"Manca Nadal non è vera Parigi Sinner, più grinta" (Cocchi). Mamma Elina dall'oblio alla rinascita (Giammò). Memorie di uno scriba Il tesoro di Gianni Clerici donato alla Cattolica (Crosetti). Bad boy Rune sofferenza e vittoria dopo 4 ore (Martucci)

Rassegna stampa

“Manca Nadal non è vera Parigi Sinner, più grinta” (Cocchi). Mamma Elina dall’oblio alla rinascita (Giammò). Memorie di uno scriba Il tesoro di Gianni Clerici donato alla Cattolica (Crosetti). Bad boy Rune sofferenza e vittoria dopo 4 ore (Martucci)

La rassegna stampa di martedì 6 giugno 2023

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Sentenza McEnroe: “Manca Nadal non è vera Parigi Sinner, più grinta”. (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

 Lui non le manda a dire. Se c’è una cosa che John McEnroe ha mantenuto inalterata, è certamente la schiettezza. La stessa che lo ha fatto sbottare dopo la sconfitta prematura di Jannik Sinner contro Daniel Altmaier. Una delusione anche per lui: «La vittoria se l’è proprio mangiata – ha detto Big Mac su Eurosport, dove commenta lo Slam parigino -. Non c’entra un bel niente la sfortuna, ha avuto tante chance e non le ha raccolte. Queste sono partite che fanno male, ti restano le scorie per mesi, se non per anni». ? Insomma John, questo Sinner rha fatta proprio arrabbiare. Come può uscire da questo momento il nostro numero 1? «Gli scenari a volte cambiano per un punto. Guardate cosa gli è successo a New York: avrebbe potuto vincere lo Us Open se avesse concretizzato quel match point contro Alcaraz. Sembrava davvero a un passo per fare il grande salto. Probabilmente avere tutti gli occhi addosso gli ha messo troppa pressione, forse è questo che ha inciso sul suo rendimento, anche se parliamo sempre di un ottimo giocatore» .

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Restando in Italia, c’era una volta Matteo BerrettinL.. «Già, è stato davvero sfortunato con tutti i guai fisici che ha dovuto affrontare. Ho sentito che tornerà sull’erba, ma non sarà facile dopo tanto tempo fuori. Avrà perso fiducia, si sentirà un po’ frustrato. La cosa positiva è che ha solo 27 anni e se anche non tornerà ai livelli più alti penso che possa comunque ancora fare danni nei tornei con quel servizio e quel dritto. Sull’erba si sentirà più a proprio agio e anche se non avrà la migliore condizione atletica. Deve cercare di pensare positivo, anche se capisco che detto da fuori sembra tutto facile». ? II romano è stato attaccato anche sui social che stanno diventando un problema per molti sportivi presi di mira. li Roland Garros ha creato un’appeazione che II protegge dagli attacchi degli haters. «E un argomento di cui io non posso dire molto perché non sono su nessun social. Per fortuna quando giocavo non esistevano, ora non sento il bisogno di usarli. Penso che per molti giocatori possano essere una distrazione, soprattutto se gli haters li prendono di mira». ? Come sta vivendo questo Roland Garros senza Rafa Nadal? Sembra strano un po’ a tutti. «Senza di lui qui non è la stessa cosa. Ha fatto di tutto per tornare, ma ha dovuto arrendersi. Credo che ora che è padre i suoi orizzonti siano anche leggermente cambiati, infatti ha parlato di ritiro dopo il prossimo anno, ma modo suo, giocando. Qualunque cosa decida di fare va rispettato. Guardate Murray per esempio, anche lui ha voluto tornare per decidere autonomamente quando salutare. E non importa se non è lo stesso Murray di prima». ?

