ATP Madrid: Tsitsipas doma Rublev in tre set, Zverev caparbio su Auger-Aliassime

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ATP Madrid: Tsitsipas doma Rublev in tre set, Zverev caparbio su Auger-Aliassime

MADRID – I due match della sessione serale decretano la semifinale Tsitsipas-Zverev, re-match di Montecarlo. Battuti i fallosi Rublev e Auger-Aliassime

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Stefanos Tsitsipas – ATP 1000 Madrid (foto via Twitter @MutuaMadridOpen)
 

Da Madrid, il nostro inviato

[4] S. Tsitsipas b. [6] A. Rublev 6-3 2-6 6-4

Stefanos Tsitsipas raggiunge la decima semifinale in un Masters 1000 della sua carriera battendo per la quinta volta Andrey Rublev 6-3 2-6 6-4, portandosi avanti 5-4 negli scontri diretti. I due tennisti dallo stile offensivo, che amando entrambi le verticalizzazioni con la differenza che il greco amplia il suo gioco con discese a rete mentre il russo resta più stabile sulla linea di fondo, si erano affrontati due volte sulla terra rossa (sempre in finale) spartendosi i titoli di Amburgo 2020 (vittoria Rublev), e Montecarlo 2021 (vittoria Tsitsipas). Il match che ha aperto la sessione serale del Manolo Santana Stadium è stato incerto nel punteggio fino alla fine ma a livello di spettacolo non ha offerto molto, perché troppo inframezzato da errori gratuiti e punti dettati dalla battuta.

IL MATCH – Dopo un primo set in cui la battuta per entrambi ha ricoperto un ruolo fondamentale, era inevitabile che si chiudesse con un ace, il quinto del greco, che ha chiuso 6-3 in 38 minuti. Il break che gli ha permesso di accumulare questo vantaggio era arrivato nel secondo game, l’unico con delle palle break, il più lungo di tutto il set, durante il quale il Rublev si è mostrato al pubblico spagnolo nella sua massima espressione. Ha fatto e disfatto in continuazione, dando l’impressione di potersi salvare, salvo poi capitolare alla quinta palla break si Sasha. Sulla singola accelerazione Rublev tira più veloce ma la sensazione dagli spalti è che, mediamente durante lo scambio, i colpi del greco siano più potenti. 

Anche nel secondo set è un ace di Tsitsipas a risultare forse fondamentale, ma a parti inverse. Nel sesto game il greco esordisce con una battuta vincente; Andrey non è molto convinto, osserva il segno lasciato dalla palla con attenzione e solo dopo qualche secondo di attesa alza il dito per chiedere la verifica. La giudice di sedia, che intanto aveva già chiamato il punteggio, giustamente gli nega il replay, con prevedibile polemica di Rublev. Il pubblico, che in questi casi si lancia in una pioggia di fischi – più per spirito goliardico che altro – in questo caso decide di sostenere il russo cercando di spronarlo a fare meglio. In effetti il match è troppo legato alla battuta e agli errori dei due tennisti, e lo spettacolo su un campo centrale praticamente pieno stenta a decollare. Rublev intanto termina senza grandi sfoghi di rabbia la sua sterile polemica e, anziché lasciarsi andare al nervosismo, prova una nuova tattica che, detto molto banalmente, consiste nel giocare a tennis al massimo delle proprie possibilità. 

Il 24enne n.8 del mondo sciorina un gran tennis condensato in pochi game, quanto basta per passare nettamente in vantaggio: con un passante di dritto vincente si porta a palla break, e una smorzata di rovescio del greco che a fatica arriva al nastro concretizza la chance. Poco dopo il parziale termina con un fulminante rovescio lungolinea vincente che prende in contropiede il suo Tstistipas; con questo gran colpo il match si rimette il match in parità in termini di set, 6-3 2-6, dopo 73 minuti. Entrambi i tennisti lasciano il campo prima del terzo set per tre minuti sfruttando il toilet break. Il parziale decisivo, anche questo appannaggio della battuta, resta in equilibrio fino al 4 pari: Rublev, che si era comportato tutto sommato bene fino a quel momento, sbaglia più del dovuto e manda l’avversario a mandare per il match. Sono nuovamente gli errori del russo ad essere decisivi perché Stefanos gli concede due palle per tornare in parità, ma Andrey sbaglia due volte di lunghezza con dritto. Il 23enne n.5 del mondo non concede altre chance e chiude pochi secondi prima dello scoccare delle due ore.

[2] A. Zverev. [8] F. Auger-Aliassime 6-3 7-5

Alexander Zverev batte per la quinta volta in carriera su sette incontri il canadese Felix Auger-Aliassime col punteggio di 6-3 7-5. Il tedesco centra la 40esima vittoria su un top10, cifra notevole per il 23enne che raggiunge anche la terza semifinale al Mutua Madrid Open proseguendo nel migliore dei modi la difesa del titolo. Il n.10 del mondo invece, che finora in questo torneo aveva perso solamente sei game in due incontri (di cui tre con Sinner), incappa in una sconfitta in cui, come dimostra la reazione di orgoglio e di tecnica nel secondo set, lascia amaro in bocca quanto meno per non aver raggiunto il tiebreak e per un inizio di match troppo passivo. In ogni caso ha dimostrato a tratti di poter competere con il tedesco e, confermando il buon lavoro svolto assieme a Toni Nadal, presente anche oggi nel suo box.

Zverev nel primo set passa subito avanti di un break nel terzo game, e perdendo tre solo ’15’ alla battuta, lo fa suo con un secondo vantaggio certificato da una saetta di dritto vincente; 34 minuti per un 6-3 giocato in un Manolo Santana leggermente più scarno rispetto al primo match, ma non meno partecipe. Il tennista tedesco, campione su questa terra rossa due volte in passato, ha un gioco che gli permette di dominare con chiunque, ma il suo più grande difetto sono i momenti in cui si inceppa, vuoi col dritto vuoi col servizio. Quest’oggi il colpo ballerino si è rivelato essere quello di inizio gioco (chiuderà con nove doppi falli) con 3 palle break salvate su 4.

Aliassime d’altro canto non riesce ad approfittare di questa eccessiva fallosità, perché anche lui si rivela essere troppo impreciso con il dritto, quello che dovrebbe essere il colpo risolutore. Ieri, parlando della prestazione di Sinner, aveva confermato che quando le cose si mettono male a livello di fiducia nei colpi, c’è poco da fare oltre che continuare a provare a fare tutto con calma. Questa tattica evidentemente deve aver funzionato quest’oggi (solo in parte come si vedrà dall’epilogo), dato che un secondo set all’apparenza già avviato in favore del 25enne n.3 del mondo, viene rimesso in discussione proprio grazie alla determinazione di Felix.

Auger-Aliassime pareggia i conti. Il match tuttavia subisce un ulteriore ribaltamento quando, ad un passo dal tiebreak, il canadese commette un banale errore a rete (preceduto da un dritto largo) e manda Zverev a match point – il terzo, dopo che quesi ne aveva avuti già due sul 5-4. Sull’ultimo punto Auger-Aliassime si ripete con un altro errore di dritto, questa volta di lunghezza, e a mezzanotte e mezza pone fino al programma di venerdì 7 maggio. Zverev vince in un’ora e 55 minuti 6-3 7-5. Ora rivincita della semifinale di Montecarlo contro Tsitsipas (7-3 i precedenti in favore del greco).

Il tabellone maschile del torneo di Madrid

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