WTA Roma: Paoletti ed Errani cadono al primo turno

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WTA Roma: Paoletti ed Errani cadono al primo turno

Matilde lotta bene contro Frech, Sara invece non riesce a fare partita sul Centrale contro Pavlyuchenkova

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Matilde Paoletti - Roma 2023 (foto Francesca Michieli, Ubitennis)
Matilde Paoletti - Roma 2023 (foto Francesca Michieli, Ubitennis)
 

dal nostro inviato a Roma

[PR] A. Pavlyuchenkova b. [WC] S. Errani 6-1 6-1

Sonora sconfitta per Sara Errani che viene eliminata al primo turno degli Internazionali d’Italia con un doppio 6-1 da Anastasia Pavlyuchenkova: la russa, dopo un lungo periodo di convalescenza, sembra aver ritrovato il tennis che l’ha portata due anni fa in finale al Roland Garros. Tante difficoltà invece per l’azzurra che non è mai entrata dentro il match.

 

Inizio non semplice di match per Errani che viene subito brekkata nel primo game: Pavlyuchenkova mette grande pressione sin dalla risposta e tiene un ritmo allo scambio decisamente sostenuto. La russa oltre a risponde bene, serve anche molto bene, mette tante prime e la tennista romagnola non riesce in diverse circostanze ad entrare nello scambio e a muovere la sua avversaria. Sarita ha più di una chance per allungare il set e salire sul 2-5, ma un paio di errori sulla smorzata la condannano a perdere il set per 6-1.

Copione che non cambia nel secondo set: in risposta l’ex numero 5 del mondo non riesce a far male e a infastidire il gioco della russa che continua a servire alla grande eccetto un paio di doppi falli. Il primo game l’azzurra riesce a conquistarlo solo sul 3-0 a suon di smorzate rifinite da tocchi nei pressi della rete. Questa sembra essere l’unica arma funzionante nel gioco dell’italiana che continua a subire i vincenti della Pavlyuchenkova che imperversa e chiude anche il secondo set sul 6-1.

[Q] M. Frech b. [WC] M. Paoletti 4-6 6-2 7-5 (Danilo Gori)

Finisce con un colpo fuori misura l’avventura della ventenne Matilde Paoletti agli Internazionali BNL d’Italia. L’atleta umbra è stata applaudita spesso per il coraggio con cui ha condotto il primo set, peraltro con una Magdalena Frech sottotono, ma anche per come è uscita da alcuni momenti difficili nel secondo e nel terzo parziale.

Ha saputo reagire con un piglio che lascia sperare per il suo futuro e ha comandato il gioco con la polacca che, pur in giornata no, aveva trovato almeno una buona regolarità. Con questa ha resistito e ha costretto l’italiana a spingere di più per conquistare i punti, forzandone l’errore nei momenti decisivi.

Brava in ogni caso Paoletti, che cede in due ore e quaranta minuti ad un’atleta più capace di capitalizzare nelle giornate di scarsa vena. Per Frech ora la testa di serie numero 19 Madison Keys.

Primo Set: Paoletti con personalità e mostrando il suo tennis a tutto campo va avanti 6-4, il punteggio poteva essere molto più netto per l’azzurra

Le caratteristiche delle protagoniste in campo sono quasi agli antipodi, da un lato la nostra Paoletti che forte delle sue lunghe leve basa il proprio tennis sull’ottimo rendimento del servizio e su un fondamentale come il dritto, estremamente performante e ficcante. La 20enne perugina è infatti giocatrice che ama verticalizzare appena ne ha l’occasione non disdegnando neppure le discese a rete per andarsi a prendere il punto al volo.

Dall’altra metà del rettangolo “battuto”, la polacca Frech: tennista abile nel contro-attaccare facendo uso sapiente di diverse traiettorie per destabilizzare la rivale di turno.

