Puntiamo sul rosso (Crivelli). Meraviglioso Sinner, in semifinale spedito (Nizegorodcew). Sinner solo meraviglie, il 2023 sembra la svolta (Strocchi). Vinci: "Vi commento i miei primi 40 anni" (Viola)

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Puntiamo sul rosso (Crivelli). Meraviglioso Sinner, in semifinale spedito (Nizegorodcew). Sinner solo meraviglie, il 2023 sembra la svolta (Strocchi). Vinci: “Vi commento i miei primi 40 anni” (Viola)

La rassegna stampa del 18 febbraio 2023

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Puntiamo sul rosso (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Il rispetto che si deve a un monumento si sublima nell’intensità e nella voglia con cui lo si affronta. E così, di fronte a Stan Wawrinka, conquistatore seppur decadente di tre Slam e uno degli eroi della scorsa decade, Sinner mette in campo per un’ora, salvo un piccolo calo di concentrazione a metà del secondo set, la sua versione migliore, quella del trionfo a Montpellier della settimana scorsa e del fantastico successo su Tsitsipas negli ottavi olandesi di giovedi. Diventano così sei le partite vinte consecutivamente dopo l’eliminazione dagli Australian Open e oggi, nella semifinale serale (19.30, Sky Sport Uno e SuperTennis) contro Griekspoor, 61 Atp, vincitore del sorprendente derby oranje inseguirà la settima da deciso favorito, per guadagnarsi un posto in finale. Felicità Stan the Man fu il primo avversario della Volpe Rossa In uno Slam, agli Us Open del 2019, quando il diciottenne Jan era solo un progetto di campione carico soprattutto di speranze. I due sono anche amici, condividono lo stesso manager e quando proprio un anno fa l’azzurro decise di cambiare allenatore, una delle opzioni più gettonate avanzate dagli addetti ai lavori fu quella di Magnus Norman, storico allenatore proprio di Wawrinka, con la suggestione che poi lo svizzero sarebbe diventato il super coach del nostro giocatore. […] Il servizio è diventato continuo e ficcante, gli spostamenti sono più efficaci, alcune soluzioni non sono più estemporanee ma seguono una strategia studiata e il primo set va in archivio in appena 29 minuti. Un dominio. E quando Stanimal risale dall’1-3 del secondo set con l’unico break della sua partita, è la risposta sulla seconda ballerina dello svizzero la chiave del nuovo decisivo allungo di Jannik, che si conferma un fenomenale specialista di questo fondamentale: «Sono contento, Stan è un grande campione e un bravo ragazzo, non è stato così facile, ma posso essere molto soddisfatto del mio livello. Però in semifinale si riparte da zero, mi attenderà comunque un avversario molto aggressivo e sostenuto dal pubblico» Aspettative Con il percorso di Rotterdam, il Rosso di Sesto Pusteria ha già virtualmente risalito due posizioni nel ranking, approdando al numero 12 con la top ten sempre più alle viste, in una lotta serrata che coinvolge pure il redivivo Medvedev, possibile avversario in finale. Jannik è pronto a tornare al centro del villaggio: «Non mi metto pressioni, non le ho mai avute: cerco solo di essere un giocatore migliore tutte le volte che scendo in campo. È vero che lo scorso anno ho vinto a Umago, ma è stata comunque una stagione un po’ complicata. Passare a Vagnozzi è stato un cambiamento molto grande, una scelta coraggiosa, ma ci siamo trovati bene e abbiamo lavorato secondo i piani. Questi risultati che ci rendono tutti molto felici, ma l’obiettivo primario è di conservare la salute. Per poi poter inseguire un’altra qualificazione alle Finals di Torino». Buon viaggio.

Meraviglioso Sinner, in semifinale spedito (Alessandro Nizegorodcew, Il Corriere dello Sport)

 

