Italia, basta un punto (Cocchi, Giammò, Azzolini, Martucci)

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Italia, basta un punto (Cocchi, Giammò, Azzolini, Martucci)

La rassegna stampa di domenica 17 settembre 2023

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Italia, è quasi fatta (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Il primo sospiro di sollievo arriva intorno alle 16.30 quando Alexis Galameau mette in terra il match point contro il Cile: 1-0, poi intorno alle 21.30 un’altra splendida notizia, la vittoria del Canada sul Cile. Se il primo punto dei canadesi ci aveva permesso di continuare la corsa verso i quarti, la vittoria con sudamericani ci ha letteralmente spianato la strada. Nell’ultima giornata della fase a gironi di Bologna, oggi dalle 15, ci basterà vincere un solo match contro la Svezia per essere sicuri di un posto ai quarti di finale come secondi classificati del Gruppo A. Si può guardare avanti, immaginare un metà novembre nel tepore della Costa del Sol, a Malaga, a correre per l’Insalatiera che ci manca dal 1976. Un’idea per niente scontata visto come era partita la campagna di Bologna, con quel raggelante cappotto contro i canadesi. Martedì scopriremo anche quale sarà l’avversaria dei quarti. Al momento il ballottaggio è tra l’Olanda, che ha chiuso in testa il gruppo D, e una tra Australia, Gran Bretagna e Francia che oggi si disputeranno il primo posto del gruppo B. L’uscita di scena della Spagna toglie di mezzo un rivale tostissimo, soprattutto in casa, e anche gli Stati Uniti, privi di Taylor Fritz, sono stati spazzati via dalla Finlandia. L’unico vero, serissimo, ostacolo sarà rappresentato dalla Serbia di Novak Djokovic. Il numero 1 del mondo è volato a Valencia dopo aver trionfato a New York solo per consentire alla sua nazionale di guadagnare il posto a Malaga. Lui stesso ha dichiarato di avere messo l’Insalatiera nel mirino quest’anno, e l’Olimpiade il prossimo. E se il Djoker si mette in testa qualcosa, è difficile che qualcuno possa fargli cambiare idea. La vigilia della sfida finale contro la Svezia è trascorsa nella «bolla» che il capitano Volandri ha voluto per i suoi. Nessuna conferenza stampa, nessuna dichiarazione. Tutti i giocatori si sono allenati in tarda mattinata nel tendone che ospita i campi di allenamento, tranne Andrea Vavassori ancora alle prese con i problemi alla schiena. Al pomeriggio, liberi tutti, tra famiglia e riposo. Il futuro genitore Musetti e rimasto con la compagna Veronica che lo renderà padre a marzo, riposo per Sonego che ha giocato cinque ore da leone tra singolare e doppio contro il Cile. Filippo Volandri e Umberto Rianna hanno seguito la sfida tra Canada e Cile facendo i calcoli sul destino çhe ci sarebbe toccato oggi: «Penso che le difficoltà ci abbiano unito molto di più, sono orgoglioso dei ragazzi e anche che Berrettini sia con noi a tifare» è stato il pensiero del capitano che all’ora di cena ha comunicato la formazione, salvo ovviamente intoppi fisici dell’ultimo minuto. Oggi alle 15 alla Unipol Arena contro Baby Borg e compagni in uno dei grandi classici di Coppa Davis, ma con molto meno fascino rispetto al passato, sarà Italia-Svezia con Musetti pronto a tornare in singolare dopo l’esordio un po’ appannato. Il suo avversario sarà Elias Ymer, 175 al mondo e fratello del Mikael che si è da poco ritirato dopo una squalifica per essersi sottratto all’antidoping. Matteo Arnaldi sembra confermato come numero 2 opposto a Leo Borg nel match di apertura. Il doppio dovrebbe vedere di nuovo in campo Lorenzo Sonego, ancora con Musetti. […]

Italia, basta un punto per andare a Malaga (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