La n. 94 WTA parte subito mostrando chiaramente qual è il piano tattico che intende portare avanti nel match, cercare di muovere il più possibile la wild-card di casa – visto i 180 centimetri dell’azzurra – soprattutto costringendo Matilde a scatti improvvisi per rispondere alle sue pungenti smorzate. Inizialmente, come era facile prevedere, l’approccio all’incontro della classe 2003 umbra tradisce l’emozione dell’esordio al Foro Italico: le prime scarseggiano – elemento cruciale ed imprescindibile l’alta percentuale di prime scaraventate in campo per poter quantomeno fare partita pari con la classe ’97 di Lodz, di cinque anni più esperta – la profondità da fondo non perviene, e anche le risposte concludono la loro corsa sempre oltre l’ultimo centimetro di campo disponibile.

Così la 25enne polacca alzando costantemente perfidi topponi strappa a freddo il servizio alla giovane azzurra e si porta rapidamente sul 2-0. In verità, Paoletti era salita 40-15 nel suo primo turno di battuta ma poi si era contratta a causa della tensione commettendo in serie tre errori grossolani: volée di rovescio mal gestita, bimane di controllo affossato sotto il nastro e doppio fallo a completare il valzer dei gratuiti. Tre punti consecutivi per Frech ed equilibrio immediatamente spezzato.

A questo punto, trovandosi sotto nel punteggio, finalmente la 294esima del ranking si libera della scimmia del debutto che l’aveva finora attanagliata e comincia a macinare le sue meravigliose frullate, specie con il dritto – il colpo migliore del suo repertorio – non mancando di attaccare la rete in controtempo per chiudere il punto. Magdalena si ritrova perciò investita dalle accelerazioni italiche, questo cambio d’inerzia sottrae alla n. 3 di Polonia le certezze dimostrate sino a quel momento facendole smarrire il proprio marchio di fabbrica: la solidità. Parziale di 3 game a zero per l’italiana e il sorpasso è servito con tanto di break a favore.

Purtroppo però appena compare qualche seconda di troppo per la giocatrice nativa di Perugia, le difficoltà riaffiorano. Il bimane di Matilde, che è esecuzione assolutamente affidabile in manovra, ogni tanto può concedere qualcosina quando la 20enne deve spingere e fare la differenza nello scambio con questo colpo: così stavolta il contro-break è a marca polacca.

Anche se si bisogna evidenziare come si materializzi un altro grande rimpianto, come nel precedente break subito ad inizio sfida, per Paoletti: stessa modalità andata in scena, spreca due chance di 4-2 sul 40-15 per poi farsi rimontare e cedere la battuta ai vantaggi.

Ciononostante, la partita continua ad essere sempre nelle mani dell’italiana: è lei a determinare nel bene o nel male il destino di ogni singolo quindici. E difatti, il fattore meritocratico non tarda a riequilibrare la contesa: con personalità e qualità, la 2003 di Perugia si prende il terzo break della sua partita nel nono gioco prima di sigillare il set per 6-4 in 46 minuti, con una Frech che nella seconda parte del parziale ha commesso una quantità industriale di erroracci di dritto.

Secondo Set: la pioggia interrompe il match e al rientro Paoletti fatica a ritrovare i suoi colpi

Nella pausa tra una frazione e l’altra, la pioggia torna a fare capolino sul Campo 1 dopo aver già ritardato l’inizio dell’incontro di un’ora e mezza. Dopo qualche minuto d’incertezza e con gli ombrelli riaperti in massa sugli spalti, tuttavia si decide per la prosecuzione dello scontro. Paolini parte fortissimo, breakka a zero grazie anche ad una irriconoscibile versione della polacca ma purtroppo il desiderio di una rapida chiusura italica del match si rivela soltanto una fugace illusione: le gambe dell’umbra non vanno ed è contro-break (1-1).

Al rientro dopo una sosta di alcuni minuti Paoletti recupera da 0-30 con quattro punti consecutivi, tra i quali una stop-volley di rovescio di ottima fattura.

Con il passare dei minuti però l’efficacia dei colpi dell’italiana si affievolisce e si conferma il calo nella mobilità. I suoi colpi sono meno ficcanti e precisi, ci sono tanti errori soprattutto con il dritto. Matilde non riesce più a posizionarsi con le gambe e nel frattempo cresce di intensità la polacca.

