US Open: Isner chiude la carriera con un rimpianto. Mmoh gli recupera due set, poi salva un match point

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US Open: Isner chiude la carriera con un rimpianto. Mmoh gli recupera due set, poi salva un match point

Amara conclusione per il gigante americano in un derby che avrebbe potuto vincere. Lascia il tour con 487 vittorie all’attivo e il record assoluto di ace della Storia del tennis (48 per chiudere)

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[WC] M. Mooh b. [WC] J. Isner 3-6 4-6 7-6(3) 6-4 7-6(7)

Da una parte del campo il pensiero di MichaelMmoh, quello di mettere fine alla carriera del giocatore definito da Andy Murray come : il miglior servizio della storia. Dall’altra parte del campo, John Isner e il pensiero di giocare forse l’ultima partita in carriera dopo aver dedicato 17 anni al circuito professionistico. Alla fine il più giovane ha vinto il derby americano rimontanddo due set di svantaggio e annullando un match point nel quinto set prima di vincerlo al Super Tie-break decisivo. D’altronde l’ultima partita di Long John non poteva finire in altro modo se non a un super tie-break.

Primo set: Un break consegna a Isner il servizio decisivo di fronte a un Mmoh concentrato ma poco incisivo nei momento cruciali

Isner parte al servizio e mette a segno i primi 4 punti del match consecutivi: 1 a 0. Mmoh concede qualcosa in più ma con uno smash vincente evita il pericolo. Isner continua a servire in maniera ingiocabile, ma arrivano anche errori banali di dritto in rete e uno smash che avrebbe saputo fare a occhi chiusi finisce sotto il nastro. Due prime di servizio vincenti lo salvano per chiudere 3 giochi a 2. Nel sesto game arriva lo scambio più bello e più lungo del match fino a questo momento che Isner si aggiudica grazie a un rovescio vincente giocato in modo impeccabile sulla riga. Arriva anche una risposta vincente molto insidiosa per Isner che tenta di mettere sotto pressione Mmoh, ma l’americano tiene bene un game complicato e resta attaccato: 3 giochi pari. Il numero 157 del mondo si ritrova per la prima volta ai vantaggi sul suo turno di servizio. Con un pallonetto vincente Mmoh si guadagna la prima chance di andare in vantaggio annullata da uno smash questa volta ben eseguito da parte di Isner. Arriva però il primo doppio fallo del 35enne costretto a rimediare in fretta con un ace per salvare la seconda palla break e chiudere: 4-3 Isner. Nell’ottavo gioco arriva anche la prima occasione del match a favore di Isner che però commette due errori consecutivi rimettendo il game nelle mani di Mmoh. Un’ottima difesa da parte di Isner gli concede un’altra chance di portarsi in vantaggio. E questa volta, nel boato del pubblico euforico, Isner chiama a rete Mmoh e con un passante perfetto mette a segno il punto definitivo per andare a servire per il primo set. A 0, John Isner chiude l’ultimo turno di servizio e il primo set 6 giochi a 3.

Secondo set: Calo al servizio da parte di Mmoh che Isner non perdona e si aggiudica un altro vantaggio fatale

Questa volta tocca al numero 89 del mondo iniziare al servizio. Ma è il secondo turno di servizio di Mmoh a mettersi male, arrivano per la prima volta i vantaggi nel terzo gioco del secondo set e due palle break non consecutive a favore di Isner. Ed è lui a vincere un braccio di ferro da fondo campo per portarsi in vantaggio 2 giochi a 1. Anche il numero 157 del mondo però si ritrova a dover lottare ai vantaggi ma senza concedere palle break al suo avversario, Isner mantiene il vantaggio: 3-1. Nel sesto game, Isner parte per la prima volta in svantaggio sul suo turno di servizio ma da 0-30 con due ace si rimette in carreggiata. Un errore in rete lo costringe ad andare per la seconda volta in questo secondo parziale ai vantaggi. Ma con l’ace numero 15 Isner sale 4-2. Ancora una prima vincente conduce Isner ad andare a rispondere per aggiudicarsi il secondo parziale sopra 5 giochi a 3. La prima di servizio abbandona Mmoh annebbiato forse dalla tensione del momento che si ritrova davanti un punteggio delicato: 30 pari. Ma un errore di Isner e un ace venuto arrivato per soccorrerlo allungano il secondo set: 5-4. Adesso sarà Isner a servire per il set. E come nel primo parziale, il vincitore di 16 titoli ATP tiene a 0 il turno di servizio e chiude 6 giochi a 4.

Terzo set: Il servizio diventa il protagonista assoluto di una battaglia ormai solo più mentale e poco fisica

Dopo un’ora e trenta minuti Isner si prepara a servire sotto 0-1 e vince uno scambio di 11 colpi durissimi per dimostrare che non è stanco. Mmoh lotta e continua a dimostrare di essere in partita ad ogni punto ma quando arrivano i turni di servizio perfetti di Isner non si gioca: 2 pari. La partita continua in equilibrio nei turni di servizio dove gli scambi sono quasi inesistenti. Mmoh non lascia niente per strada, con un ace di seconda chiude a 0 il settimo gioco per restare avanti 4 giochi a 3. La scena si ripete fino al 5 a 4 per Mmoh dove ora Isner si prepara a servire con un peso decisamente diverso: restare nel terzo set e avvicinarsi alla vittoria.  Sul 5 pari, Mmoh al servizio, Isner trova finalmente la possibilità di iniziare gli scambi sul servizio dell’americano. Ma nonostante la pressione del 30 pari, Mmoh tiene bene i due servizi successivi e si assicura il tie-break. Senza paura, Isner si presenta al tie-break con 4 servizi vincenti.

Tie-break: Mmoh è il primo a strappare il servizio all’avversario e con un mini-break di vantaggio si porta avanti 2-1. Isner resta aggrappato sotto 4-3 in questa battaglia mentale, Mmoh però è il primo a guadagnarsi due set-point consecutivi sopra 6-3 sul servizio di Isner. Il numero 89 del mondo riesce a rispondere sulla prima e apre uno scambio dove il primo a sbagliare è proprio Isner: 7-3 Mmoh. Si va al quarto set.

Quarto e quinto set: il calo di John, Mmoh la va a vincere

Il quarto parziale vedo ovviamente un calo fisico e mentale del vecchio leone americano: decisivo il break nel terzo gioco al secondo tentativo. Isner ottiene solo 4 punti in risposta e si va dunque inevitabilmente al quinto dopo il definitivo 6-4 in 37 minuti.

John comincia a servire anche nel set decisivo ed è costretto subito ai vantaggi ma si salva. Resterà l’unico game arrivato al 40 pari fino a quello che pare decisivo, Isner risponde avanti 5-4 e si porta al match point senza riuscire a concretizzarlo. Mmoh tiene il servizio a fatica ma si salva. Si arriva al decisivo Super tie-break visto che le nuove regole sono nate proprio per impedire le maratone alla “Isner”: ancora una volta è lui è portarsi avanti 2-0 e poi 4-2 senza però riuscire a mantenere il vantaggio. Si arriva alla stretta finale sull’ 8-7 per il più giovane in campo. Long John perde gli ultimi due punti al servizio della carriera: un paradosso per chi ha servito 14.587 ace (48 oggi), più di qualsiasi altro nella Storia di questo sport (e il secondo non è nemmeno vicino).

Finisce così la carriera del giocatore americano più vincente dell’ultimo decennio cioè da quando Andy Roddick aveva, prematuramente, abbandonato l’attività agonistica nell’ormai lontano 2012. Un addio dunque, sebbene solo agonistico, al gigante buono del tennis

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