doppio break. Poi si è incartato e si è fatto portare ad un tie-break che, pur combattuto (anche qui l’azzurro era avanti 5-3), non gli è stato favorevole. 6-3 6-7(5) 7-6(5) il punteggio finale per il suo avversario.

In bassa Baviera, nel paesino di Ismaning (Challenger 80, cemento indoor) vittoria a sorpresa di Oscar Otte (n.135 ATP) che, pur faticando quasi in ogni partita (tre volte al terzo set), proprio in finale passeggia (6-4 6-4) contro il veterano slovacco Lukas Lacko (n.212 ATP) e conquista a 28 anni il suo nuovo best al n.127. Per il tedesco di Colonia è il terzo successo Challenger in carriera.

A Las Vegas (Challenger 80, cemento outdoor) vince lo statunitense JJ Wolf (n.191 ATP) che batte abbastanza nettamente (6-4 6-4) il connazionale di origini macedoni Stefan Kozlov (n.247 ATP) che nel secondo turno era sopravvissuto in maniera rocambolesca, annullando ben otto match point all’inglese Aidan McHugh per poi prevalere dopo tre ore e mezza di autentica battaglia. Sembrava il classico segno del destino che battezzava l’uomo in missione, lanciato verso la sua quarta vittoria Challenger. Ma il 23enne Wolf, nativo dell’Ohio, ha subito chiarito di non essere d’accordo e che se c’era qualcosa da festeggiare sarebbe stato il suo quinto titolo (Columbus, Champaign, Numea e di nuovo Columbus i precedenti).

Al Challenger 80 di Lima (terra battuta) la finale è tra il favorito Juan Manuel Cerundolo (n.94 ATP e seconda testa di serie) e il redivivo cileno Nicolas Jarry, tornato alle competizioni a fine 2020 dopo la squalifica per doping, da lui sempre duramente contestata, e vincitore quest’anno del Challenger di Salinas e finalista in altre due occasioni. Il cileno domina 6-2 il primo set, senza concedere nemmeno una palla break e nel secondo parziale contiene con autorità il ritorno del 19enne mancino argentino. Jarry chiude al primo match point (6-2 7-5) e continua nel suo disperato tentativo di risalire la china e di recuperare quella classifica (n.38 ATP nel 2019) che sembrava dar ragione a chi (Toni Nadal ad esempio) vedeva in lui un predestinato. Certo la strada è ancora lunga (con questa vittoria dovrebbe risalire al n.163) ma il talento non gli è mai mancato e ora il 26enne cileno sembra anche aver acquisito una nuova consapevolezza. Per il più giovane dei fratelli Cerundolo la parziale consolazione del nuovo best ranking al n.86.

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