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Non vede Djokovic favorito per il titolo? «Come ho detto per Nadal prima, uno come Djokovic non è mai da sottovalutare però metto prima Alcaraz tra i candidati alla vittoria». ? Lo spagnolo ormai è una certezza. Sembra non avere punti debolL «Alcaraz è la novità, quello è ha portato una ventata d’aria fresca con un tennis elettrizzante e spettacolare, ha una tale personalità che tutti sperano che vinca e lui lo avverte. Tutti vogliono vederlo giocare e vincere. Io per primo mi auguro che continui a fare bene, ha solo 20 anni è si è già guadagnato il ruolo di ambasciatore del nostro sport». ? I Big 3 sono in dismissione: Federer ha smesso, Nadal ha indicato il prossimo anno come [‘ultimo della carriera. Resta Djokovic, ma chi altro vede in grado di poter vincere più di uno Slam? «Alcaraz potrebbe vincerne dieci o anche di più, anche Rune è in grado di vincerne un po’. Carlos è già maturo, il danese deve ancora fare un po’ di esperienza ma entrambi saranno protagonisti dei prossimi anni, con qualche altro che ogni tanto conquisterà uno Slam». Il futuro non aspetta.

Mamma Elina dall’oblio alla rinascita (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Incolpevole sulle cause, per la Wta è arrivato il momento di far i conti con gli effetti di un conflitto scoppiato ormai più di un anno fa, le cui conseguenze a lungo ha cercato di ignorare, differire e gestire; fiduciosa che l’ordinaria routine avrebbe prevalso sulle straordinarie circostanze. La vetrina, contrariamente a quanto accaduto negli ultimi quindici mesi, quando ucraini russi e bielorussi si sono affrontati in anonimi incontri di primi turni, stavolta è più importante. E maggiore l’esposizione, viste le protagoniste che oggi nei quarti del Roland Garros si sfideranno con in palio un posto in semifinale. Da una parte la bielorussa Aryna Sabalenka, n.2 del mondo giunta a Parigi con ambizioni da nuova leader del ranking. Dall’altra, l’ucraina Elina Svitolina, oggi signora Monfils, ex n.3 del mondo e madre da otto mesi, rientrata lo scorso marzo sul circuito e vincitrice due settimane fa a Strasburgo del suo 18°titolo.

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La lunga assenza dai campi non è bastata invece per mettere a tacere Svitolina. Precipitata nel ranking, la virtuale n.73 del mondo è comunque rimasta in prima linea promuovendo campagne di sensibilizzazione e raccolte fondi. Oggi, complice la nuova ribalta ottenuta a Parigi, non perde occasione per rilanciare il suo messaggio. Ho affrontato due russe nei miei ultimi due match – ha dichiarato dopo la vittoria contro Kasatkina, conclusa con un gesto d intesa tra le due -: non cambierà nulla, ma ci sono abituata». Non gioca solo per sé, Svitolina, sa bene che i suoi risultati «possono aiutare nello spirito tutti quelli che stanno combattendo per il nostro Paese» e che lo sport «è una delle aree più delicate su cui si ripercuote questo conflitto». Che non si sia ancora riusciti a trovare la sintesi giusta per conviverci, non vuol dire che non si debba continuare a tentare di farlo. Ad Aryna, Elina e al lom quarto di finale Slam, l’occasione di provarci.

Memorie di uno scriba Il tesoro di Gianni Clerici donato alla Cattolica  (Crosetti, La Repubblica)

Il suo ultimo gesto bianco fu scivolare fuori dalla vita, esattamente un anno fa. Ma i grandi tesori non finiscono così, nella banalità della morte. Quello di Gianni Clerici, il nostro scriba, l’inimitabile principe del tennis e della scrittura, era uno scrigno pieno di parole, le sue e quelle che lo nutrivano. Un tempo lo avremmo definito archivio però nel caso di Gianni sarebbe riduttivo. Bisogna invece immaginare una miniera d’oro piena di carta, dove le pepite sono i libri, i quaderni di appunti, i taccuini, i manoscritti, le poesie, le fotografie, le note di viaggio, le diverse stesure dei suoi romanzi, i vecchi giornali, le riviste. E poi quell’infinita dichiarazione d’amore di sua moglie Annamaria che lui chiamava Marianna, perché le parole sono un gioco: cioè tutti gli articoli di Clerici che la sua sposa ritagliava e conservava in ordinati libroni, anno per anno.