Ordinaria amministrazione. Jannik Sinner raggiunge la semifinale del prestigioso ATP 500 di Rotterdam superando Stan Wawrinka con il netto punteggio di 6-1 6-3 in poco più di un’ora di gioco. Sesta vittoria consecutiva per l’azzurro (dopo il successo a Montpellier), che disputerà in Olanda la sua tredicesima semifinale ATP in carriera (8 vinte e 5 perse). […] Impressionante la capacità di Sinner di staccare l’avversario dal 3-3 al 6-3 del secondo set senza apparenti difficoltà. Non vi è stato bisogno del tennis champagne ammirato contro Tkitsipas, bensì di una prestazione solida, attenta, da giocatore esperto e consapevole. «Conosco bene Wawrinka — ha raccontato Sinner — anche perché ci siamo allenati spesso insieme. Sono contento della prestazione e del livello che ho espresso in campo». IMBATTIBILE DA FAVORITO. Sinner conferma la grande capacità di vincere le sfide contro avversari a lui inferiori in classifica (81% in carriera, sfiorando il 90% tra 2022 e inizio del 2023). E pensare che la sfida a Stan Wawrinka rappresentava la classica `prova del 9′, sia dal punto di fisico (dopo le fatiche di Montpellier) che mentale. I colpi di Sinner in questi giorni sono potenti, il ritmo è incessante e la velocità di crociera difficilmente sostenibile per chiunque. Tra le caratteristiche dei grandi giocatori vi è quella di costringere gli avversari a prestazioni negative: è accaduto contro Stefanos Thtsipas, che ha retto l’aggressività di Sinner sino a metà del primo parziale, e con Wawrinka, che per larghi tratti dell’incontro è parso inerme e inerte. L’azzurro continua a mettere in campo una consapevolezza di sé sempre più marcata: la preparazione fisica svolta a dicembre (tre kg in più di massa muscolare e un grande lavoro di prevenzione) porta un bel bagaglio di fiducia, mentre tecnicamente lo slice di rovescio e il gioco di volo stanno diventando colpi sicuri e di tutto rispetto. Da non sottovalutare anche la crescita tattica che grazie al lavoro dei coach Vagnozzi e Cahill porta un maggior numero di soluzioni al tennis di Sinner. SULLE ORME DI OMAR. Oggi Sinner torna in campo alle 19.30 per un pasto in quella che sarebbe la nona finale della sua giovane carriera. L’altoatesino proverà a emulare le gesta dell’ex davisman Omar Camporese, che nel 1991 a Rotterdam giocò un tennis fenomenale, concluso con la vittoria in rimonta su Ivan Lendl (all’epoca numero 3 del mondo) 3-6 7-6 7-6. Nella parte bassa del tabellone sfida tra un ritrovato Daniil Medvedev e il bulgaro Grigor Dimitrov.

Sinner solo meraviglie, il 2023 sembra la svolta (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Male che vada, prenderò una Iezione gratis», aveva scritto sui social Stan Wawrinka mettendo le mani avanti alla vigilia del match con Jannik Sinner Non si era sbagliato di molto lo svizzero ex n.3 del mondo: nei quarti dell’AbnAmro Open (Atp 500, montepremi € 2.074.205) sul cemento indoor di Rotterdam l’azzurro, n14 del ranking dopo il titolo conquistato a Montpellier (il 7° in carriera), si è infatti imposto per 6-16-3, in un’ora