WTA Montreal, Pegula: "In queste condizioni non si parte alla pari, ma non ci puoi fare nulla"

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WTA Montreal, Pegula: “In queste condizioni non si parte alla pari, ma non ci puoi fare nulla”

“Ho giocato liberamente e senza pressioni. Se i risultati non arrivano inizia a essere un problema” dice la numero 3 del mondo, dopo aver vinto il primo titolo della stagione contro Samsonova

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Sono bastati 50 muniti all’americana Jessica Pegula per sollevare il primo trofeo della stagione: l’attuale numero 3 del ranking WTA si è imposta sulla russa Liudmila Samsonova con il punteggio di 6-1 6-0, aggiudicandosi l’edizione 2023 del National Bank Open – Canadian Open – di Montreal con una partita solida che l’ha vista inanellare ben undici game di fila senza concedere nemmeno una palla break alla propria avversaria, in evidente difficoltà fisica dopo la breve pausa per il doppio impegno…

D. Jessica, congratulazioni per il tuo secondo titolo WTA 1000. Come ti senti adesso?

“Mi sento benissimo. So che, ovviamente, fisicamente Liudmila non si sentiva al meglio, ma allo stesso tempo so di aver giocato una partita molto pulita. Non credo davvero di aver commesso particolari errori non forzati o altro… Ho giocato una partita quasi perfetta. Mi sento di aver giocato ‘liberamente’, ho continuato a cercare di ottenere il break e ho tenuto duro il più a lungo possibile, fino a quando non ho vinto la partita. Quindi, sì, quella di oggi è stata sicuramente una buona giornata.”

D. Hai accennato alle difficoltà fisiche di Liudmila…

“Venerdì si era trovata a dover giocare due partite, sabato un match molto lungo: non è certo l’ideale giocare così tanto in così poco tempo. Non è bello quando ti trovi in queste condizioni, è come se non si partisse alla pari… e il brutto è che non ci puoi fare nulla… Anche se credo che, alla fine, la sua sia stata una settimana fantastica e che, quindi, dovrebbe essere molto soddisfatta di come ha giocato e della finale raggiunta.”

D. Sei stata super regolare in tutta questa stagione: sei al terzo posto al mondo e questa è solo la tua prima vittoria. Qual è il tuo segreto per essere così costante, e come ci si sente ad alzare finalmente un trofeo?

“È fantastico. Ho ottenuto, ancora una volta, risultati davvero costanti per tutta la stagione, quest’anno: finale a Doha, semifinale la scorsa settimana a DC, un altro paio di quarti di finale… Battere Coco ed Iga e poi arrivare e vincere qui è stato fantastico. Mi sentivo come se non avessi molta pressione in nessun momento, non ero preoccupata per oggi. Vincere un torneo come questo ti fa venire voglia di andare avanti: giocare bene è ok, ma se non riesci a vincere, rischi che diventi un problema. Ora sono pronta per Cincinnati”.

D. Hai giocato molto bene, nei tuoi tornei canadesi. Quale il ‘segreto’?

“Non lo so. I campi, la velocità del campo, le condizioni di gioco… Non sono sicura, ma credo sia dipeso dalla mentalità. In Canada ho sempre giocato bene, quindi anche quest’anno sono venuta qui con buone sensazioni e un’atteggiamento positivo. Qui mi sento un po’ a casa mia, come quando gioco il Miami Open e quando giochi dove ti piace giocare, lo fai meglio.”

Matteo Trombacco

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