Coppa Davis, l'umiltà di Arnaldi: "Se saremo al completo non penso sarò in squadra a Malaga"

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Coppa Davis, l’umiltà di Arnaldi: “Se saremo al completo non penso sarò in squadra a Malaga”

Dopo aver regalato la vittoria decisiva all’Italia Matteo Arnaldi parla in conferenza: “Ho giocato più di quanto pensassi, ma credo di meritarmelo”

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Matteo Arnaldi – Coppa Davis 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)
 

Dopo aver regalato all’Italia la vittoria decisiva per la qualificazione a Malaga, Matteo Arnaldi è intervenuto in conferenza stampa al termine della sua partita. Tra i temi affrontati quello più interessante è sicuramente quello relativo alle convocazioni per le Finals di Malaga, quando se tutti saranno a disposizione saranno davvero complicate le scelte per capitan Volandri. Vediamo nel dettaglio che cosa ha detto il sanremese.

D: Sei passato da matricola a uomo Davis in una settimana, come ti senti?

Matteo Arnaldi: “Sono contento di come sono andate le cose, è stata una settimana non facile. Siamo partiti con un 3-0 sotto, ma tutti insieme siamo riusciti a ribaltarla. Questo, alla fine, era l’obiettivo principale e la cosa più importante di questa settimana qua a Bologna”.

Ubaldo Scanagatta, Ubitennis: È stato più soddisfacente la vittoria all’esordio di venerdì o l’aver portato oggi il punto decisivo per la qualificazione?

Matteo Arnaldi: “Tutte e due sono state partite molto importanti, personalmente la più importante è stata la prima perché arrivavamo da un 3-0 sotto e bisognava vincere a tutti i costi. Riuscire a portare il primo punto in questa Davis all’Italia è stato molto emozionante, secondo me è quello che ha fatto la differenza. Anche oggi sicuramente era da vincere, ma come si dice la prima volta non si scorda mai.

D: Adesso si fa un pensierino a Malaga?

Matteo Arnaldi: “Vediamo, ci sono tanti giocatori davanti a me e con la squadra al completo non credo di essere in squadra. Però vediamo, mancano ancora due mesi prima di arrivare a Malaga e tutto può succedere. L’importante è esserci qualificati, aver fatto le prime esperienze in Davis ed essere parte di un gruppo fantastico. Al resto penseremo più avanti: se Volandri mi chiamerà mi farò trovare pronto”.

D: In questi mesi un tuo obiettivo può essere quello di mettere in difficoltà Volandri?

Matteo Arnaldi: “Sinceramente credo che quello sia il mio ultimo obiettivo. Io devo concentrarmi su me stesso e sul fare le mie cose, questo sarebbe un plus. Sono arrivato qui, ho fatto le mie prime partite, ma vedremo più avanti. Tante persone possono giocare meglio o peggio di me, mancano ancora due mesi”

D: Come descriveresti questa tua prima settimana in Davis?

Matteo Arnaldi: “È stata una settimana fantastica, non c’è dubbio. Ho giocato più di quanto pensavo, iniziando dal doppio. Sotto un certo punto di vista comunque credo di meritarmelo, arrivavo da New York dove ho giocato il miglior torneo della mia vita. Avevo buone sensazioni, anche se la Davis è sempre una questione a sé. Sono arrivato a Bologna più tardi degli altri, quindi era giusto che il primo giorno giocassero loro.

Non è stato facile, ma credo che il mio match contro il Cile abbia dato il via alla rimonta, dando più fiducia ed energia agli altri. Inizialmente non facevo neanche parte della squadra, aver portato l’Italia a Malaga grazie alla mia vittoria è stato incredibile. In Davis però si è un gruppo, non sono da solo: io ho fatto il mio, vincendo due singolari e perdendo un doppio, ma se siamo a Malaga è merito di tutti.

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