e 12 minuti di gioco. Ventiquattro ore dopo l’impresa compiuta ai danni di Stefanos Tsitsipas (primo acuto contro un top 3) il 21 enne di Sesto Pusteria ha superato di slancio anche la fatidica prova del nove, così da centrare la sua 14a semifinale nel circuito maggiore, la quarta in un torneo di categoria “500”. Si tratta della vittoria numero 13 in questo inizio di stagione (a fronte di 2 battute d’arresto) per l’altoatesino, nella classifica live al momento al 12° posto. Un’ascesa frutto di miglioramenti visibili partita dopo partita, sia sul piano fisico (con una notevole rapidità di piedi negli spostamenti) che su quello tecnico (servizio e risposta, ma non solo) e tattico. […]. Un ragazzo che Stan The Man aveva messa sotto nel 2019 al 1° turno degli Us Open e poi in semifinale ad Anversa, per poi cedere l’estate scorsa sull’erba di Wimbledon. Ma questo Sinner ha compiuto passi avanti nel suo percorso di maturazione e ha dominato la prima frazione, con unico lieve momento di impasse nel secondo game, quando ha concesso tre chance di contro-break, fronteggiate prima di salire 2-0. E dal 2-1 un parziale di 16 a 3 che si commenta da solo. Tanta che per la frustrazione nel quarto gioco del secondo set, dopo un rovescio in rete, l’elvetico (meno di un paio di settimane fa capace in Coppa Davis di vincere partite pesanti) ha spaccato la racchetta, reazione che non gli ha evitato il break (1-3). Con orgoglio Wawrinka, con un prezioso apporto di energia dal pubblico, ha avuto un sussulto, restituendo lo sgarbo, e ha operato l’aggancio sul 3-3. Imperturbabile, però, Jannik la ‘volpe” ha continuato a spingere, mettendo alle corde il rossocrociato, per poi con una risposta vincente di diritto brekkarlo di nuovo (5-3). Con il servizio 58% di prime in campo, convertite nel 73% dei casi, e 59% di punti sulla seconda – Sinner ha recuperato da 0-30, lo svizzero ha salvato due match-point, ma sul terzo ha dovuto alzare bandiera bianca. «Conosco piuttosto bene Stan, ci siamo allenati insieme in diverse occasioni ed è un grandissimo campione, sono quindi contento del livello che ho espresso e di essere in semifinale” il commento dell’azzurro chiamato a misurarsi stasera (alle 19.30, diretta tv su Sky Sport Tennis e Supertennis) con un olandese Tallon Griekspoor che si è aggiudicato il derby Gijs Brouwer per 6-4 6-4. Non ci sono precedenti tra i due. «In ogni caso sarà una sfida dura, contro un giocatore piuttosto aggressivo. Comunque vada, è stato fin qui un bel torneo per me, assai intenso». Nella parte bassa del tabellone si contendono l’accesso all’ultimo atto il russo Daniil Medvedev e il bulgaro Grigar Dimitrov. Il 27enne di Mosca (n.11), sesta testa di serie, ha colto il quinto successo in altrettanti incroci (6-2 6-4) con il canadese Felix Auger-Aliassime (n.8), che dodici mesi fa proprio alla Ahoy Arena aveva conquistato il primo titolo Atp, mentre il 31enne di Haskovo (n28) si è imposto per 6-3 3-6 7-6(6) sull’australiano Alex de Minaur (n.25), salvando anche due match-point consecutivi nel decisivo tie-break.