La paura di non staccare il pass per le Finals di Coppa Davis di Malaga di novembre, per l’talia è svanita poco prima delle 17 di ieri. A spazzarla via, rendendo nuovamente gli azzurri padroni del loro destino, è stato il canadese Alexis Galameau, vincitore nel primo singolare contro il cileno Alejandro Tabílo. Risultato che ha scongiurato così l’ipotesi di un 3-0 in favore dei cileni, unico risultato che ci avrebbe precluso la possibilità di accedere alla fase finale. Vinta 2-1 la sfida, il Canada si è guadagnato la chance di poter difendere il suo titolo lasciando all’Italia il compito di conquistare un solo punto nell’impegno di contro la Svezia: finiremmo con 4 vittorie e 5 sconfitte complessive, identico bilancio dei cileni contro cui però abbiamo vinto lo scontro diretto. Ieri uomo della speranza, era stato sempre Galameau che mercoledì aveva inflitto a Lorenzo Sonego la prima delle tre sconfitte: «Non potevo certo immaginare di ritrovarmi con quattro vittorie e nessuna sconfitta», ha poi dichiarato il canadese n.200 del mondo a fine match. Né immaginavamo noi di dover ricorrere a ipotesi e calcolatrici per disegnare la rotta verso le Finals di quest’anno. A spingere gli azzurri dovrebbe esserci ancora una volta Matteo Berrettini, atteso anche per oggi nel box azzurro. […] Le vittorie ottenute in rimonta da Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego contro il Cile hanno ridato entusiasmo all’ambiente. Il giovane sanremese, smaltita l’emozione, si è confermato agonista puro impermeabile alla pressione del momento; Sonny, scrollatosi di dosso il passo falso in avvio, ha ritrovato la connessione giusta con una competizione che già l’anno scorso per lui fu ricca disodfisfazioni individuali. Difficile che l’assetto subisca qualche variazione, prevedendo nei due singolari l’ingresso in scena di Lorenzo Musetti. […]

Sonego stakanovista è la certezza dell’Italia (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Aggrappati a Sonego, ma senza farglielo pesare. Di Sonny alcuni dicono giri al contrario, forte con i forti, assai meno con i deboli. Ma è davvero così? Intanto, va ringraziato. Viene da una doppia impresa, Sonny di quelle che riscaldano i cuori, cosa quest’ultima che ormai succede solo in Davis, anche in questa Coppa stile Piqué rivelatasi quanta mai scombiccherata. Due vittorie di fila, singolare e doppio, quasi sei ore di tennis contro il Cile, a cominciare dal più alto in classifica tra gli avversari di questo girone, Nico Jarry, 22 Atp, nipote d’arte (il nonno, per ricordarlo, è Jaime Fillol, che giocò la finale 1976), battuto al terzo set dopo avergli sfilato 4 match point. Ma non basta, ora occorre superare la Svezia, che ha sbagliato strada ed è già finita fuori dalla “road to Malaga”. Situazione che l’Italia ha evitato proprio grazie al suo Sonny che ora tutti coccolano, ma a Bologna è venuto solo per il forfait di Sinner. Nuovo impegno, altro avversario… Elias Ymer, probabilmente, certo più simile al Galarneau canadese che Sonego ha sofferto nel match d’avvio della settimana coppistica, che non a Jarry “pezzo d’uomo” con i suoi 198 centimetri e il tennis alla Del Potro. Perché la discussione nata a margine della squillante prova di Sonny contro il Cile, nasce dalla confusione che si prova nell’esprimere un giudizio su un giocatore che sembra giocare meglio (benissimo in certe occasioni) contro i più forti, o i favoriti, e invece volgere al peggio con avversari che non dovrebbero creargli problemi Lorenzo assicura che chi lo dice finisce per fargli un torto. «L’importante è aver battuto il Cile, ho giocato bene, mi sono divertito, fare coppia con Musetti è un piacere. Galameau è stato un inciampo, ma vi ricordo che il canadese ha giocato contro di me a livello di un top30, a ribadire che in Davis le classifiche contano poco. E poi, sapete com’è il tennis. A volte ti pone di fronte avversari inferiori sulla carta che giocano però in un modo che infastidisce. Forse è il caso di giudicare i risultati in base alle prestazioni. Io continuo a essere convinto che contro il canadese non ho giocato male». Può darsi abbia ragione, Sonny. A me continua a sembrare che il suo meglio lo dia quando la carica nervosa è alta e riesce a prendere possesso del gioco. Nell’incertezza, gli auguro di scendere in campo sempre con i nervi a fior di pelle. Di buono c’è che quanta Galarneau si era preso con Sonny, l’ha restituito. La sua vittoria di ieri con Tabilo, primo match tra Canada e Cile, ha avuto il merito di chiarire subito la situazione. Il sostegno offerto a Pospisil per la vittoria del doppio ha chiuso poi la discussione: Canada promosso (2-1 con il Cile, terza vittoria) e Italia a Malaga se batte – con qualsivoglia punteggio – la Svezia di Leo Borg numero due ed Elias Ymer […]. L’unico dubbio per Volandri è con chi, oltre a Sonego, spezzare le reni alla Svezia. La conferma di Matteo Arnaldi, oppure papà Musetti? lntanto chiarisco il perché di quel “papà”…E’ di ieri la notizia che Lorenzo, 21 anni, il più giovane della Davis azzurra, e la fidanzata Veronica Confaloneri, […] sono in attesa di un figlio. A dare la notizia è stato lo stesso Lorenzo, che ha festeggiano con i compagni di squadra. […]