Frech trova maggiore profondità e il servizio della rivale non la infastidisce più. Il risultato è una serie di dodici punti a tre con cui la numero 94 del mondo sale 5-2.

Nell’ottavo game Paoletti sale 40-0 ma si lascia riprendere e ingaggia una lotta che dura 18 punti e durante la quale sciupa 5 palle per il 3-5, per poi cedere la frazione al quarto setpoint. Per la nostra portacolori solo un punto su quattordici vinto con la seconda palla.

Terzo set: Paoletti parte meglio ma manca il doppio break di vantaggio e non sa opporsi al rientro di Frech

La venticinquenne di Lodz riparte con lo stesso piglio e inanella il quinto game consecutivo, ma la buona notizia è che Paoletti ha ripreso a giocare a essere propositiva. Osa di più in risposta e cerca di riprendere con successo il centro del campo.

In questo modo interrompe la striscia negativa di cinque giochi e poco dopo conquista uno splendido break con una bella volée di dritto. Matilde arriva ad avere due palle per un secondo break sul 3-1; si costruisce la seconda in particolare con un punto in progressione che conclude con un dritto a sventaglio a uscire. La Frech riesce a ribattere a entrambe le insidie e trova un paio di soluzioni vincenti con il rovescio lungolinea che la portano a tenere il turno di servizio.

Qui l’azzurra ha un passaggio a vuoto determinante da cui esce con un parziale negativo di otto a zero e dal possibile 4-1 Paoletti serve sul 3-4. Reagisce comunque con personalità e riprende a fare danni nelle difese della polacca con il dritto, ma non saprà più impensierire la rivale nei propri turni di risposta.

Sul 5-6 Matilde ha due occasioni per forzare il set al tie-break, ma entrambe le scivolano via, la seconda con un rovescio in rete. Altri due errori di misura concedono a Frech il game e il passaggio del turno.

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WTA Pechino, il tabellone: Sabalenka e Rybakina nella parte alta. Swiatek e Gauff al debutto in Cina

I quattro bye del torneo sono stati assegnati alle quattro semifinaliste del Toray Pan Pacific Open: Pegula, Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova.

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Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen

È stato sorteggiato il tabellone del China Open, l’ultimo evento WTA 1000 della stagione in programma da sabato 30 settembre. Tra conferme e attesi ritorni si rivedono tutte e quattro le prime teste di serie del ranking, a partire dalla numero 1 al mondo Aryna Sabalenka, assieme a Iga Swiatek, Coco Gauff e Jessica Pegula. Swiatek e Gauff sono pronte a fare il loro debutto in Cina. I quattro bye del torneo sono stati assegnati alle quattro semifinaliste del Toray Pan Pacific Open: Pegula, Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova.


Nella prima parte di tabellone svetta Aryna Sabalenka, al suo primo torneo come nuova numero 1 del mondo. Assieme a lei, in questa porzione di tabellone, troviamo la campionessa di Wimbledon 2022 Elena Rybakina, la campionessa di San Diego Barbora Krejcikova, e la quindicesima testa di serie Beatriz Haddad Maia. Sabalenka aprirà il suo torneo contro la rediviva Sofia Kenin. Kenin ha già vinto quest’anno su Sabalenka, battendo l’allora numero 2 nel secondo turno di Roma.

 

Nella seconda parte di tabellone troviamo la testa di serie numero 4 Jessica Pegula insieme alla testa di serie numero 7 Ons Jabeur. La tunisina ha vissuto una settimana intensa a Ningbo, dove ha raggiunto la sua prima finale da Wimbledon e la prima su un campo in cemento dagli US Open del 2022. Grazie al Bye Pegula inizierà il secondo turno contro Donna Vekic o Anna Blinkova. Oltre a loro le teste di serie numero 12 Petra Kvitova e Jelena Ostapenko, testa di serie numero 13.