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«Papà teneva tutto, era un collezionista nato» racconta la figlia Carlotta. «Nel suo studio abbiamo trovato testi corretti a mano da Giorgio Bassani e Mario Soldati, i taccuini delle interviste, i libri che leggeva per scrivere i suoi, alcuni incipit di romanzi che non hanno visto la luce e naturalmente le diverse versioni dei suoi testi. Credo se ne possa ricavare una sorta di “metodo Clerici” prezioso per i giovani, compresi, forse, i suoi aspiranti colleghi di domani». Quando non era in giro per il mondo Gianni lavorava nel meraviglioso studio a vetrate sul lago di Como, il luogo che oggi in qualche modo si trasferisce a Brescia. Era, di fatto, quasi un museo. «Per noi si tratta di un dono incomparabile, ottenuto grazie alla fondamentale mediazione del prof. Francesco Rognoni, ordinario di Letteratura inglese e angloamericana», spiega Pierangelo Goffi, responsabile della biblioteca della Cattolica di Brescia. «Si tratta di oltre mille libri, e delle preziose carte di uno dei più grandi giornalisti di sempre. Ce ne prenderemo cura, ne faremo oggetto di studio e ricerca, come meritano».

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«Lo aiutavo come potevo col pc, e c’era da diventare matti perché i computer e la rivoluzione digitale non erano proprio il suo forte. A volte accadeva che papà mi dettasse i pezzi ed era comunque uno spettacolo seguire l’avventura delle sue parole proprio lì, in quel preciso momento, mentre nascevano». Molti degli oggetti appartenuti a Gianni si trovano già nella Hall of Fame di Newport, ad esempio la sua famosa collezione d’arte, ma il corpus bresciano non sarà da meno. Sarà la chiave per entrare nelle stanze del nostro amato scriba, ammalianti di capoversi e fantasia, dove la luce delle parole rischiarerà ancora per molto tempo i giorni e i ricordi. 

Bad boy Rune sofferenza e vittoria dopo 4 ore (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)

È giusto che il match del torneo si disputi sul campo intitolato alla mitica Suzanne Lenglen. È giusto che, a dispetto di presunzione e fretta e poi gambe molli e rabbia il duello che blocca tutto il Roland Garros davanti ai tabelloni luminosi lo vinca il nuovo Connors, il bad boy con la faccia d’angelo, l’Holland del tennis, Holger Rune, che ha più coraggio. rafforzato dall’incoscienza dei suoi 20 anni e dal ricordo della beffa del super tie-break di Melbourne contro Rublev: «Mi sono detto: Comunque vada, questi momenti rimarranno per sempre con te, rilassati e vivili al massimo». È giusto che lo sconfitto, il pedalatore argentino Francisco Cerundolo, portabandiera dei peones del purgatorio Challenger, riceva gli onori delle armi, dopo 3 ore 59′ e l’eloquente 7-6 3-6 6-41-6 7-6 (7).

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E’ giusto che l’ultimo protetto di Mouratoglou faccia un test così importante contro un avversario col quale non lega e ci ha perso 4 volte su 4, sempre sulla terra, ma ha battuto 3 settimane fa a Roma. MAIA LA BRASILIANA. È giusto anche che la storia del tennis donne passi per lo stesso stadio intitolato alla indimenticabile tennista: 55 anni dopo i trionfi Slam del 1968 di Maria Ester Bueno, la deliziosa ballerina del net tanto amata anche a Roma, la mancina Beatriz “Bia” Haddad Maia, batte dopo una maratona di 3 ore 38′ Sara Sorribes Tormo e riporta una brasiliana nei quarti Majors. E’ giusto, ma anche sfortunatissimo il doppio Kato-Sutjiadi, squalificato per aver colpito involontariamente una raccattapalle: se la stava cavando con un richiamo, ma le avversarie, Bouzkova e Sorribes Tormo hanno richiamato l’arbitro: “La ragazza sta piangendo”. Oggi quarti uomini Alcaraz-Tsitsipas e Djokovic-Khachanov, oltre a Muchova-Pavlyuchenkova e Svitolina-Sabalenka. 