Vinci: “Vi commento i miei primi 40 anni” (Rocco Viola, Il Tempo)

Roberta Vinci, 40 anni oggi. Fermiamo il treno e facciamo un bilancio? «Sono 4o anni vissuti bene. Il bilancio è positivo, non mi posso lamentare di niente. In questi anni sono riuscita a togliermi tante soddisfazioni personali, avendo vicino la mia famiglia. Possiamo dire che va benissimo. Non ho nulla da rimproverarmi o da volere in più di ciò che ho avuto». Riavvolgendo il nastro, la bambina Roberta Vinci quando ha avuto consapevolezza di potercela fare? «Quand’ero piccola ho iniziato a raccogliere i primi successi in Puglia. I miei tecnici hanno pensato che potessi diventare una giocatrice vera e da lì in poi è stato un crescendo. Ho capito di potercela fare. Non è stato un percorso facile, però alla fine ci sono riuscita con ottimi risultati e quindi oggi posso dire di aver avuto una carriera meravigliosa». […]. Ha un rimpianto che si porta nella borsa? «L’unica cosa che mi dispiace dal punto di vista tennistico è non essere riuscita a vincere una medaglia alle Olimpiadi. Per il resto ho avuto tutto. E non ho mai pensato: se avessi fatto diversamente, forse il risultato sarebbe stato un altro». Cosa è successo alle Olimpiadi «Ci siamo fermate due volte nei quarti, in doppio, io e Sara (Errani, ndr): una volta con le Williams e un’altra con due ceche. Peccato. Ci è un po’ girata male. Dispiace perché avrebbe significato chiudere il cerchio. Ma pazienza». Fra centinaia di partite qual è quella che le è rimasta nello stomaco? «Mamma mia, ogni tanto ci penso. Eravamo a Doha, non ricordo che anno fosse (2016, ndr). Erano i quarti di finale e giocavo con Agnieszka Radwanska. Fu una partita bellissima. Avevo vinto il primo set e il terzo fu spettacolare. Non è stata la sconfitta in sé a bruciare, ma il fatto che vincendo sarei diventata la numero 6 al mondo». Arrivava a Doha lanciatissima dal 2015, quello degli US Open: la vittoria con Serena Williams e la finale con Flavia Pennetta. Ricorda ancora quei profumi? «Sono sensazioni difficili anche solo da spiegare, uniche. Mai avrei pensato di poter fare tutto questo: la finale di uno Slam, di poter battere Serena. Difficile da spiegare. Uno alla fine ci prova e non dico che i miracoli a volte succedono, anche se penso che questo sia stato quasi un miracolo. Però se uno ci crede, alla fine qualcosa riesce a portarla a casa. Quella volta si sono incastrate un po’ di cose: fortuna, talento, Serena era più nervosa del solito perché era a due passi dal centrare il Grande Slam. Tutto si è allineato per permettermi di giocare la finale con Flavia». Già, la finale agli Us Open perduta in due set. «Esatto. Due pugliesi che hanno compiuto il viaggio della vita, fino ad allora. Non ci penso più a quella partita. Non sono la tipa che rimugina. Posso dire solo peccato, ma non altro. Flavia è stata più brava di me. Ha meritato. Io sono arrivata probabilmente un po’ stanca e meno lucida. Però insieme abbiamo fatto la storia. Va bene così». Ha incrociato e spesso battuto tutte le giocatrici più forti del circulto. C’era qualcuna che le creava ansia o alla quale avrebbe voluto rubare qualcosa? «Diciamo che affrontare Serena Williams, la Sharapova e la Azarenka non era facile. Sono avversarie che quando ci giocavi contro, non eri particolarmente felice di incontrarle. Colpi e tecnica non mi mancavano. Avere un po’ della loro potenza, resistenza e altezza sinceramente non mi sarebbe dispiaciuto». A un certo punto della vita arriva il momento della saggezza. E così anche per Roberta Vinci, che intanto commenta il tennis dei tornei Slam su Eurosport? «Non sono mai stata una dalle grandi trasgressioni. Non mi sono concessa alcuna follia. Ho cercato di vivere in maniera molto razionale. Però sono permalosa. Motto permalosa. Col tempo sto migliorando, giuro, ma se qualcosa mi va di traverso mi arrabbio ancora». Progetti per secondi 40 anni e sogni nel cassetto? «Vivo molto alla giornata. Cerco di tenermi in forma con il paddle e divertirmi un po’. Per il momento mi basta la mia casetta a Milano. Sto bene così. Il sogno è quello di vivere íl più a lungo possibile. Ma mi accarezza l’idea, un giorno di trasferirmi su un’isola, al caldo». Per il suo compleanno cosa si regalerà? «Speriamo tanta salute per me e le persone vicine. A cominciare dalla mia famiglia». Quale regalo invece le piacerebbe ricevere? «Me lo stanno chiedendo in tantissimi. E a tutti dico la stessa cosa: non mi regalate niente. Non voglio regali tipo telefonini, televisori. Niente di tutto questo, va bene un mazzo di fiori o semplicemente un messaggio d’auguri via whatsapp. Sarò felice nel sapere che qualcuno ha pensato a me». SI aspetta una resta a sorpresa? «Non lo so, ma se dovessero organizzarmela non mi tirerei indietro».

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ATP

Roland Garros, il programma di giovedì 1° giugno: Zeppieri alla prova Ruud. Monfils nel serale sfida Rune, Sinner alle prese con Altmaier

Swiatek con Liu. Cocciaretto, Vavassori e Paolini sognano il terzo turno. In campo anche Mirra Andreeva

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Esterno Court Suzanne Lenglen - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

Quinto giorno di incontri e prosegue il programma del Roland Garros 2023 con gli incontri di secondo turno dei singolari maschili e femminili.

Philippe Chatrier

Il programma sul Campo Centrale ha inizio alle 11:45 con Giulio Zeppieri opposto alla testa di serie numero 4 Casper Ruud. Il ventunenne romano, dopo aver superato al primo turno il kazako Bublik tenta l’assalto al finalista della scorsa edizione.

A seguire ritorna in campo la numero uno del mondo Iga Swiatek, che incrocia nel suo incontro di secondo turno l’americana Liu. Centouno posizioni separano le due atlete per un pronostico abbastanza segnato. Il programma diurno dello stadio principale si concluderà con la francese Oceane Dodin alle prese con una Ons Jabeur rinfrancata dal successo con Lucia Bronzetti.

 

Per la sessione serale non prima delle 20:15 ritroviamo Gael Monfils che dopo l’impresa nel primo turno con Sebastian Baez tenta di recuperare le forze per sfidare uno dei favoriti per il titolo, il danese Holger Rune.