Azzurri in finale se vincono un match (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)

Non è un paese per giovani. O almeno non per giovani star, questa Davis targata-Piqué che verrà riformata ancora dopo 4 anni di critiche perché, per limitarsi a sole due tappe stagionali, è troppo concentrata in un giorno e troppo lontana dallo spirito del fattore-casa e dall’affetto dei tifosi. Chi può, chi ha importanti velleità di fine stagione, la fugge, come Carlos Alcaraz che ha ampie possibilità di riprendersi il numero 1 (da 2) e Jannik Sinner, papabile 4 (da 7), tutti e due molto più interessati agli ultimi 2 Masters 1000 dell’anno e alle ATP Finals. Mentre i grandi vecchi, dal 38enne Stan Wawrinka ai 36enni Novak Djokovic ed Andy Murray, hanno risposto felici alla chiamata della bandiera. Anche il 37enne Rafa Nadal voleva regalare alla patria un’altra stagione di Davis, dopo averne vinte 5, ma si è arreso ancora agli infortuni. E così la Spagna, senza il nuovo alfiere, il 20enne Alcaraz – provato nel fisico e nel morale dalla bocciatura agli US Open dov’era campione uscente – ha perso 3-0 contro Repubblica Ceca e Serbia nelle qualificazioni casalinghe di Valencia e salterà clamorosamente il 21-26 novembre le finali sempre sul terreno amico di Malaga. Come il neo 20enne Alcaraz, anche il 22enne Sinner, fortemente provato dall’ultimo Slam della stagione, desideroso di colmare i buchi neri del suo bagaglio per riscattarsi nei prossimi appuntamenti sul Tour, dopo aver confermato il sì a capitan Volandri, ha fatto marcia indietro, privando a Bologna la nazionale di almeno un punto sicuro in singolare. Diversa la rinuncia del 23enne Felix Auger Aliassime, protagonista assoluto della storica Davis vinta l’anno scorso col Canada: ha dato forfait dopo una stagione con le gomme sgonfie, e il “gemello” il 24enne Denis Shapovalov è a Bologna ma – ancora col problema al ginocchio – è in panchina a tifare per i giovani compagni Galarneau e Diallo, e il veterano Pospisil. Che, comunque, hanno battuto Italia e Svezia 3-0 e, strappando un singolare al Cile a qualificazione già in tasca, hanno concesso all’Italia di decidere il proprio destino, e quindi di garantirsi il biglietto per Malaga: sarà sufficiente vincere uno dei tre incontri contro la Svezia. […]

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