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Djokovic e Sanz, che show sul green (Bertellino). Djokovic: “Sinner e Alcaraz il futuro” (Primavera)

La rassegna stampa di giovedì 28 settembre

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Djokovic e Sanz, che show sul green (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Non poteva iniziare in un modo migliore la Ryder Cup 2023, 44ª della storia e per la prima volta ospitata dall’Italia presso le splendide atmosfere del Marco Simone Golf e Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) […]. I personaggi sono stati divisi in due formazioni, una capitanata dallo scozzese Colin Montgomerie e l’altra dall’americano Corey Pavin, a loro volta al comando del Team Europe e del Team USA alla Ryder Cup del 2010 […]. Nella squadra di Montgomerie, il “Team Monty”, sono scesi in gioco Novak Djokovic, il tennista numero 1 al mondo e il più vincente della storia a livello Slam, Gareth Bale, indimenticata stella del calcio e protagonista tra le altre di 5 vittorie in UEFA Champions League con i colori del Real Madrid, Leonardo Fioravanti, surfista azzurro già qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024 e schierato anche a Tokyo 2020, lo youtuber con milioni di follower sui social Garrett Hilbert e il numero 1 mondiale degli atleti paralimpici, l’inglese Kipp Popert. Del “Team Pavi” hanno fatto invece parte il pilota della Ferrari Carlos Sainz, arrivato a Roma direttamente dal lontano Giappone dove domenica è sceso in pista a Suzuka, l’ex milanista e già Pallone d’Oro nel 2004 Andriy Shevchenko, Victor Cruz, ex giocatore di football americano, l’attrice hollywoodiana Kathryn Newton, 26 anni e arrivata al golf quando ne aveva solo otto, e l’altro giocatore paralimpico, Tommaso Perrino, numero 6 del ranking e CT della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della Federazione Italiana Golf.

Il primo colpo dal tee della buca 1, dopo due voluti e classici “tiri” a vuoto e un esordio con “racchetta”, lo ha scagliato Novak Djokovic che anche nell’occasione ha dimostrato la propensione alla vittoria: «È una grande occasione – ha detto il campione serbo – essere qui in questo fantastico contesto a fianco di tanti campioni di molti sport e dei “mostri” sacri della specialità […]. Dopo circa tre ore di agonismo e siparietti simpatici è stato proprio il Team Monty” ad imporsi per 7-4 e sollevare la Coppa, consegnata al capitano Montgomerie […]. Spettacolo di buon livello tecnico quello offerto dai protagonisti che hanno saputo ben interpretare il momento e lo spirito di questa particolare avventura sui green. La folla ha gradito, applaudito e fatto il tifo, proiettandosi già idealmente verso le prossime giornate di gara, da vivere per tutti gli appassionati, presenti e non, con il fiato sospeso.

 

Djokovic: “Sinner e Alcaraz il futuro” (Erika Primavera, Corriere dello Sport)

Un tuffo nell’erba alta per cercare una pallina scappata via, l’esultanza alla Cristiano Ronaldo al par della buca 16, la domanda al pubblico assiepato ad altezza tiro: «Ce l’avete l’assicurazione? Io no». Sul green come sottorete, giullare e istrione, campione e trionfatore ovunque e comunque […]. È il Novak Djokovic versione golfista, che all’inizio si porta la sua racchetta e prova a colpire così, tra gli applausi, prima di rinunciare e prendere il più appropriato legno dal tee. Un rovescio per uno swing, e via con la metamorfosi. “Che esperienza meravigliosa”, il commento entusiasta dopo oltre due ore di gioco. Ma se gli nomini Jannik Sinner, addio relax ed è già clima ATP Finals. “Ha la mentalità del campione, è sicuramente un avversario da battere”.