Suzanne Lenglen

Alle ore 11 il sipario si apre su Rybakina-Noskova. La tennista ceca ha appena raggiunto il suo best ranking a quota 48 ma l’impresa appare ben difficile. A seguire Jannik Sinner gioca per il terzo turno con Daniel Altmaier: un solo precedente allo scorso US Open vinto dall’italiano 6-1 al quinto. Chiudono il programma Gauff-Grabher e Fritz-Rinderknech.

Simonne Mathieu

Si parte alle 11 con lo scontro a stelle e strisce tra Madison Keys e Kayla Day. Il secondo match vede sulla scena due giovanissime: la francese Diane Parry, classe 2002 lodata da Henri Leconte per il suo rovescio monomane, fronteggia Mirra Andreeva, russa classe 2007 di cui tutti parlano.

Frances Tiafoe aspetta la fine del match per cominciare la sua contesa con Aslan Karatsev.  Non prima delle 17 Alexander Zverev sarà opposto, come ultimo incontro, ad Alex Molcan.

Altri incontri

Sul court numero 6 come terzo incontro ecco Jasmine Paolini contro la serba Olga Danilovic, mentre sul campo 9, Elisabetta Cocciaretto aspetta la fine di un doppio per giocare il suo secondo turno con l’elvetica Waltert. Campo numero tredici e terzo incontro del programma per Andrea Vavassori, opposto all’argentino Olivieri.

Qui il programma completo:

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Roland Garros day 4 LIVE: Shapovalov batte Arnaldi in quattro set, Errani ko contro Begu. Alcaraz avanti

Segui la diretta di tennis a Parigi con cinque italiani in programma. In campo Lorenzo Sonego. Nel pomeriggio Musetti-Shevchenko

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Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

18.53 – MATCH ALCARAZ – Alcaraz supera il rilassamento del secondo set e chiude in quattro contro Daniel: 6-1 3-6 6-1 6-2. Lo spagnolo al terzo turno.

18.30 – MATCH SHAPOVALOV – Finisce l’avventura di Matteo Arnaldi. Vince Shapovalov in quattro set (6-2 3-6 6-3 6-3). Una buona versione del canadese supera l’italiano, che merita comunque applausi alla sua prima esperienza Slam.

18.21 – Shapovalov avanti di un break nel quarto set contro Arnaldi: 4-3 e servizio

 

18.17 – SET ALCARAZ – Lo spagnolo torna a condurre, suo è il terzo set contro Daniel (6-1), ora è due set a uno

18.10 – E’ arrivata veemente la reazione di Alcaraz. 5-0 per lui nel terzo set contro Daniel

18.08 – MATCH BEGU – Sara Errani cede a Begu. 6-3 6-0 il risultato finale

18.00 – Si è conclusa la maratona tra Wawrinka e Kokkinakis. La spunta l’australiano! 3-6 7-5 6-3 6-7 6-3

17.48 – SET DANIEL – Sorpresa: Daniel vince il secondo set contro Alcaraz, 6-3. Si va al terzo set sulla situazione di un set pari.

17.45 – SET SHAPOVALOV – Il canadese si aggiudica il terzo set con Arnaldi: 6-3

17.40 – Arnaldi indietro di un break nel terzo: 5-2 Shapovalov

17.33 – SET BEGU – Errani perde il primo set: Begu avanti 6-3

17.22 – Alcaraz indietro di un break contro Daniel nel secondo set (3-1 e servizio per il giapponese).

17.20 – Vince comodamente Sabalenka contro Shymanovich (7-5 6-2).

17.17 – Errani indietro di un break contro Begu, che serve avanti 3-2

17.01 – SET ALCARAZ – Carlos Alcaraz avanti di un set su Taro Daniel (6-1).

17.00 – SET ARNALDI – Ottimo Matteo Arnaldi, con un vincente fa suo il secondo set contro Shapovalov (6-3)

16.55 – Arnaldi può servire per il secondo set sul 5-3. Intanto sul Court 9 inizia Errani-Begu.

16.40 – Arnaldi prova a reagire, è avanti 3-1 e servizio nel secondo set. Intanto Schwartzman ha battuto Borges in tre set. Wawrinka-Kokkinakis 4-4 al quarto. Vittorie di Pavlyuchenkova su Samsonova e di Putintseva su Zheng.

