Convincente debutto all’Omnium Banque Nationale di Montreal per la toscana Jasmine Paolini, che ha sconfitto un’avversaria reduce da un ottimo periodo di forma e risultati come la croata Donna Vekic: lo ha fatto con lo score di 7-6(2) 6-3 in 1h44′ di gioco. Dopo il match, conclusosi tempestivamente prima delle precipitazioni, la n. 2 d’Italia e recente finalista al Palermo Ladies Open si è concessa in esclusiva ai microfoni di Ubitennis.

Ora al turno successivo per la tennista azzurra, ci sarà in ogni caso un ostacolo dal grande fascino sia qualora nel derby a stelle e strisce dovesse spuntarla la finalista dello US Open 2017 Madison Keys (tds n. 13) sia nel caso a trionfare fosse la leggenda mai doma di Venus Williams. In entrambe le eventualità sarà certamente una prova complessa non soltanto per le caratteristiche tecniche delle due campionesse, o per i trascorsi poco felici contro una delle due, ma anche per le inevitabili ripercussioni psicologiche che ostacoli del genere pur non più al massimo del loro splendore sono in grado di provocare. Tuttavia Jas sembra avere già le idee molto chiare su come affrontarle e a quale piano tattico affidarsi: dovrà però farlo senza il contributo del suo storico coach Renzo Furlan, a cui la giocatrice italiana ha dichiarato – ironicamente, scherzandoci su – di aver concesso una settimana di pausa dagli impegni professionali: l’ex n. 19 ATP tornerà infatti a sedere regolarmente “in panchina” già a partire dal torneo di Cincinnati.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Hai battuto l‘avversaria e la pioggia?

Jasmine Paolini: “Si, per fortuna ho finito in tempo. E’ andata in bene“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Nel primo set la partita è stata magari un po tesa e sicuramente lei ti è montata sopra all’inizio. Poi, come l’hai girata?

Jasmine Paolini: “Ma guarda, ci è voluto un po per adattarmi perché alla fine sono palle diverse dagli altri anni. I campi anche sono diversi, ogni tanto la palla si ferma. Dovevo un attimo capire, poi però è andata bene. Ho avuto anche una chance di breakkarla subito. Forse in quel game lì ho fatto qualche cavolata. Però sono contenta di come sia andata la partita. Dal 3-1 in poi è andata decisamente meglio“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Il set point l’ha giocato bene lei, non c’è stato niente da fare.

Jasmine Paolini: “No, non c’è stato nulla da fare. Ho cercato di buttare la palla in campo più volte possibile ma lei ne è uscita con un bel vincente, quindi non potevo fare nient’altro“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Tie-brek splendido.

Jasmine Paolini: “Si, ho giocato un bel tie-break. Sono contenta perché ho giocato tanti bei punti. Diciamo che me lo sono andata a prendere il primo set“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Poi nel secondo hai tenuto i primi due turni di battuta molti difficili, perché se avessi subito il break in quella circostanza si va sul 2-2 e magari il set può assumere un’altra piega.

Jasmine Paolini: “Si, si riapre e poi non puoi mai sapere come l’altra reagisce. Magari avrebbe alzato il livello lei e la partita si sarebbe complicata certamente. Tuttavia sono riuscita a tenere, ad annullare tante palle break e sono per questo molto contenta“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Qui in Canada, chi ti sta seguendo?

Jasmine Paolini: “Sono con il mio fidanzato, fino alle fine della settimana. Renzo – Furlan, ndr – verrà la prossima settimana a Cincinnati. Gli ho concesso una settimana di break (sorridendo)”.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Al prossimo turno non si sa ancora l’avversaria, però chiunque sia è comunque un’avversaria di grande nome e con una di loro c’è un conto in sospeso.

Jasmine Paolini: “Sicuramente, e spero se sarà Madison Keys di fare meglio dell’ultima volta a Dubai sinceramente. Se sarà Venus – Williams, ndr – sarà un’esperienza pazzesca. Cioè giocare contro una delle due Williams penso sia sempre una roba particolare. Non mi è mai successo, non ci ho nemmeno mai palleggiato. In ogni caso sarà comunque una sfida difficile, poiché entrambe sono giocatrici toste. Servono bene tutte e due, non scambiano tanto. Quindi, niente bisognerà giocar lungo e cercare di muoverle“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Tu preferiresti giocare di giorno, di sera. Hai preferenze?

“Non lo so perché qui di sera non ho mai giocato anche perché il jet lag ti uccide la sera (sorridendo). Perciò non ne ho idea, sinceramente“.