Il n.1 al mondo ha data il via allo spettacolo dell’All Star Match, il prologo della Ryder Cup che ha visto protagonisti due team composti da celebrità dello sport e dello showbiz: dalla supereroina degli Avengers, Kathryn Newton, a Gareth Bale e Andriy Shevchenko, fino al surfista azzimo Leonardo Fioravanti. Punteggio finale 7-4 perla squadra di Nole, che ha battuto il pilota della Ferrari, Carlos Sainz. Ad affiancarli, due stelle del golf paralimpico italiano e internazionale, Tommaso Penino e Kipp Popert […]. “Ovviamente mi sento più a mio agio con la racchetta, ma non penso di essere andato male. Ho tirato fuori dei bei colpi, sorprendenti anche per me”. Il feeling con il golf è innegahile, soprattutto perché è lo sport individuale che si avvicina di più al tennis e la Ryder Cup è come una Davis o una Laver Cup. Spero di avere di nuovo un invito per fare ancora parte di tutto questo” […].

Ma il futuro più prossimo sarà di nuovo qui in Italia per le ATP Finals di novembre. Suo il titolo da “maestro” conquistato lo scorso anno a Torino, dove potrebbe ritrovare Sinner. E per il numero uno azzurro piovono complimenti. “Jannik gioca molto bene. È uno dei tennisti più importanti in questo momento e con Alcaraz rappresenta il futuro. In più, è una persona molto buona, lavora tanto e ha la mentalità del campione: è giovane e ha una grande strada davanti a sé, sarà senz’altro uno degli avversari da battere”. Sul green come sottorete, Nole a perdere non ci sta. “Come andrà alle Finals? Le sensazioni sono buone”. Intanto un altro trofeo è finito in bacheca.

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Flash

Sinner con Alcaraz, lo vuole il destino (Strocchi). Per Jannik c’è subito il n. 27 Evans (Ercoli)

La rassegna stampa di mercoledì 27 settembre 2023

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Sinner con Alcaraz, lo vuole il destino (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Chissà se il mancato incrocio-bis nei quarti degli US Open si materializzerà nelle semifinali del China Open, Atp 500 che scatta domani dopo l’antipasto delle qualificazioni già in corso sul cemento di Pechino. Il sorteggio ha infatti collocato Jannik Sinner (intervenuto alla cerimonia) nella metà superiore del tabellone, presidiata appunto da Carlos Alcaraz, primo favorito del torneo sui campi teatro delle Olimpiadi 2008. Jannik ha anche fissato un allenamento con Carlos, magari per prendere le misure… Prima però il 22enne di Sesto Pusteria deve fare i conti con il britannico Daniel Evans, avversario d’esordio mai affrontato in carriera, con eventuale secondo turno contro il vincente tra la wild card locale Juncheng e il giapponese Nishioka. Poi, dovesse centrare i quarti, l’altoatesino n. 7 del ranking troverebbe chi emergerà dallo spot che vede i match Rune-Auger Aliassime e Dimitrov-McDonald. Insomma, non proprio una passeggiata di salute per il numero uno azzurro al rientro nel tour dopo New York e la rinuncia alla Davis. In rotta di collisione già al secondo turno con il 20enne fenomeno di El Palmar (abbinato a un qualificato) c’è Lorenzo Musetti, che tuttavia ha un debutto complicato can il russo Karen Khachanov, che è tornato a conquistare un titolo dopo quasi 5 anni superando 7-6 (2) 6-1 il giapponese Nishioka nella finale di Zhuhai. […] E’ nella parte bassa del tabellone Lorenzo Sonego, destinato a uscire dalla Top 50 perdendo i punti del titolo di Metz l’anno scorso: il torinese deve vedersela con il francese Ugo Humbert per regalarsi, in caso di successo, la sfida con Andrey Rublev o Cameron Norrie nel quarto presidiato da Daniil Medvedev, già qualificato per le Finals. […] Gli azzurri in tabellone possono diventare 4 se Matteo Arnaldi, dopo la rimonta ai danni del colombiano Galan, piegato 4-6 6-3 7-6 (12) salvando 3 match-point nel tie-break decisivo, supererà l’australiano Aleksandar Vukic nel turno di qualificazione. […] Intanto Elena Rybakina ha accompagnato il suo ritiro dal Wta 500 di Tokyo con un post polemico e sarcastico emoji di applausi: «Performance bye, grazie di aver cambiato le regole all’ultimo momento. Grande decisione come sempre, Wta». La kazaka contesta la regola rispolverata dal tour femminile che restringe l’ammissione direttamente al 2° turno delle teste di serie, dando priorità a chi arriva nelle fasi finali del torneo precedente, in questo caso Maria Sakkari e Caroline Garcia, vincitrice e semifinalista a Guadalajara, penalizzando proprio Rybakina, più avanti nel ranking.