16.12 – SET SHAPOVALOV – Si conclude in fretta il primo set tra Shapovalov e Arnaldi, lo vince il canadese 6-2

15.50 – MATCH SONEGO – Bravissimo Lorenzo Sonego, che chiude in tre set al tiebreak! 6-4 6-3 7-6 a Ugo Humbert. Seconda vittoria italiana di giornata dopo quella di Fognini. Lorenzo va al terzo turno.

15.40 – Sonego e Humbert vanno al tie-break del terzo set. Arnaldi ha ceduto subito il servizio, 2-0 Shapovalov nel primo set.

15.35 – Inizia il match tra Matteo Arnaldi e Denis Shapovalov

15.24 – Permane l’equilibrio nel terzo set. 4-4 tra Sonego e Humbert

15.00 – Sarà Ofner l’avversario di Fognini al terzo turno del Roland Garros. L’austriaco ha battuto Korda in tre set

14.59 – Pronta reazione di Lorenzo che fa il controbreak e tiene il servizio. Conduce 2-1 nel terzo set

14.51 – In apertura di terzo set, Sonego concede il primo break dell’incontro. 1-0 e servizio Humbert.

14.45 – SET SONEGO – Bravissimo Lorenzo! L’azzurro intasca anche il secondo parziale, 6-3. E’ due set sopra contro Humbert.

14.25 – Sonego è avanti di un break anche nel secondo set. 4-2 per lui, serve Humber

13.56 – SET SONEGO – Lorenzo chiude il primo set contro Humbert: 6-4

13:50 – Sonego al servizio sul 5-4 per chiudere il primo set contro Humbert

13:35 – Sul court 14 sta giocando il suo incontro Lorenzo Sonego, opopsto al francese Ugo Humbert. Punteggio 2-2

13:30 MATCH FOGNINI Fabio Fognini supera in tre set anche il secondo turno a Parigi, battendo l’australiano Kubler per 6-4 7-6(5) 6-2

13:28 – MATCH TSITSIPAS Il greco testa di serie n. 5 ha chiuso in tre set sullo spagnolo Carballes Baena 6-3 7-6(4) 6-2

13:03 – SECONDO SET FOGNINI 2-0 Fabio Si fa rimontare i due break di vantaggio ma resta vigile nel tiebreak e si aggiudica 7 punti a 5 il secondo set contro Kubler

13:00 – GIORGI OUT Dopo aver perso il primo set 6-2, Camila Giorgi si tirida contro la numero 3 Jessica Pegula

12:23 – Fabio avanti di due un break anche nel secondo set dopo aver vinto il primo, 6-4 4-1 e servizio

12:13 – La testa di serie numero 3 Pegula avanti 3-0 e servizio su Camila Giorgi

12:12 – Tsitsipas aventi di un set e un break su Carballes Baena, 6-3 3-1 e servizio. Tra le donne, Ostapenko e Svitolina sotto di un set rispettivamente contro Stearns e Hunter

12:02 – Sul campo centrale per la seconda volta su due Camila Giorgi, oggi contro Jessica Pegula

12:00 – PRIMO SET FOGNINI Con una deliziosa volée di rovescio, Fabio chiude 6-4 su Kubler

11:56 – Fognini al servizio per chiudere il primo set

11:44 – 4-2 Fognini-Kubler, 5-3 Tsitsipas-Carballes Baena

11:30 – Break Fognini, avanti 2-1 e servizio

11:07 – Fognini ha iniziato il riscaldamento sul campo 6 contro l’australiano Kubler

11:00 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quarta giornata e iniziano i match del secondo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Mentre ieri si è registrato un record azzurro: 11 italiani al 2° turno, 7 di essi vittoriosi contro classifica.

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ATP

Roland Garros: Kokkinakis vince la maratona con Wawrinka, Tsitsipas avanza sul velluto [VIDEO]

Una splendida partita tra l’australiano e l’elvetico vede Thanasi vittorioso dopo oltre 4 ore e mezza. Serve molto meno a Stefanos Tsitsipas per travolgere Carballes Baena

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Stefanos Tsitsipas - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

T. Kokkinakis b. S. Wawrinka 3-6 7-5 6-3 6-7(4) 6-3

Il cuore non basta. Stan Wawrinka perde un’emozionante maratona con Thanasi Kokkinakis (4 ore e 38 minuti), in una partita che avrebbe potuto significare per lui terzo turno, ma uno start disastroso di quinto set, dopo aver dato prova di una condizione fisica per certi versi inaspettata nei parziali precedenti, gli è costata la pelle. Per l’australiano, invece, finalmente un duello vinto alla distanza, pur con un gran “braccino” nel finale, dopo la beffa nello Slam di casa contro Andy Murray, e l’opportunità di giocarsi un ulteriore step in avanti con Khachanov o Albot.