La terza porzione di tabellone vede protagonista la campionessa degli US Open Coco Gauff, che giocherà il suo primo evento da campionessa major. La numero tre del mondo affronterà Ekaterina Alexandrova al primo turno. In questa sezione ci sono anche la campionessa di Guadalajara Sakkari e Kudermetova, che hanno dei bye al primo turno. Nella parte bassa, al suo debutto nel torneo, la numero 2 del mondo Iga Swiatek guida l’ultimo quarto del tabellone. Con lei c’è anche la campionessa di Wimbledon Marketa Vondrousova e le uniche due ex campionesse presenti nel sorteggio, Caroline Garcia (2017) e Victoria Azarenka (2012). La Swiatek aprirà contro la spagnola Sara Sorribes Tormo.

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ATP Pechino: Arnaldi perfetto, lascia le briciole a Wolf e approda al 2° turno. Out Sonego contro Humbert

Il numero 3 italiano centra un super debutto, lasciando le briciole all’americano. Ora Tsitsipas o Jarry. Il torinese perde all’esordio contro il francese Humbert

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arnaldi us open 1

U. Humbert b. L. Sonego 7-5 3-6 6-0 (Jacopo Gadarco)

Sconfitta all’esordio per Lorenzo Sonego. Il 28enne di Torino, sceso questa settimana al numero 56 del ranking dopo non aver potuto (ancora) difendere il titolo di Metz del 2022 (il torneo quest’anno è stato spostato ad inizio Novembre), è stato sconfitto da Ugo Humbert.

Il 25enne francese si è infatti imposto col punteggio di 7-5 3-6 6-0.

 

Nel primo set entrambi hanno controllato senza troppi problemi i turni di servizio nonostante una percentuale piuttosto bassa di prime palle in campo (Humbert 53%, Sonego addirittura 43%).

L’italiano ha sprecato una palla break nel corso dell’ottavo game con un brutto errore di dritto, assolutamente gratuito, per poi perdere il servizio a 15 sul 5 pari a causa di un game piuttosto sciagurato (due errori non forzati di dritto davvero insoliti per Sonego), concluso con un doppio fallo.

Al termine del primo set Sonego però chiede l’intervento del fisioterapista per un problema al collo, un fastidio fisico che potrebbe avere influito sulla prestazione al servizio di Lorenzo (2 ace e 3 doppi falli, solamente il 59% di punti vinti con la prima in campo).

Humbert (numero 36 del ranking) ne approfitta e scappa subito sul 2-0 anche nel secondo parziale, ma il francese, lo sappiamo, spesso incontra delle difficoltà nel momento di azzannare le partite ed infatti spreca immediatamente il vantaggio, e addirittura subisce un altro break nel corso dell’ottavo game (meraviglioso passante di rovescio in cross di Sonego).

6-3 Sonego, che sogna la rimonta: ma la realtà del terzo set è invece piuttosto amara.

Humbert domina dall’inizio alla fine, riuscendo a battere finalmente l’italiano dopo due sconfitte su due nel corso del 2023 (la prima delle quali con quattro match point, a Montecarlo) concedendo solamente una manciata di punti al suo avversario nel corso di tutto il parziale, e chiude la partita in 2 ore e venticinque minuti.

Al secondo turno afffronterà il vincente del match tra Rublev (5) e Norrie.

La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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[Q] M. Arnaldi b. [Q] J.J. Wolf 6-2 6-2

Inizia come meglio non poteva l’avventura al China Open di Pechino per Matteo Arnaldi, che dopo le due vittorie nelle qualificazioni coglie anche la prima vittoria in tabellone principale ad un ATP500. E che vittoria! Lascia solo quattro game ad un giocatore comunque esperto, anche lui qualificato, come J.J. Wolf, tutt’altro che facile da affrontare sui campi in cemento, e che sembra essere decisamente più distante delle sole 3 ufficiali posizioni in meno rispetto all’italiano nel ranking. Ranking che per Matteo continua a dare grandi notizie, e lo vedrà, con questa vittoria, almeno al n.42 al mondo da lunedì. La top 40, e il sogno di essere testa di serie all’Australian Open, sono tutt’altro che pianeti lontani. Nel frattempo Arnaldi può godersi la vittoria e il riposo, in attesa di scoprire chi affronterà in un secondo turno che già si prevede scoppiettante, tra il cileno Nicolas Jarry e il n.4 del tabellone Stefanos Tsitsipas.