Per Jannik c’è subito il n. 27 Evans (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)

 

Risate, un goffo tentativo con la lingua cinese ed un po’ di genuino imbarazzo. Passata la tempesta post Davis, Jannik Sinner non sembra essere cambiato di una virgola. L’altoatesino ha preso parte alla cerimonia di sorteggio del tabellone dell’ATP 500 di Pechino, torneo che dopo tre anni di stop si appresta ad un ritorno in pompa magna. Dal 28 settembre al 4 ottobre saranno infatti ben otto i top ten impegnati nella capitale cinese. Assenti solo Taylor Fritz e Novak Djokovic, quest’ultimo salterà la tournée asiatica ed oggi sarà impegnato a Roma nell’All Star Match della Ryder Cup. Nessun evento di pari categoria ha potuto vantare un parterre simile nel corso della stagione; quello che è il preludio del Masters 1000 di Shanghai (4-15 ottobre) potrebbe regalare ancora più spettacolo della rassegna principale dello swing orientale. In un tabellone che vanta la presenza di Alcaraz, Medvedev, Rune, Tsitsipas, Rublev, Ruud e Zverev; il numero uno d’Italia ha scoperto in tempo reale il suo destino. Collocato nella parte alta come sesta testa di serie, Jannik esordirà contro Daniel Evans. Il match contro il britannico, per l’azzurro sarà il primo dall’eliminazione contro Zverev negli ottavi di finale degli US Open. Per caratteristiche il n. 27 del mondo dovrebbe soffrire il tennis di Sinner che in caso di vittoria avrà però un percorso in salita. Ai quarti di finale potrebbe arrivare la sfida contro Holger Rune, che esordirà nel big match contro Auger-Aliassime. Il confronto con Carlos Alcaraz sarebbe invece possibile in semifinale, con lo spagnolo che invece potrebbe essere avversario di Musetti già al secondo round. Il tennista di Carrara è pero atteso da un esordio ostico contro Karen Khachanov, avversario tutt’altro che ideale per mettere alle spalle le difficoltà degli ultimi mesi. La truppa azzurra vanta anche Lorenzo Sonego, che esordirà nella parte bassa contro Ugo Humbert. Nelle qualificazioni ha già debuttato con successo Matteo Arnaldi, capace di aggiudicarsi 2 ore e 54 minuti di maratona contro Daniel Galan per 4-6 6-3 7-6(12). Il ligure oggi affronterà l’australiano Aleksandar Vukic per un posto in main draw. […]

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Rassegna stampa

Musetti KO con Safiullin (Nizegorodcew). Sinner va a caccia di punti a Pechino (Bertellino)

La rassegna stampa di martedì 26 settembre 2023

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Musetti KO con Safiullin, vola a Pechino e Shanghai (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

Lorenzo Musetti manca l’appuntamento con la prima finale del 2023. Il toscano, nell’ATP 250 di Chengdu, si è arreso 6-3 6-4 ai colpi del potente Roman Saflullin, che qualche mese fa si era spinto sino ai quarti di finale a Wimbledon. Musetti non ha saputo contenere le accelerazioni dell’ex enfant prodige russo, in grande forma, palesando poca fiducia nei momenti importanti del match. L’azzurro si ferma in semifinale per la terza volta in stagione (Barcellona, Bastad e Chengdu). Urge un cambio di rotta per rimanere in top20, poiché i punti in scadenza negli ultimi mesi dell’anno sono ben 610: Musetti dovrà ‘difendere’ il successo di Napoli, le semifinali di Firenze e Sofia e i quarti di finale nel ‘1000’ di Parigi Bercy.