 

L’equilibrio è il tratto distintivo dei primi giochi dell’incontro. Entrambi apprezzano scambiare da fondo e il match attraversa dunque una fase iniziale di studio. L’elvetico pare molto centrato e sembra aver recuperato dalle fatiche del debutto contro Ramos, limitando al minimo gli errori gratuiti e spostandosi agilmente sul rosso del Simonne-Mathieu. La partita scivola così sul sottile filo dell’equilibrio fino al 3-3, con i due tennisti attenti a non concedere nulla in battuta, ma è proprio negli ultimi tre giochi che Stan opera lo strappo decisivo. Tre games di fila e un break ottenuto grazie a un sanguinoso doppio fallo finale di Kokkinakis.

Ringalluzzito e forte del vantaggio di un set, Wawrinka comincia con il piede giusto anche nel secondo. Avrebbe infatti una palla break per mettere subito il naso avanti e, pur non sfruttandola, ha un’altra chance nel quinto game, quella buona per trovarsi avanti di un parziale e di un break, complice un altro doppio fallo decisivo del rivale. Sotto 4-2, Kokkinakis però reagisce, anche approfittando di un piccolo passaggio a vuoto dello svizzero e recupera il break di margine. Rimonta completata nel dodicesimo gioco quando, con un altro break, Thanasi evita addirittura il tie-break, non sbagliando più una palla e pareggiando i conti. 7-5 per lui e un set pari.

L’inerzia pare essersi spostata dalla parte di campo del n° 108 al mondo, che nel terzo sale subito sul 3-0 pesante – nonostante il singolo break – e non lascia più nulla al caso. Quello stesso break verrà infatti condotto fino in fondo dall’originario di Adelaide (6-3), per un vantaggio meritato di due set a uno a mettere spalle al muro il campione del Roland Garros 2015. Quest’ultimo, tuttavia, sembra avere ancora qualcosa da offrire – anche fisicamente – e combatte punto a punto nei primi games del quarto. Il problema vero per lui è la mancanza di concretezza nei punti chiave, come quando non capitalizza ben 5 palle break nel secondo game e altre quattro nel sesto. Si procede dunque senza scossoni fino al tie-break, e qui Kokkinakis inciampa a più riprese, commettendo tre errori gratuiti nei primi tre punti e non riprendendosi più (7-4 finale). Per la resa dei conti, serve dunque il quinto set.

I decibel del tifo pendono, e lo si percepisce dalle esultanze, decisamente dalla parte di Wawrinka, ma quest’ultimo, a differenza per esempio di quanto accaduto ieri sera a Monfils, non approfitta al massimo dell’ulteriore spinta del pubblico, incappando in un primo game di servizio disastroso, ceduto ai vantaggi e condito da due doppi falli. Un macigno nella testa di Stan, incapace per qualche minuto di riprendersi dal 3-0 iniziale e falloso come mai prima nel match. Un altro break, addirittura a -0, metterà una pesante pietra sulle sue speranze di approdare al terzo turno, per la gioia di Kokkinakis che, senza strafare e, anzi, lasciando per strada uno dei due break, conquista sfinito il terzo turno al quinto match point, con annessa esultanza gettandosi a terra.

S. Ofner b. [24] S. Korda 6-3 7-6(1) 6-4

Fabio Fognini conosce il suo avversario di terzo turno. Sarà l’austriaco Sebastian Ofner, uscito vittorioso da un match dominato contro la testa di serie n° 24, ovvero Sebastian Korda. Sembrava che quest’ultimo avesse ritrovato delle buone sensazioni essendosi sbarazzato all’esordio di McDonald, e invece si era trattato di un fuoco di paglia. Lo statunitense, dopo aver perso il primo set per 6-3, ha tenuto testa al rivale solo nel secondo, ma nel tie-break che ne è scaturito è stato dominato dall’avversario, racimolando solo un punto (7-1). Korda non aveva comunque concretizzato, suo malgrado, la chance di servire per il parziale sul 5-4. Nel terzo, invece, un solo break, nel nono game, ha definitivamente indirizzato l’incontro verso il più in basso in classifica dei due Sebastian, che eguaglia così il suo migliore risultato in uno Slam, ovvero il terzo turno di Wimbledon 2017, quando fu estromesso da Zverev.