Primo set

Arnaldi mette a segno il primo break della partita già nel terzo game. Inizio positivo, buon ritmo da fondo e giusta strategia nel muovere Wolf e spesso costringerlo a lasciare scoperte larghe porzioni di campo. Non positivissimo l’americano, che con due non forzati, dopo essere stato certo provato psicologicamente da un pazzesco recupero da dietro la schiena di Matteo, concede il servizio all’azzurro. Alla distanza esce la grande maturità che costantemente sta sviluppando Matteo. Wolf non trova mai occasioni in risposta, e a tratti vacilla anche al servizio, non riuscendo ad imporre il suo gioco, ma cercando di fare da parabrezza all’avversario.

E così nel settimo game, infilando un altro paio di punti di qualità, tra cui un bellissimo rovescio stretto che manda fuori tempo l’americano, il n.48 al mondo conquista il doppio break di vantaggio. Ed è preludio a un netto 6-2 che permette ad Arnaldi di conquistare un primo set in cui perde solo due punti al servizio (entrambi nell’ultimo game tra l’altro) tenendo sempre in mano lo scambio con gran solidità, così da impedire all’americano il suo gioco di accelerazioni improvvise e colpi particolari che escano fuori dal palleggio.

Secondo set

Se il primo set è giocato troppo bene da Matteo, con neanche troppi errori di Wolf, il n.51 al mondo inizia malissimo il secondo. Tre dritti in corridoio, con il suo cavallo di battaglia che non riesce a dargli quanto sperato, e uno smash lungo, regalano già nel primo gioco il break al ragazzo di Sanremo. Non sfugge una palla a quest’ultimo, che rimanda l’impossibile al “povero” JJ, che accusa la differenza sulla diagonale di destra, patrocinio di Arnaldi nella partita odierna. E infatti due non forzati di dritto di fila, quasi di frustrazione, per il non trovare contromisure né colpi che possano dare difficoltà all’italiano, regalano nel terzo gioco il doppio break al nostro, che si porta sul 3-0.

Non smarrisce neanche per un attimo la concentrazione Matteo, che costringe Wolf agli straordinari su ogni punto, attaccando in risposta e senza concedere nulla al servizio. Con un ace, coronamento di una partita senza sbavature, condotta dall’inizio alla fine, Arnaldi chiude anche il secondo parziale per 6-2. Wolf mai è arrivato ai vantaggi in risposta, mai è riuscito a creare un surplus nello scambio. Ha subito tanto sul dritto, ancor di più sul rovescio, spesso giocato stretto da Matteo trovando grandi angoli. Una prestazione da incorniciare, che anche in vista del secondo turno non pone alcun tipo di limite.

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Classifica ATP: prime 10 posizioni invariate. Zverev settimo nella race

Sonego in discesa esce dai primi 50, Roman Safiullin a un passo dalla top 40

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Alexander Zverev - Chengdu 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)

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Ringraziamo la Cina per i suoi tornei, che hanno fatto sì che questa settimana la nostra rubrica di commento alla classifica ATP non sia rimasta bianca, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice.

Quelli disputati nel corso della settimana scorsa a Zhuhai e Chengdu conclusisi nel tardo pomeriggio di martedì e vinti rispettivamente da Karen Khachanov e Alexander Zverev hanno infatti determinato gli unici (piccoli) cambiamenti nelle prime venti posizioni.

 

Hanno infatti guadagnato un posto Karen Khachanov, Cameron Norrie e Grigor Dimitrov mentre ne hanno perso uno Felix Auger-Aliassime, Hubert Hurkacz e Benjamin Shelton.

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