La tournée asiatica […] prevede ora l’ATP500 di Pechino e, a seguire, il Masters1000 di Shanghai. Lorenzo Musetti sarà al via in entrambi tabelloni, così come Jannik Sinner e Lorenzo Sonego. Matteo Arnaldi giocherà le qualificazioni a Pechino, mentre a Shanghai sarà direttamente nel main draw. Anche Fabio Fognini, grazie a una wildcard, parteciperà al Masters1000 cinese. Nel draw cadetto saranno al via anche Stefano Napolitano e Lorenzo Giustino. Pechino ospiterà nei medesimi giorni anche il ‘1000’ femminile: presenti in tabellone Elisabetta Cocciaretto e Jasmine Paolini. Prosegue positivamente, intanto, la trasferta asiatica per Lucia Bronzetti, […] che ha superato brillantemente l’esordio al WTA 250 di Ningbo contro Jill Teichmann (7-6 6-4). Prossimo ostacolo l’ucraina Kateryna Baindl.

 

Andrea Pellegrino ha conquistato il tredicesimo challenger azzurro del 2023. II pugliese ha rimontato l’austriaco Dennis Novak chiudendo la finale di Bad Waltersdorf 1-6 7-6(5) 6-3. Nativo di Bisceglie, classe 1997, grazie a questo risultato rientrerà nella top200 […].

Sinner va a caccia di punti a Pechino (Roberto Bertellino, Tuttosport)

I tornei in corso e in calendario in questa ultima sezione di stagione assegnano punti pesanti nella Race to Turin, la classifica che qualifica i migliori otto e le due riserve per le Nitto ATP Finals di Torino. Sono tre i giocatori già promossi per il grande appuntamento di fine anno, nell’ordine Novak Djokovic, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev. Al quarto posto figura Jannik Sinner che questa settimana a Pechino cercherà di consolidare la posizione e acquisire punti, dopo la sosta personale che è seguita agli US Open. Il numero 1 azzurro precede di 725 punti Andrey Rublev e di 795 Stefans Tsitsipas. Continua a salire nella speciale graduatoria il tedesco Alexander Zverev, due volte “maestro” in carriera e nel 2021 anche a Torino. Oggi giocherà la finale nell’ATP250 di Chengdu contro il russo Roman Safiullin, dopo aver battuto in semifinale il bulgaro Grigor Dimitrov, ex numero 3 del mondo […].

Nell’altra semifinale Lorenzo Musetti, numero 2 del seeding, ha visto interrompersi il proprio cammino proprio ad opera di Roman Safiullin, numero 55 ATP. L’azzurro si è arreso sul 6-3 6-4. La differenza l’hanno fatta il servizio di Safiullin e la sua pesantezza di palla. Musetti è tornato a giocare troppo lontano dalla linea di fondo e ha subito l’aggressività del rivale, contro il quale aveva già perso nel lontano 2019 nel primo turno del Challenger di Bergamo […]. A Zhuhai finale per il titolo invece tra Karen Khachanov e Yoshihito Nishioka […].

Occhi puntati da giovedì sul main draw dell’ATP500 di Pechino, dove farà il suo rientro il già citato Jannik Sinner dopo la tanto discussa rinuncia alla fase a gironi di Davis Cup. Con lui a difendere i colori azzurri ci saranno anche Lorenzo Musetti e Lorenzo Sanego. Nelle qualificaziani c’è Matteo Arnaldi […]. A livello Challenger ha colto ieri il terzo successo in carriera, e anche il più prestigioso, Andrea Pellegrino, nel 125 di Bad Waltersdorf (Aut). Il pugliese ha superato in finale e in rimonta (1-6 7-6 6-3) il tennista di casa Dennis Novak dimostrando colpi e carattere. Donne impegnate invece a Tokyo dove tornerà in campo Iga Swiatek, detronizzata del posto di leader mondiale. In calendario anche il Ningbo Open che vede quale prima testa di serie la tunisina Ons Jabeur. Ieri esordio vincente di Lucia Bronzetti.

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