D. Schwartzman b. N. Borges 7-6(3) 6-4 6-3

El Peque approda al terzo turno del Roland Garros, e non era così scontato visti i suoi recenti (non) risultati. Ma la rimonta al primo turno ai danni di Zapata Miralles potrebbe avergli ridato l’ispirazione, anche se serviranno altri match per constatarlo. Intanto, però, l’argentino si è aggiudicato piuttosto agevolmente il match con Nuno Borges, e per avanzare ancora dovrà però battere la testa di serie n° 5 Stefanos Tsitsipas.

[5] S. Tsitsipas b. R. Carballes Baena 6-3 7-6(4) 6-2 (Emmanuel Marian)

È bastata una prestazione perlopiù altalenante a Stefanos Tsitsipas per staccare il pass utile a garantirgli il viaggio al terzo turno del Roland Garros. In fase di analisi pre-match la questione era subito apparsa piuttosto chiara: Roberto Carballes Baena, il trentenne terraiolo canario avversario odierno del quinto favorito in gara, non sembrava avere armi nella propria faretra per metterlo in difficoltà. Troppo evidente la differenza di cilindrata; troppo più pesanti i colpi del greco; troppo leggero il servizio dello spagnolo, che in effetti mai è riuscito a prendere in mano il gioco perlomeno con i colpi d’inizio scambio. E in effetti è finita tre a zero in due ore e venti minuti, ma il tempo utile a portare a casa l’obbligatorio successo sarebbe potuto, ma anche dovuto, essere inferiore alle due ore, se Tsitsipas non fosse incappato in una di quelle orette horror che tante energie preziose gli hanno sottratto negli anni, specialmente negli esigenti Major.

Vinto con relativo agio il primo set grazie a due break al terzo e al nono game, entrambi sigillati da altrettanti erroracci con il dritto dello spagnolo, e salvata l’unica situazione di pericolo al servizio nel quarto gioco per merito di un passantone di rovescio, Tsitsipas si è ingarbugliato in una seconda frazione colma di sbavature, che pure si era più volte messa bene. Il finalista dell’edizione 2021 ha preso a litigare con il dritto (cinque non forzati con il fondamentale nei soli primi tre giochi del set) ridando speranze a un avversario sin lì sballottato alquanto. Per due volte avanti con i break ottenuti nel quarto e nel sesto game, Stefanos si è fatto riprendere altrettante volte. Simbolico per delineare lo stato di concentrazione del greco il gioco numero cinque, dal 15-30 con Tsitsi in battuta: lob difensivo di Carballes Baena in atterraggio nei pressi della riga; Tsitsipas passeggia all’indietro con l’atteggiamento di chi ritiene che la palla uscirà di cinque metri; palla che invece pizzica la riga. Il favoritissimo la chiama fuori, ostentando la sicurezza tipica di chi non è affatto convinto delle proprie ragioni, ma Louise Hengzell, giudice di sedia convenuta sul posto, conferma la chiamata. 15-40, quota per il doppio fallo successivo stracciata in lavagna: contro break. Nel nono gioco, per scialacquare il successivo vantaggio subito guadagnato, il greco ha preso a sparacchiare dalla parte destra, rimettendo dentro la partita Carballes, attore non protagonista sostanzialmente inerte.

Nel tie break, per sua fortuna, Tsitsipas ha cambiato passo e ritrovato il senno, comandando con piglio finalmente adeguato alla situazione e prolungando l’inerzia sino in fondo al set successivo, il terzo, dominato senza angosce. Pur gravato da una mole evitabile di errori marchiani, il greco ha finito per non rischiare granché, ma dovrà lustrare l’arsenale, se vorrà far strada al Bois-de-Boulogne. Carballes era sprovvisto di antidoto, ma già Vesely al primo turno aveva scoperchiato il vaso. Il prossimo round, contro Diego Schwartzman o Nuno Borges, potrebbe rivelarsi un’altra tappa di passaggio, ma nel corso della seconda settimana qualcuno, e molto presto, andrà a vedere le carte.

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